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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Che la manifestazione di sabato ... sia un altro passo avanti sulla via della costituzione del Governo di Blocco Popolare!

Comunicato CC - 5 febbraio 2012

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Comunicato CC 08/12 - 10 febbraio 2012

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In Europa più di 500 morti di freddo!
Di questi più di 40 in Italia!

Nell’Ottocento in Inghilterra persino gli uomini politici borghesi
chiamavano lo Stato Pontificio “la vergogna d’Europa”!

La Repubblica Pontificia sta riportando il nostro paese al livello
dello Stato Pontificio, in condizioni che lo rendono peggiore!

La catastrofe incombe sul nostro paese!
Sta alle masse popolari organizzate impedirla!

La salvezza non ci verrà dal governo Monti né da altri governi emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e succubi alle istituzioni del sistema imperialista mondiale!

Sono le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari, i lavoratori dipendenti dai capitalisti, i lavoratori del settore pubblico e altri lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi (Movimento dei Forconi e simili), i disoccupati, gli studenti, gli immigrati, le casalinghe e i pensionati che organizzati possono costituire un governo d’emergenza e con esso far fronte subito agli effetti più gravi delle manovre della borghesia e del clero e avviare la soluzione della crisi!

 

Che la manifestazione di sabato 18 febbraio sia un altro passo
avanti sulla via della costituzione del Governo di Blocco Popolare!

 

La catastrofe incombe sul nostro paese. Non solo disoccupati e precari, persone senza speranza e prospettiva, immigrati perseguitati e gettati a mare. Ma bastano alcuni centimetri di neve d’inverno e qualche giorno di pioggia d’estate, come ce ne sono da un numero incalcolabile di anni, per paralizzare il paese e uccidere. A questo ci hanno portato la combinazione di borghesia imperialista e clero che domina, sfrutta e malgoverna il nostro paese: hanno urbanizzato la popolazione, ma senza le strutture adeguate alla vita urbana. Le strutture e le infrastrutture del paese sono lasciate all’abbandono da una classe dominante occupata a speculare in borsa, sugli immobili e sui terreni, una combinazione di speculatori e di parassiti immersi negli agi, nei vizi, negli sprechi, nella corruzione e nel lusso.

Eppure disponiamo dei mezzi e delle conoscenze per porre fine a questa situazione, per inaugurare una nuova epoca di benessere e di progresso. Ma non lo faremo con governi che hanno come preoccupazione principale quella di soddisfare gli interessi e la volontà dei padroni della finanza, di obbedire alla loro volontà, ai loro  capricci e alle loro manie di ammucchiare soldi su soldi; con governi che sono succubi dei signori della guerra della Comunità Internazionale presieduta dal governo di Washington e benedetta dal papa di Roma.

Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazione Popolari sono sorte numerose nel nostro paese e sta a noi moltiplicarle e rafforzarle. I lavoratori avanzati, in particolare gli operai avanzati, tutti gli esponenti avanzati delle masse popolari devono organizzarsi e organizzare, a livello d’azienda, su ogni problema della vita corrente, in ogni centro abitato; devono coordinarsi a livello locale, di zona, provincia, regione e dell’intero paese e stabilire relazioni internazionali.

I lavoratori avanzati, gli elementi avanzati delle masse popolari, le OO e OP devono mettere alla prova tutte le persone che già ora godono di prestigio e di autorità presso le masse popolari, perché a livello locale e a tutti i livelli fino al livello nazionale assumano le responsabilità che la situazione impone e che proprio per la loro attuale posizione sociale loro possono svolgere: che quindi devono svolgere.

Che le persone che si dichiarano contro l’attuale corso delle cose e che già oggi godono di qualche autorità tra le masse popolari, usino di questo loro potere e del loro prestigio. Che diventino centri di aggregazione e di mobilitazione per costituire un governo d’emergenza popolare. Che dimostrino che le loro dichiarazioni sono sincere e concrete. Che osino mettersi alla testa del movimento per costituire un governo d’emergenza popolare.

