17 settembre 2022. Comunicato numero 37 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Coltano, Camp Darby, GKN, Piombino...cresce la resistenza spontanea delle masse popolari contro carovita, guerra, chiusura delle aziende e povertà: rafforziamola, moltiplichiamola, eleviamola!


La fase in cui siamo e i nostri compiti

Con le elezioni del 25 settembre, ciò che i vertici della Repubblica Pontificia vogliono assicurarsi è un Parlamento prono ai diktat della NATO e dell'UE: un Parlamento gestibile.

Per questo motivo Mattarella e Draghi hanno indetto in fretta e furia le elezioni con l'intento di escludere dalla campagna elettorale tutte le liste e le forze contrarie al programma di Mario Draghi e dei partiti delle Larghe Intese.

Per adesso gli è andata male perché grazie allo sforzo fatto con la raccolta firme, il 25 settembre si presenteranno nelle urne ben cinque liste anti Larghe Intese: Unione Popolare, Italia Sovrana e Popolare, Partito Comunista Italiano, Vita, Italexit. In virtù di questo primo successo dobbiamo operare per rendere il Parlamento ingestibile. Un Parlamento ingestibile complicherà l'attuazione del programma di lacrime e sangue che la borghesia imperialista con i suoi partiti delle Larghe Intese intende attuare con ferocia crescente.

Per renderlo ingestibile dobbiamo operare per far entrare il numero più alto possibile di eletti contrari all'agenda di Mario Draghi. Beninteso: non si tratta di far entrare "qualche sentinella del popolo" nei palazzi del potere che controlli l'operato dei partiti, che faccia da sponda politica alle lotte, che si prefissi di fare riforme o che denunci le malefatte della Meloni o del Renzi di turno. Queste azioni non sono sufficienti a fronteggiare la situazione straordinaria in cui siamo. Dobbiamo far entrare il numero più alto possibile di eletti per occupare tutto o almeno gran parte del Parlamento affinché contrastino tutte le misure lacrime e sangue che vorranno farci ingoiare, che impediscano la ratifica di ogni atto, provvedimento, misura dell'agenda guerrafondaia di Bruxelles e della NATO, che facciano un'opera continuativa di ostruzionismo, che mettano in campo azioni di sabotaggio (occupazioni delle aule, delle commissioni, proteste dentro i palazzi e collegate con quelle che dovranno promuovere fuori dai palazzi).

"Ma non è la stessa cosa che doveva fare il M5S?". No, non è la stessa cosa: la fase è sostanzialmente diversa, la situazione si è aggravata e il movimento di resistenza spontaneo sta crescendo e via via maturando.

In secondo luogo, i capi delle liste anti Larghe Intese, sono anche gli esponenti dei comitati, delle organizzazioni e delle associazioni che stanno in prima file nelle lotte e sui territori.

Prendiamo ad esempio alcuni dei candidati toscani a cui ci siamo rivolti nel Comunicato n. 36 del nostro Comitato di Partito: Francesca Conti (UP), volto noto delle lotte contro la speculazione urbanistica a Firenze, Stefano Cecchi (UP) dirigente nazionale di USB, Francesco Sale (ISP) compagno del PC e attivista delle lotte contro il KEU e poi Antonio Martello (ISP) operaio della GKN. Il ruolo oggettivo di questi candidati non è indifferente ai fini dello sviluppo e del rafforzamento delle organizzazioni operaie e popolari del nostro paese.

In particolare, Unione Popolare è la lista che più di tutte le altre ha radici nelle organizzazioni operaie e popolari ed è ad esse legata, quindi è quella maggiormente presente sui territori e in ragione di ciò è quella su cui chiamiamo le altre liste anti Larghe Intese a far confluire i voti il 25 settembre.


Coltivare la concorrenza elettorale o mettere al centro gli interessi delle masse? La nostra indicazione di voto per UP ha suscitato e sta suscitando molto dibattito tra i compagni, in particolare di ISP e PCI ma è un dibattito offuscato dalla concorrenza elettorale e che perde di vista gli interessi delle masse popolari e la situazione straordinaria in cui si trova il nostro paese e il mondo intero. E' un dibattito talmente condizionato da questi aspetti arretrati da far perdere di vista le ragioni, i motivi e gli stessi programmi in nome dei quali i candidati si presentano alle elezioni.

