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(nuovo)Partito
comunista
italiano Comitato Centrale Sito: www.nuovopci.it Delegazione BP3
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Denis (Francia) |
Comunicato CC 07/2021
Dal Pilota automatico al Commissario UE? A meno che una parte importante dei deputati e senatori M5S abbia il coraggio di rischiare il seggio conquistato, questo è quello che nell’immediato ci attende! Se Beppe Grillo & Co riusciranno a far approvare a Camera e Senato il governo di Mario Draghi, i vertici della Repubblica Pontificia, l’Unione Europea e la NATO saranno riusciti a rabberciare per il momento la breccia che le masse popolari avevano aperto nel loro sistema di governo con le elezioni del 4 marzo 2018. Scaricate le istruzioni per utilizzare il sistema di criptazione PGP e TOR |
Comunicato CC 8/2021 - 27 febbraio 2021
[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]
Mario Draghi, da anni boia in guanti gialli responsabile di migliaia di delitti per conto della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti e la sua schiera di ministri vendipatria sono tigri di carta!
La Repubblica Pontificia e il suo sistema politico delle Larghe Intese sono giganti dai piedi di argilla! Impedire con 10-100-1000 iniziative di protesta il consolidamento del governo Draghi!
Tigri di carta e giganti dai
piedi di argilla. Così Mao, nel suo scritto del 1962 Le
divergenze tra il compagno Togliatti e noi, definiva
gli imperialisti USA in risposta al revisionista moderno Palmiro
Togliatti che invece ne esaltava la forza politica e militare per
giustificare la linea della “via parlamentare al socialismo” e
delle “riforme di struttura”: in realtà la linea dell’abbandono
della lotta per il socialismo, della rinuncia a sviluppare la prima
ondata della rivoluzione proletaria che la Rivoluzione d’Ottobre
del 1917 aveva suscitato in tutto il mondo. Oggi constatiamo che Mao
aveva ragione.
Analogamente sono tigri di
carta e giganti dai piedi argilla gli attuali nemici della classe
operaia e delle masse popolari nel nostro paese: i vertici della
Repubblica Pontificia che hanno installato il governo Draghi
avvalendosi della fattiva collaborazione di Renzi e Mattarella, in
stretta combinazione con le istituzioni dell’UE e in accordo con
gli imperialisti USA e sionisti. Un governo, quello Draghi, che
rimette in sella i partiti delle Larghe Intese (polo PD e polo
Berlusconi e Lega) e imbarca quegli esponenti del M5S che si sono
venduti proprio a quella “casta” per estirpare la quale erano
approdati in Parlamento con il voto e il sostegno popolare. Un
governo che ha un solo mandato: attuare senza se e senza ma il
programma
comune della borghesia imperialista.
Nel suo discorso al Senato
Draghi ha avuto perfino la sfrontatezza di dire che quello che il
governo italiano deve fare nei prossimi dieci anni è già deciso: lo
hanno deciso i gruppi imperialisti UE. Quale che sia il risultato
delle elezioni politiche, se mai se ne terranno ancora, non cambierà
nulla.
La grancassa mediatica messa
in piedi per manipolare l’opinione pubblica a sostegno del governo
Draghi è un indice del distacco crescente tra masse popolari e
sistema politico della borghesia imperialista nel nostro paese. Tanto
baccano per esaltare Draghi, banchiere in carriera da quando negli
anni ’90 fu a capo dell’asservimento del sistema economico
pubblico del nostro paese ai gruppi imperialisti e della sua
privatizzazione, si spiega con la difficoltà che la borghesia
imperialista incontra nel far accettare i suoi uomini di fiducia alle
masse popolari. Il distacco tra masse popolari e sistema politico
della borghesia imperialista già cresceva da anni: diminuiva la
militanza popolare nei partiti che avevano preso il posto del PCI
revisionista di Berlinguer, cresceva l’astensione dalle elezioni,
si moltiplicavano le clientele. Con le elezioni del marzo 2018 ha
fatto un balzo: ha aperto una breccia interrompendo la successione
quarantennale di governi di Larghe Intese che il Patto del Nazareno
(gennaio 2014) aveva da poco consacrato. Anche se ora con il governo
Draghi i vertici e i padrini della Repubblica Pontificia hanno
rabberciato la breccia, il distacco è destinato ad aumentare. Il
commissariamento UE dell’Italia sancito con l’installazione del
governo Draghi e le misure “lacrime e sangue” che applicherà
alle masse popolari accresceranno questo distacco e non potranno che
renderlo ancor più acuto rispetto a come si è espresso negli ultimi
anni. Esso è oramai una delle condizioni oggettive della lotta di
classe nel nostro paese e alimenta continuamente le mille forme di
resistenza delle masse popolari al corso disastroso delle cose
determinato dalla seconda
crisi generale del capitalismo entrata nel 2008 nella sua
fase acuta e terminale e dall’ulteriore aggravamento della crisi
causato dalla gestione capitalista della pandemia.