Viviamo in tempi eccezionali, dobbiamo far fronte a una situazione d’emergenza. Molte cose che andavano più o meno bene fino a ieri, ora non sono più accettabili e lo saranno sempre meno. Bisogna cambiare. Le persone che godono di prestigio e autorità devono mettersi alla testa del movimento per costituire il Governo di Blocco Popolare.

Bisogna rendere il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e succube della Comunità Internazionale degli speculatori, fino a far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia il rospo della costituzione di un governo d’emergenza popolare.

Bisogna in modo organizzato rompere ogni collaborazione con le autorità che impongono le manovre e le leggi della borghesia, del clero e del loro governo. Bisogna creare a ogni livello nuove autorità di propria fiducia, che agiscono secondo le indicazioni delle OO e delle OP e operano sotto il loro controllo e con il loro sostegno. Questo devono essere le Amministrazioni Comunali d’Emergenza e a ogni altro livello le Amministrazioni Locali d’Emergenza. La sospensione organizzata del pagamento delle bollette dell’acqua, che del resto sono del tutto illegali dopo la vittoria dei referendum di giugno 2011, è un esempio di quello che possiamo e dobbiamo fare subito in ogni campo. Bisogna organizzare la distribuzione dei beni e dei servizi a tutti quelli che ne sono privati a causa della crisi. Nessuno deve essere privo dei beni e dei servizi necessari a una vita dignitosa. Soprattutto bisogna costituire organismi, agenzie e commissioni per avviare in ogni campo i lavori necessari per restaurare il paese, ristabilire la produzione di beni e servizi, rianimare la vita civile e creare strumenti di coesione sociale, dare inizio allo sviluppo su larga scala delle attività specificamente umane e mobilitare i milioni di disoccupati, di persone senza lavoro, di persone sottoccupate per svolgere tutti questi compiti. C’è bisogno del lavoro di tutti. A chi si lamenta e reclama, le OO e OP devono indicare quello che lui può subito direttamente fare e che sposta la situazione nella direzione giusta. Le OO e le OP devono imparare a essere all’altezza del compito di impegnare ogni persona in un lavoro utile e dignitoso. Con il lavoro di tutti, le OO e le OP possono risolvere ogni problema. Ci sono i mezzi e le conoscenze necessari per farlo. Bisogna rimettere in moto l’economia reale, secondo un piano di attività coordinate e adatte al risanamento, alla conservazione e al miglioramento dell’ambiente naturale.

 

La manifestazione indetta a Roma per sabato 18 febbraio dalla FIOM e da decine di organizzazioni che si sono associate alla FIOM, deve essere una prova di unità e di forza contro il governo Monti!

Noi comunisti chiamiamo tutte le OO e OP a partecipare alla manifestazione di sabato 18 febbraio con proprie parole d’ordine e a fare di questa manifestazione un passo avanti verso la costituzione del GBP, inalberando la parola d’ordine comune della costituzione del GBP.

La manifestazione di sabato 18 febbraio deve rafforzare i risultati dello sciopero del 27 gennaio e rilanciare a un livello superiore il movimento messo in moto dal referendum di Pomigliano e dalla storica manifestazione del 16 ottobre 2010!

A questo devono contribuire anche i sindacati alternativi, in particolare USB, CUB e Confederazione Cobas. Devono battere i calcoli di divisione e contrapposizione tra organismi sindacali concepiti dai vertici della Repubblica Pontificia e alimentati dalla destra sindacale!

A questo devono contribuire anche gli organismi e i movimenti dei lavoratori autonomi, come il Movimento dei Forconi, che sono scesi in lotta contro il governo Monti e le sue misure criminali!

A questo devono contribuire anche le personalità e i gruppi mobilitati attorno alla Rete dei Comuni per i Beni Comuni, al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, a tutti i movimenti che vogliono porre fine all’attuale rovinoso corso delle cose!

In una lotta popolare seria, dirige chi ha una visione più lungimirante della situazione, lancia le parole d’ordine meglio corrispondenti agli interessi e alle aspirazioni delle masse popolari e si dà i mezzi della sua politica!


Via il governo Monti!

W il Governo di Blocco Popolare!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].