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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Comunicato CC 36/12 - 24 ottobre 2012

 [Scaricate il testo del comunicato e del volantino in Open Office / Word / PDF]  

 

A un buon passo avanti, deve ora seguirne un altro! Formare il CSN!

 

I promotori della manifestazione di sabato 27 e del No Monti Day devono fare un altro passo avanti: devono costituire il Comitato di Salvezza Nazionale, preliminare indispensabile alla costituzione del Governo di Blocco Popolare.

Devono riunire i dirigenti della sinistra sindacale e dei sindacati di base, gli esponenti democratici più autorevoli della società civile e delle amministrazioni locali, gli uomini politici della sinistra borghese non accecati dal loro anticomunismo e costituire un Comitato di Salvezza Nazionale che, come fece settanta anni fa il CLN che promosse la Resistenza e la guerra vittoriosa contro il nazifascismo, si metta alla testa della lotta senza riserve e senza tregua delle masse popolari, promuova, appoggi e dia espressione unitaria nazionale alla guerra contro la criminale giunta Monti-Napolitano, anticostituzionale e antidemocratica, che in nome degli interessi e al servizio delle pretese del sistema imperialista europeo e americano sta portando alla rovina il nostro paese.

In ogni azienda, in ogni scuola, in ogni località le masse popolari devono organizzarsi, moltiplicare il numero delle loro organizzazioni (OO e OP) e rafforzare quelle che già in gran numero esistono, impedire in ogni modo, con ogni mezzo e in ogni campo l’attuazione delle criminali misure antipopolari della giunta Monti-Napolitano, formare Comitati di Salvezza Nazionale locali decisi a cacciare la giunta infame e criminale e a costituire il loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare!

 

La crisi mondiale del capitalismo si aggrava da anni e sempre più sconvolge la nostra vita e la nostra società in ogni campo: economico, morale, intellettuale, ambientale, sanitario e delle relazioni sociali. La giunta Monti-Napolitano non fa che aggravare la crisi con le misure di austerità che impone su ogni terreno alle masse popolari, mentre protegge la corruzione, le organizzazioni criminali, le ricchezze, il lusso e gli sprechi della Corte Pontificia, dei vertici della Repubblica Pontificia e dei suoi servi e agenti. Non è da questa melma parassitaria che è nata e cresce la crisi, ma essa conferma che la giunta Monti-Napolitano non fa che proseguire le politiche antipopolari dei governi Prodi e Berlusconi che negli ultimi decenni hanno diretto la devastazione del paese e la distruzione di quel poco di benessere e di diritti che noi masse popolari avevamo conquistato.

La crisi inquina e corrode anche il nostro paese, ma non è nata in Italia. Tanto meno è dovuta al debito enorme che lo Stato italiano ha fatto negli anni con le istituzioni del sistema finanziario, con le banche e con i ricchi che non sapevano come altrimenti investire e far fruttare i loro capitali e che non saprebbero dove investirli oggi se davvero lo Stato italiano attuasse il proposito velleitario ma sbandierato di “estinguere il Debito Pubblico”.

 La soluzione della crisi non l’avremo se renderemo il “Sistema Italia” o la “Fabbrica Italia” più competitivi con gli altri paesi riducendo salari, diritti, protezione dell’ambiente e del territorio e livello di vita delle masse popolari come impongono la giunta Monti-Napolitano, i suoi mandanti e i suoi complici.

Non avremo soluzione della crisi neanche se renderemo il “Sistema Italia” o la “Fabbrica Italia” più competitivi sviluppando la ricerca e le innovazioni di prodotto e di processo come propongono gli oppositori e aspiranti successori della giunta Monti-Napolitano, quelli che si propongono al capitale finanziario, bancario e industriale come servitori migliori. Le loro proposte non sono attuabili per molti motivi insiti nella natura della Repubblica Pontificia, ma pensiamo un momento per assurdo a cosa succederebbe se fossero attuate: non farebbero che scaricare un po’ della miseria sui lavoratori e le masse popolari di altri paesi, ripartire un po’ diversamente di paese in paese il peso della crisi e proseguire con più accanimento sulla via della concorrenza e della competizione tra nazioni, regioni, città e individui che aggrava la crisi e porta all’abbrutimento e alla guerra.

La crisi che ci soffoca è la crisi del capitalismo e continuerà ad aggravarsi se lasciamo che la giunta Monti-Napolitano, la Corte Pontificia, le altre autorità della Repubblica Pontificia dirigano il nostro paese e che la comunità internazionale degli imperialisti europei e americani ci impongano la loro legge.

