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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Le masse popolari devono liberarsi
dalla borghesia imperialista
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Comunicato CC - 31 maggio 2012

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Comunicato CC 21/12 - 5 giugno 2012

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Trasformare il tentativo FIOM di legittimazione degli esponenti della destra moderata e della sinistra borghese nella nascita del governo ombra!
 
Non dare tregua al governo Monti! Via la Giunta Monti-Napolitano!
 
Il primo paese che abolirà il Debito Pubblico e si libererà dalla morsa del capitale finanziario, indicherà la strada su cui si lanceranno altri paesi!
 
Nessuna riforma finanziaria porrà fine alla crisi del capitalismo!

 

Nell’attuale fase un sindacato deciso a difendere gli interessi dei suoi iscritti e in generale dei lavoratori, deve contribuire alla costituzione di un governo popolare d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare (GBP).

Da una parte la soluzione della crisi attuale è principalmente politica, richiede la costituzione di un governo popolare d’emergenza che coordini e mobiliti forze e metta in moto le risorse del paese per far fronte alla crisi nell’interesse delle masse popolari. Le lotte rivendicative sono efficaci e positive se alimentano il movimento per costituire il GBP. Ogni tendenza a costituire nuovi sindacati, a formulare nuove e più radicali piattaforme rivendicative, se presa come via principale per far fronte alla crisi, porta fuori strada. La crisi del capitalismo è una realtà che si impone a ogni capitalista. Le lotte puramente rivendicative, se restano tali, anche se diventano generali, in definitiva se hanno qualche effetto sarà quello di alimentare la mobilitazione reazionaria delle masse popolari all’interno e una politica di concorrenza, di competizione e di guerra nelle relazioni internazionali.

Dall’altra parte nessuna combinazione politica della Repubblica Pontificia può fare gli interessi delle masse popolari. Non solo la Giunta Monti-Napolitano, ma ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e quindi operante in accordo con le istituzioni finanziarie e politiche del sistema imperialista mondiale, ha come suo compito principale estorcere profitti ai lavoratori, spogliare le classi intermedie a beneficio della borghesia imperialista e del clero, ridurre i diritti democratici anche rispetto a quanto ancora resta di essi. Persino la partecipazione delle masse popolari alle elezioni diventa sempre più ingombrante per la borghesia imperialista. Elezioni accettabili sono solo quelle che Marchionne applica già nelle aziende FIAT: possono essere rappresentanti dei lavoratori solo quelli che accettano a priori i contratti scritti da Marchionne. Landini e altri dirigenti della FIOM sono tentati di riciclare Bersani, Ferrero, Vendola, Diliberto e altri esponenti della destra moderata e della sinistra borghese, sulla base di promesse elettorali di fare da sponda politica alle rivendicazioni popolari nelle istituzioni della Repubblica Pontificia e nei suoi futuri governi. Sono tentati di ridare prestigio alle loro promesse elettorali, come se quello che hanno fatto con il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti (2006-2008) e prima ancora con i governi di centro-sinistra che si sono alternati ai governi della banda Berlusconi, fosse accidentale, un errore. In realtà era l’esecuzione obbligata del “programma comune” della borghesia imperialista.

 Solo il Governo di Blocco Popolare può porre limiti, sia pure provvisoriamente, agli effetti più gravi della crisi del capitalismo. È un governo d’emergenza composto da esponenti che godono della fiducia delle Organizzazioni Operaie e delle Organizzazioni Popolari e opera non secondo le leggi e le prassi della Repubblica Pontificia ma basandosi sull’appoggio delle OO e OP e seguendo le loro indicazioni. È un governo che i vertici della Repubblica Pontificia ingoieranno solo come estremo e provvisorio ricorso per far fronte all’ingovernabilità del paese. Oggi è l’unica combinazione politica nell’interesse delle masse popolari. A questa linea devono ispirarsi i lavoratori avanzati che interverranno all’incontro che la direzione della FIOM ha promosso per sabato 9 giugno a Roma con gli esponenti della destra moderata e della sinistra borghese. Con un intervento massiccio e deciso del genere, essi faranno della mossa della direzione della direzione FIOM una spinta verso la formazione del governo ombra. Infatti le masse popolari italiane non sono contro la partecipazione alla direzione del paese. Il numero e l’attivismo di OO e OP crescono in ogni parte del paese. Le masse popolari sono e a ragione sempre più contro i politicanti esponenti della borghesia imperialista e del clero, i partiti e gli schieramenti da essi formati e oggi schierati a sostegno della Giunta Monti-Napolitano, che è antipopolare e per di più viola la Costituzione.

I dirigenti sindacali che vogliono mantenere iscritti, seguito e appoggio tra i lavoratori sono e sempre più saranno obbligati a collaborare alla costituzione del GBP. I lavoratori avanzati quindi hanno un’ottima leva per indurre i loro dirigenti a farlo, per metterli a contribuzione. Ma alla testa del movimento per la costituzione del GBP vi devono essere persone decise a costituirlo. Queste devono creare subito un governo ombra: non importa che lo chiamino comitato di salvezza nazionale o comitato nazionale di liberazione. L’importante è che si assuma come compito quello di chiamare a raccolta tutti i movimenti, gli organismi e le persone decisi ad attuare le Sei Misure Generali del GBP, anche se questo comporta violare gli interessi della borghesia e del clero, rompere con le imposizioni e le procedure del sistema imperialista mondiale, mettere FMI e UE di fronte a fatti compiuti, come l’abolizione del Debito Pubblico e la mobilitazione di tutte le risorse del paese per rimettere in moto l’economia reale, realizzare subito la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto”, eliminare subito le attività e produzioni nocive per l’uomo o per l’ambiente, destinare lavoro e risorse alla sicurezza del territorio, al risanamento delle città e delle abitazioni, alla cultura, alla ricerca, all’istruzione pubblica, all’assistenza sanitaria, all’igiene pubblica, allo sport. Non si tratta di accordarsi con la BCE e le altre istituzioni dell’UE per un’uscita morbida: si tratta di attuare direttamente le misure necessarie, più utili alle masse popolari, accordandosi con le organizzazioni e gli Stati decisi come noi a far fronte alla crisi del capitalismo creando con essi un nuovo sistema di relazioni internazionali basato sullo scambio, la collaborazione e la solidarietà.

 

Sono le masse popolari che organizzandosi fanno la loro storia!
Chi ha una concezione comunista del mondo è in prima fila alla loro testa!
 
Formare Organizzazioni Operaie in ogni azienda e Organizzazioni Popolari in ogni zona e quartiere!
Costituire clandestinamente Comitati del Partito comunista in ogni azienda e in ogni centro abitato!
Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].