Questa è la forza che rende
precaria qualunque mossa della classe dominante per riparare la crisi
del suo sistema politico, rende croniche le contraddizioni
all’interno della classe dominante stessa, rende incerta o
temporanea la riuscita di ogni suo raggiro anti-popolare.
Compito di noi comunisti e di
tutti quelli che vogliono porre fine al corso disastroso delle cose è
sostenere ogni espressione della resistenza delle masse popolari,
rafforzarla, elevare il livello delle sue aspirazioni e la coscienza
che la anima fino a farne una forza organizzata che farà ingoiare ai
vertici della Repubblica Pontificia un suo governo d’emergenza, il
Governo
di Blocco Popolare. Questo evento chiuderà la prima fase
della rivoluzione
socialista in corso e darà il via a una nuova fase.
Sosteniamo ogni forma di
opposizione, protesta e lotta contro il neonato governo Draghi! Il
(nuovo)PCI chiama i suoi Comitati di Partito, il Partito dei CARC suo
partito fratello e i comunisti ovunque collocati a rafforzare ed
elevare la denuncia dell’operazione Draghi, a mobilitare i giovani,
gli operai, le donne, i lavoratori autonomi e ogni settore delle
masse popolari contro il tentativo di sottomettere il paese al
programma comune della borghesia imperialista e contro il
commissariamento del nostro paese da parte dell’UE e la
sottomissione alla NATO.
Contro l’intossicazione
mediatica smascheriamo nella maniera più capillare di cui siamo già
capaci padrini e protagonisti del governo della Confindustria, del
Vaticano, della finanza internazionale: 10, 100, 1000 scritte murali
contro Jorge
Mario
Bergoglio il predicatore della comunanza di interessi
tra carnefici e vittime, Mario Draghi il boia in guanti gialli,
Sergio Mattarella il vendipatria, Nicola Zingaretti il servo dei
padroni, Matteo Renzi l’aguzzino di Confindustria, Silvio
Berlusconi il socio di Cosa Nostra, Matteo Salvini il socio di
‘ndrangheta, Luigi Di Maio il venduto.
Impedire con ogni mezzo il
consolidamento del governo Draghi, moltiplicare le proteste, usare le
mobilitazioni in corso e quelle che verranno per sviluppare e
allargare la rete delle Organizzazioni Operaie e Popolari, incanalare
le mille forme di resistenza spontanea nella loro moltiplicazione,
nel consolidamento e rafforzamento del nuovo sistema di potere
fondato sul coordinamento delle Organizzazioni Operaie e Popolari:
questa è oggi la rivoluzione socialista in corso e la via della
rinascita del movimento comunista.
Questo è il futuro possibile
del nostro paese, da cui sorgerà l’alba dell’Italia socialista,
qualunque siano le mosse della borghesia imperialista per tamponare
la crisi del suo sistema politico.
I nemici della classe
operaia e delle masse popolari sono rimaste delle tigri di carta, è
il movimento comunista che a causa dei suoi limiti ha temporaneamente
perso di forza e ammainato la sua bandiera!
Nel 100° anniversario
della fondazione del primo PCI, bando al disfattismo e
all’attendismo!
Assimilare gli insegnamenti
del vecchio movimento comunista e tornare a issare alta la bandiera
della lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!
Per questo lotta il
(nuovo)Partito Comunista Italiano, con l’onore di proseguire
l’opera iniziata con la prima ondata delle rivoluzioni proletarie,
con amore infinito verso la classe operaia e le masse popolari!
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Riprodurre e affiggere ovunque, con le dovute cautele, la locandina di pag. 84 di La Voce 66 e gli adesivi dell’Avviso ai naviganti 103 è un’operazione di guerra: vedere che il (n)PCI clandestino è presente infonde fiducia nei lavoratori e smorza l’arroganza dei padroni!
Inviare alla Delegazione delegazione.npci@riseup.net l’indirizzo email di ogni conoscente e di ogni organismo a cui può essere utile ricevere i Comunicati del Partito!
Mettersi in contatto con il Centro del Partito (usando il programma di criptazione PGP e il programma per la navigazione anonima TOR) e cimentarsi sotto la sua guida nella costruzione di un Comitato di Partito clandestino nella propria azienda, scuola o zona d’abitazione!