La crisi non è nata con il governo Berlusconi e non è nata in Italia, ma noi comunisti, lavoratori e masse popolari italiani possiamo liberarcene, possiamo contribuire a farla finire in Italia e nel mondo. Il paese che partirà per primo, il paese che andrà più avanti nel rovesciare il sistema capitalista e i gruppi dirigenti che lo impongono, mostrerà e aprirà la strada anche ai lavoratori e alle masse popolari degli altri paesi che hanno gli stessi problemi che noi, riaccenderà e rafforzerà la speranza, la fiducia in se stessi e lo slancio che cento anni fa la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 accese tra le masse popolari in Europa e nel mondo intero.

Solo noi lavoratori e masse popolari possiamo porre fine alla crisi, ponendo fine per sempre al sistema capitalista: la crisi continuerà a fare danni sempre più gravi finché non lo rovesceremo e instaureremo il socialismo.

Cosa possiamo fare? Cosa dobbiamo fare?

Le masse popolari devono organizzarsi a ogni livello fino a coprire il paese con una fitta rete di Organizzazioni Operaie e Popolari (OO e OP) che devono con ogni mezzo e in ogni campo impedire o almeno limitare i danni dell’attuazione delle misure antipopolari della giunta Monti-Napolitano. Devono impedire la riduzione, la delocalizzazione e la chiusura di aziende e aprirne di nuove. Devono spingere le amministrazioni locali ad appoggiare, promuovere e organizzare ogni iniziativa che attua la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per tutti” e sostituire quelle che non lo fanno. Non c’è salvezza, non c’è sicurezza, non c’è futuro senza attuare questa parola d’ordine. Bisogna incominciare a livello locale, dando il via alle molte attività utili alle masse popolari che la giunta Monti-Napolitano lascia andare in malora, prendendo in mano i servizi pubblici e i beni comuni che la giunta vuole privatizzare, sostituendo le attività nocive agli uomini e all’ambiente con attività utili, convertendo le fabbriche di armi e il loro indotto a produzioni utili alle masse popolari: nessuna azienda deve essere chiusa, ridotta o delocalizzata, nessun lavoratore deve essere licenziato.

Gli organismi e le persone di buona volontà che già godono di qualche autorità e prestigio presso le masse popolari devono costituire un Comitato di Salvezza Nazionale, preliminare alla costituzione di un governo d’emergenza che darà forma e forza di legge nazionale alle misure anticrisi prese a livello locale dalle OO e OP.

E poi insieme dobbiamo attuare le misure anticrisi e difendere l’attività e l’esistenza del GBP contro il sabotaggio, le sanzioni, il boicottaggio e le aggressioni che dall’interno del paese e dall’estero la borghesia  imperialista, il clero asservito alla Corte Pontificia e le istituzioni del sistema imperialista mondiale lanceranno in mille forme contro di esso.

In questa lotta e con la sua vittoria daremo soluzione ai nostri particolari problemi immediati e stabiliremo relazioni di alleanza, di solidarietà, di collaborazione e di scambio con tutti i paesi dove le masse popolari rompono le catene del sistema imperialista europeo e americano e insieme apriremo al via alla nuova umanità che sorgerà da questa crisi mondiale del capitalismo.

Chi oggi si chiede dove andrà il mondo, dove finiremo se la borghesia e il clero continuano a dirigere il mondo e imporre la loro frenetica danza di miseria, di sopraffazione, di competizione, di concorrenza, di morte e di guerra, è preso dal panico e dalla disperazione. In realtà noi andremo dove noi masse popolari facciamo andare il mondo, perché noi masse popolari siamo la soluzione della crisi, siamo noi che facciamo la storia. Noi possiamo fare la storia, abbiamo i presupposti, le conoscenze e i mezzi per fare andare il mondo verso il socialismo, se solo lo vogliamo e ci mettiamo all’opera.

A questa impresa possono e devono partecipare tutti i lavoratori, in primo luogo gli operai che sono i più direttamente colpiti dai capitalisti e dal loro governo quando chiudono, delocalizzano, riducono le fabbriche e le altre aziende. Possono e devono contribuire tutte le masse popolari: studenti e giovani, disoccupati e precari, immigrati e casalinghe, pensionati ed emarginati.

A questa impresa in tutto il mondo lavora il movimento comunista che rinasce dal declino subito negli ultimi quaranta anni perché i suoi limiti ed errori gli hanno impedito di tenere il passo dei successi che aveva raggiunto. Rinasce guidato dal marxismo-leninismo-maoismo, la scienza che ha illuminato e spiegato lo sviluppo passato dell’umanità e che mostra all’umanità la strada del suo futuro.

