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Nuovo - Partito comunista italiano

Comunicato CC 19/2023
3 ottobre 2023

Fare della manifestazione del 7 ottobre e delle altre già in programma, di ogni mobilitazione nazionale e locale e di ogni lotta su obiettivi particolari le componenti di un movimento generale per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza popolare! (...)

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Comunicato CC 20/2023 - 10 ottobre 2023

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Mobilitare le masse popolari italiane a sostegno della lotta del popolo palestinese!

Solidarietà con Hamas e con tutte le forze che si sollevano contro lo Stato sionista d’Israele, complice degli Stati e delle istituzioni imperialiste di tutto il mondo!


Con l’attacco lanciato sabato 7 ottobre dalla striscia di Gaza contro lo Stato d’Israele, Hamas ha mostrato che è possibile colpire lo Stato sionista. Con questo ha clamorosamente smentito la fama della sua invincibilità con cui la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei cerca non solo di soffocare la lotta del popolo palestinese, ma in generale di alimentare nelle classi sfruttate e nei popoli oppressi di tutto il mondo la sfiducia in sé stessi e nella loro capacità di ribellarsi, organizzarsi, vincere, fino ad instaurare il socialismo, la via verso il comunismo: una società di uomini liberi ed eguali.

Non a caso tutti gli Stati imperialisti solidarizzano con lo Stato d’Israele. La lotta del popolo palestinese contro l’occupazione e l’oppressione dei gruppi sionisti è parte della lotta delle classi sfruttate e dei popoli oppressi. La lotta di Hamas contro lo Stato d’Israele è parte della stessa lotta che noi comunisti promuoviamo perché le masse popolari italiane costituiscano un loro governo di emergenza, il Governo di Blocco Popolare.


La lotta contro lo Stato sionista d’Israele non è lotta contro gli ebrei. Per secoli nell’Europa cristiana dei signori feudali prima e dei capitalisti poi, gli ebrei sono stati perseguitati. La loro ribellione alla persecuzione si è sviluppata non a caso nel secolo XIX, quando è nato e si è sviluppato anche il movimento comunista e ha fatto parte della resistenza e della ribellione delle masse popolari europee. Karl Marx è nato ed è cresciuto in una famiglia ebrea. Il futuro delle masse popolari di origine ebraica, qualunque sia il paese in cui abitano e abiteranno, non sta nel successo dello Stato sionista d’Israele: sta nella loro partecipazione alle lotte dei popoli oppressi e delle classi sfruttate.


Lo Stato d’Israele, proclamato il 14 maggio 1948, dal 1956 è diventato stabilmente lo Stato dei gruppi imperialisti sionisti, parte importante dei gruppi imperialisti USA e uno dei loro strumenti di intervento nel Medio Oriente e nel mondo.

La propaganda di regime, concentrata a identificare Hamas come una forza terrorista e criminale, mettendo al centro immagini e video degli scontri armati nei territori colonizzati da Israele a ridosso della striscia di Gaza, omette volutamente di riportare i numeri dell’occupazione sionista della Palestina: solo dall’operazione “Piombo fuso” (27 dicembre 2008-18 gennaio 2009) ad oggi, sono più di 6.400 le vittime palestinesi. Decine di migliaia i feriti e i mutilati a causa delle rappresaglie dell’esercito israeliano, delle provocazioni e attentati dei coloni armati israeliani nei territori occupati della Cisgiordania. A questo va aggiunto l’embargo che Israele impone a Gaza sui generi di prima necessità, sull’energia e sulle attività produttive, cosa che rende sempre più difficile la vita dei palestinesi.


La lotta del popolo palestinese è lotta di liberazione che alimenta la resistenza dei popoli oppressi contro la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, europei e sionisti ed è esempio di tenacia e combattività. Si inserisce nel più ampio contesto di destabilizzazione del sistema delle relazioni politiche internazionali che la classe dominante non riesce più a gestire al modo in cui lo ha fatto finora: persino paesi fino a poco tempo fa vassalli degli imperialisti USA in Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, ecc.) o solidarizzano con il popolo palestinese oppure si appellano ad un “cessate il fuoco”, respingendo la volontà del governo di Benjamin Netanyahu di scatenare una rappresaglia su ampia scala.

Obiettivo dei comunisti italiani e di tutti gli organismi operai e popolari del nostro paese è quello di promuovere la solidarietà verso il popolo palestinese, lottando contro i vertici della Repubblica Pontificia compromessi con lo Stato sionista d’Israele. Quest’ultimo, infatti, utilizza il nostro paese principalmente per

- consolidare, da un punto di vista politico e diplomatico, la propria presenza in Palestina e l’oppressione del popolo palestinese e in generale legittimare la propria presenza in Medio Oriente per poter condurre operazioni criminali di destabilizzazione contro quei paesi che non si sottomettono alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti;

- effettuare manovre spionistiche (raccolta di informazioni), omicidi, rapimenti di oppositori politici e rappresaglie;

- sviluppare la propria tecnologia militare tramite accordi tra aziende private e università, sfruttando i poligoni militari NATO in Italia e lasciando devastazione e inquinamento con il beneplacito delle autorità italiane;

- sviluppare accordi commerciali con aziende italiane utili a continuare la propria penetrazione nel territorio palestinese, proseguire lo sterminio e l’espulsione degli arabi palestinesi e promuovere l’insediamento di coloni ebrei provenienti da USA, Gran Bretagna ed Europa.


Il miglior modo per solidarizzare con il popolo palestinese è in definitiva rendere il nostro paese ingovernabile ai vertici della Repubblica Pontificia, fino a costituire il Governo di Blocco Popolare, che è il primo passo del percorso verso l’instaurazione del socialismo che il (n)PCI promuove.


Organizzare iniziative di solidarietà con il popolo palestinese!

Sostenere tutte le iniziative già in corso!