13 novembre 2023. Comunicato numero 48 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Boicottare ogni forma di alternanza scuola-lavoro al servizio dei profitti dei capitalisti!

In Toscana centinaia di studenti delle superiori a sostegno delle masse popolari alluvionate

Un esempio della “buona scuola” e della “alternanza scuola-lavoro” che servono!


Contro “l’alternanza scuola-lavoro” al servizio dei padroni che il governo Meloni ha in cantiere…

Il 17 novembre, in occasione della giornata internazionale degli studenti, tutte le organizzazioni giovanili chiamano gli studenti a mobilitarsi per la difesa del diritto allo studio, a contrastare la riforma della scuola del Ministro Giuseppe Valditara con cui il governo Meloni prosegue e aggrava l’opera dei governi delle Larghe Intese che lo hanno preceduto, cioè l’opera di smantellamento del diritto allo studio e dell’istruzione pubblica nel nostro paese, inaugurata dal ministro Luigi Berlinguer (1996-2000, governi Prodi e D’Alema). La riforma della scuola del Governo Meloni peggiora l’alternanza scuola-lavoro introdotta dall’ex Ministro Letizia Moratti (2003, governo Berlusconi) che all’epoca dichiarava apertamente: “se uno deve fare lo spazzino, non serve fargli studiare storia e filosofia” e diventata obbligatoria con la riforma di Stefania Giannini (2015, governo Renzi) cosiddetta "Buona Scuola".

La riforma Valditara riduce a quattro anni il percorso scolastico negli istituti tecnici e professionali, al temine dei quali gli studenti non avranno accesso all’università ma, se vorranno completare gli studi, andranno nelle cosiddette “ITS Academy biennali”: istituti di specializzazione tecnica gestiti da fondazioni miste tra pubblico e privato, strettamente subordinate al mondo imprenditoriale locale che danno una formazione funzionale alle esigenze di questo o quel padrone, inoltre aumenteranno le ore di alternanza scuola-lavoro (che arriverebbero a 400 per il triennio) e introduce la figura di “docenti” provenienti direttamente dalle aziende.

un esempio dell’alternanza-scuola lavoro che serve. Nei giorni scorsi gli studenti della piana fiorentina si sono inquadrati nelle squadre volontarie per liberare dall’acqua e dal fango le strutture sommerse dall’alluvione, per sostenere e aiutare le masse popolari più colpite. Lo hanno fatto non perché spinti dalle scuole o dalle autorità, ma perché si sono organizzati per farlo e hanno imposto l’assenza giustificata da scuola. Questo avviene non a caso in un territorio dove la classe operaia si è messa alla testa della gestione dell’emergenza. È infatti il Collettivo di Fabbrica della ex-GKN (che negli anni scorsi ha tessuto legami con operai di altre aziende, studenti, organizzazioni popolari e ha elaborato un progetto di reindustrializzazione), insieme agli operai in lotta di Mondo Convenienza e a organizzazioni della zona, che ha promosso da subito l’organizzazione delle squadre di volontari.

Ci sono già state esperienze simili, perché ogni volta che c’è un’emergenza i giovani, e in particolare gli studenti, sono tra i primi a organizzarsi generosamente per farvi fronte: lo abbiamo visto in Emilia Romagna pochi mesi fa, lo abbiamo visto con il terremoto di Amatrice e prima con quello dell’Aquila, lo abbiamo visto durante la pandemia da Covid 19. Lo vediamo costantemente nelle emergenze che colpiscono sempre più ordinariamente le masse popolari.

Boicottare ogni forma di alternanza scuola-lavoro al servizio dei profitti dei capitalisti significa anche auto- organizzare l’alternanza scuola-lavoro in accordo con gli organismi operai e popolari del territorio: una linea di lotta e un germe del futuro.

Se gli studenti si legano alle organizzazioni esistenti nei quartieri e nei territori dove vanno a scuola e abitano, se fanno inchiesta sui lavori urgenti necessari per metterli in sicurezza (bonifiche, manutenzione e cura del terreno, dei fossi, dei fiumi, ecc.) e si organizzano per iniziare a farli sostenendo la lotta per un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto, quella che oggi vediamo a Campi Bisenzio può diventare un’esperienza diffusa, generalizzata e non emergenziale.

Questi sono i germi dello sviluppo dell’istruzione e di un’educazione diretta dalle masse popolari per le masse popolari e per il progresso della società.

Questa è la vera “buona scuola”: una scuola in cui gli studenti progettano e attuano i percorsi che li portano fuori dalle mura degli istituti per legarli ai territori e assumere un ruolo nella costruzione di una società a misura d’uomo ed ecocompatibile. Sono germi che oggi dobbiamo alimentare, estendere e rafforzare e che nei primi paesi socialisti erano i pilastri della gestione di ogni scuola, che portava già i bambini delle scuole materne a legarsi con il quartiere e svolgere attività utili all’intera collettività (in questo articolo mostriamo il legame tra le scuole e i quartieri in cui si inserivano, tramite il lavoro di inchiesta e di svolgimento di lavori utili).

Questa è “l’alternanza scuola-lavoro” che tutti gli studenti devono sostenere e moltiplicare, dalle scuole della Piana Fiorentina a tutti i territori devastati dalla speculazione immobiliare, dalla cementificazione, dall’inquinamento, dalle grandi opere e dai grandi eventi inutili e dannosi, dal turismo usa e getta, dall’incuria delle autorità e che necessitano di interventi immediati di bonifica, manutenzione e ricostruzione!

È in questo senso che auto-organizzare l’alternanza scuola-lavoro in accordo con gli organismi operai e popolari del territorio nell’immediato è una linea di lotta per boicottare l’alternanza scuola-lavoro a servizio dei profitti dei padroni. Non aspettare la prossima emergenza, non lasciare la gestione ordinaria dei territori a chi li devasta, li saccheggia e crea le condizioni perché scoppino le emergenze, ma prendere in mano da subito la gestione dei territori per metterli in sicurezza!

Facciamo appello ai collettivi studenteschi a prendere esempio da questa esperienza e renderla ordinaria nei rispettivi territori! Chiamiamo i collettivi studenteschi a promuovere il boicottaggio di ogni forma di alternanza scuola-lavoro al servizio dei profitti dei capitalisti e a costruire progetti alternativi simili in accordo con le organizzazioni di lavoratori e con i comitati ambientali della zona! Con questi legami possono imporre le loro scelte ai consigli d’istituto chiamando gli insegnanti, i lavoratori Ata e i genitori a sostenerli e a unirsi a questa giusta battaglia!

Auto-organizzare l’alternanza-scuola lavoro in accordo con le organizzazioni operaie e popolari dei territori!

10, 100, 1000 azioni per boicottare l’alternanza scuola-lavoro al servizio dei profitti dei padroni!

10, 100, 1000 brigate volontarie per la gestione ordinaria del territorio!

Costruire comitati nelle scuole, nelle fabbriche e nei quartieri che si mobilitano contro la cricca di assassini, speculatori e affaristi che devastano istruzione, lavoro, salute e ambiente!


Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le istruzioni

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