A questa impresa lavora in Italia il nuovo Partito comunista italiano. Noi chiamiamo ognuno di voi a partecipare a questa grande impresa. Non è solo la nostra impresa e non si tratta di un’impresa a numero chiuso. È un’impresa tale che quanti più siamo, tanti più diventiamo e possiamo essere. Noi membri del nuovo PCI siamo solo al suo servizio. Tutti possono partecipare dando il loro contributo, dando ognuno subito quello che è capace di dare e trasformandosi per dare via via un contributo migliore. Finché occorrerà una direzione, dirigerà chi sarà più lungimirante e lancerà le parole d’ordine più corrispondenti ai bisogni e ai sentimenti di quelli che vogliono trasformare il mondo e porre fine al capitalismo e alla sua crisi. Noi membri del nuovo PCI con tutte le forze che abbiamo finora riunito, organizziamo le vie e creiamo le condizioni perché tutti partecipiate. Questo è il senso vero del messaggio che vi mandiamo in occasione del No Monti Day e della manifestazione che faremo quanto sta in noi perché sia imponente e convinca i più autorevoli tra i suoi promotori a costituire un Comitato di Salvezza Nazionale e a promuovere la costituzione di CSN a ogni livello in tutto il paese.

 

Il CC del (n)PCI chiede anche ai simpatizzanti del Partito di riprodurre e diffondere il volantino allegato a questo Comunicato: nelle manifestazioni, nelle aziende, nelle scuole, nei quartieri. Troppo poco tempo per farlo di qui a sabato? È la dimostrazione di quanto è necessario organizzarsi ed è un incitamento a farlo. Comunque la nostra impresa non finisce sabato. Sabato è solo un passo per proseguire a un livello più alto.

Possiamo vincere! Dobbiamo vincere!

Avanti fino alla vittoria!

--------------------- TESTO DEL VOLANTINO

 

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Scaricate
il testo in fomrato pdf del volantino da stampare e diffondere

Cacciare la giunta Monti-Napolitano è possibile!

 

Farla finita con la crisi è possibile!

Le masse popolari organizzate lo possono fare!

 

La strada per farla finita con la crisi del capitalismo è una sola: moltiplicare l’organizzazione dei lavoratori e delle masse popolari nelle aziende, nei quartieri e nei paesi; organizzare l’autogestione delle aziende che i padroni vogliono ridurre, delocalizzare o chiudere, crearne direttamente di nuove e costringere le banche a fare i crediti necessari per farle funzionare; solidarizzare con i lavoratori che occupano e autogestiscono le aziende; spingere le Amministrazioni Locali e in particolare le Amministrazioni Comunali a rompere il Patto di stabilità imposto dal governo di Roma e ad attuare a livello locale con ogni mezzo e a ogni costo la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per tutti”: devono organizzare tutte le attività necessarie al benessere delle masse popolari e assumere tutti i disoccupati disposti a lavorare; organizzare in ogni campo l’insubordinazione alle disposizione antipopolari del governo Monti; rendere il paese ingovernabile fino alla costituzione di un governo d’emergenza delle Organizzazioni Operaie e Popolari, il Governo di Blocco Popolare che attui il programma di rinascita del paese e di collaborazione con gli altri paesi che vogliono anch’essi spezzare le catene del sistema imperialista europeo e americano e farla finita con la crisi del capitalismo!

La giunta Monti-Napolitano è il governo più antipopolare e criminale che la Corte Pontificia, i padroni italiani e le istituzioni dell’imperialismo europeo e americano hanno finora imposto al nostro paese. Possiamo e dobbiamo cacciarla! Nessuna salvezza è possibile se non cacciamo questo governo!

 

Partito clandestino e lavoro legale o comunque pubblico!

 

Il Partito clandestino garantisce continuità al lavoro legale. Con il Partito clandestino, la lotta organizzata continuerà quali che siano le misure repressive legali o illegali che le Autorità della Repubblica Pontificia oseranno prendere.

Il 17 ottobre le Autorità della Repubblica Pontificia hanno dovuto rinunciare alla manovra per mettere fuori legge il nuovo Partito comunista italiano e gli organismi che in qualche modo fanno capo ad esso, “la carovana del (n)PCI”. Il tribunale di Bologna ha decretato la fine del procedimento per la messa fuorilegge che aveva aperto nel 2003. Il successo della loro operazione era basato sull’intimidazione che speravano di produrre nelle nostre file: nostre e delle masse popolari che simpatizzano con il Partito e con la via al socialismo che il Partito persegue.

Costituire Comitati di Partito clandestini in ogni azienda e in ogni località!

Mettersi clandestinamente in contatto con il Partito!

Leggere e diffondere la rivista del Partito comunista: La Voce, reperibile sul sito del Partito!

 

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].