In Toscana, ad esempio, sono e saranno tante le iniziative di lotta e protesta a cui tutti i candidati oppositori dell'agenda di Mario Draghi devono partecipare. Devono farlo per non lasciare temi quali l'uscita dalla NATO o la lotta al carovita solo sulla carta dei programmi elettorali e devono farlo insieme perché unirsi in un fronte anti Larghe Intese in vista delle elezioni e soprattutto dopo le elezioni è ciò che la situazione richiede, e corrisponde alle aspirazioni e alle necessità delle masse popolari.

Martedì 20 settembre si terrà, a Firenze, un'iniziativa contro il carovita promossa dalla Federazione Toscana del Partito dei CARC e a Potere al Popolo.

Lunedì 19 settembre i comitati contro il rigassificatore a Piombino saranno a protestare sotto alla Regione Toscana per ribadire il loro secco NO a un'opera inutile e pericolosa che è strettamente collegata all'aumento delle bollette del gas, al carovita e alla sporca guerra in Ucraina voluta dalla NATO. I movimenti ambientalisti e antimilitaristi di tutta la Toscana, a partire dal Movimento no base né a Coltano né altrove e dal Comitato No Camp Darby, devono sostenere e partecipare a questa iniziativa.

E ancora, mercoledì 21 settembre la sezione di Firenze Rifredi del Partito dei CARC sarà davanti all'ospedale di Careggi, contro i tagli alla sanità.

Giovedì 22 settembre e venerdì 23 settembre si terranno rispettivamente, il presidio organizzato dalla Federazione Toscana del Partito dei CARC davanti alla base USA e NATO di Camp Darby (PI) e lo sciopero climatico organizzato dai giovani di FFF in tre città: Siena, Firenze e Pisa.

Il filo rosso che lega queste iniziative è chiaro: l'occupazione militare dei territori non solo è fonte di devastazione ambientale ma anche di sperpero di risorse che devono invece essere dirottate sulla riqualificazione dei territori, sulle bonifiche, sulla riconversione eco-compatibile dell'industria e sui servizi come la sanità pubblica. Quello che ancora manca è un centro autorevole che le colleghi, che ne elevi coscienza sugli obiettivi e organizzazione per raggiungerli.

Questo centro autorevole va costruito: la costruzione di un fronte unitario, a partire dalle liste anti Larghe Intese, è un passo che va in questa direzione.


Le responsabilità e i compiti di Unione Popolare

Abbiamo già indicato che è Unione Popolare la forza politica su cui dichiariamo necessario far confluire il più alto numero di voti, puntando a conquistare anche gli astenuti.

La nostra indicazione implica che:

- i candidati di Unione Popolare facciano una pubblica autocritica sulla gestione criminale della pandemia che a suo tempo hanno avallato o a cui comunque non hanno posto freno. Su questo aspetto le iniziative (come quella di de Magistris) sono ancora timide e sparute;

- Unione Popolare si assuma la responsabilità di costruire il fronte anti Larghe Intese cominciando con l'unirsi sulle questioni su cui è possibile farlo per dare forza e sostegno al movimento delle organizzazioni operaie e popolari che cresce nel nostro paese, e cominciando a trattare apertamente le questioni controverse che la dividono dalle altre liste, per trovare le soluzioni più adeguate agli interessi e alle aspirazioni delle masse popolari.


Quello che dobbiamo fare è puntare a riempire il Parlamento di eletti anti Larghe Intese, cosa che è ancora possibile fare se le liste anti Larghe Intese si uniscono e conquistano almeno la metà degli astenuti che si preannunciano (25 milioni circa) e chiamano a votare per la lista che ha maggiori possibilità di entrare, che è UP. Un Parlamento del genere sarà ingestibile e creeremo condizioni più favorevoli allo sviluppo del movimento popolare, allo sviluppo del movimento contro la guerra, al rafforzamento e alla moltiplicazione di comitati come quello di Coltano, Camp Darby.

In definitiva, sono i rapporti di forza nel campo delle masse popolari che determineranno la fine della servitù militare, politica ed economica del nostro paese nei confronti degli USA e della NATO, e la costruzione di un fronte anti Larghe Intese che operi dentro il Parlamento, che alimenti, rafforzi e sviluppi il movimento delle organizzazioni operaie e popolari alimenterà le condizioni necessarie per affrancarci dai padroni italiani e stranieri!


Creare superiori condizioni per rafforzare il movimento di resistenze spontaneo delle masse popolari fino alla costruzione del Governo di Emergenza Popolare!


Fuori l'Italia dalla Nato! Fuori la Nato dall'Italia!

Unirsi contro le Larghe Intese!

Combattere a modo nostro fino a vincere!

Osare sognare! Osare lottare per realizzare il nostro sogno! Osare vincere!


Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).