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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Ai promotori e ai partecipanti
dell’Assemblea di sabato 26 maggio

al Teatro Ambra Jovinelli di Roma 
Comunicato CC - 25 maggio 2012

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Comunicato CC 20/12 - 31 maggio 2012

 [Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word / PDF]  

 

Le masse popolari devono liberarsi dalla borghesia imperialista e dal clero:
sono loro i soli responsabili delle morti e dei danni del terremoto!

 

Il terremoto che ha colpito e continua a colpire il nostro paese, causa alle masse popolari morti, feriti, sofferenze e danni perché la borghesia imperialista e il clero hanno malgovernato il nostro paese. Hanno usato per arricchirsi, per intrattenere i loro lussi e sprechi, per perpetuare i loro riti fastosi le risorse intellettuali e materiali di cui disponiamo. Costretta a far fronte alle rovine del terremoto, la Giunta Monti-Napolitano non prende i soldi dove la borghesia e il clero li hanno accumulati, ma aumenta indiscriminatamente il prezzo dei carburanti. Con la protervia di un rimbambito, parallela a quella che Papa Ratzinger impersona alla testa della Corte Pontificia, Napolitano recita la sua parte di personificazione estrema della putrefazione del revisionismo moderno che ha corroso e corrotto il glorioso movimento comunista del nostro paese al punto che infine si è dissolto. Napolitano vuole e avrà la sua parata militare! Napolitano e Ratzinger sono marionette messe a recitare la loro parte nei riti e nelle cerimonie che la borghesia e il clero usano per perpetuare il loro sistema di potere, di privilegi e di morte. L’incoscienza criminale con cui i padroni hanno costretto gli operai a rimettersi al lavoro mentre la terra ancora tremava, in capannoni neanche fatti per resistere al terremoto in cui infatti molti operai sono morti, sintetizza il sistema di governo, la direzione che la borghesia imperialista e il clero hanno dato e danno al nostro paese.

Il terremoto è un evento atteso. Un evento che è possibile prevedere e prevenire come tutti i fenomeni naturali. Non sappiamo esattamente in quale misura, come e fino a che punto, proprio perché la borghesia e il clero non hanno mai dedicato risorse adeguate allo studio del problema. Altre erano e sono le loro preoccupazioni. Come per tutti i problemi, anche per il terremoto è solo ricercando che gli uomini trovano la soluzione.

Certamente sono già noti pubblicamente i mezzi e le conoscenze necessari per impedire che i terremoti causino morti, sofferenze e danni. Sono già messi in opera su grande scala in altri paesi, il più famoso di questi è il Giappone. In Italia non abbiamo fatto come e meglio di quello che il popolo giapponese ha fatto, solo a causa della direzione e della volontà della classe dominante. Le morti, le distruzioni e le sofferenze non sono da addebitare al terremoto, ma alla borghesia e al clero che governano il nostro paese, che hanno deciso e ancora decidono della destinazione delle risorse del paese e del lavoro delle masse popolari, che li usano per arricchirsi, per alimentare i loro lussi e sprechi, per celebrare i loro riti fastosi come la prossima visita del Papa a Milano.

Le morti, le distruzioni e i danni conseguenti al terremoto sono di natura diversa, ma in definitiva hanno la stessa causa delle morti, delle sofferenze, dell’emarginazione, della disoccupazione, della criminalità, dell’abbrutimento, dell’inquinamento e della devastazione del pianeta causati dalla crisi del capitalismo.

Di fronte a questo, i comunisti da una parte devono mettersi alla testa delle masse popolari che si rimboccano le maniche per porre subito direttamente rimedio alle manifestazioni più gravi e impellenti e per esigere che le autorità della Repubblica Pontificia mettano in opera tutti i mezzi di cui dispongono, protestare e rivendicare;  dall’altra i comunisti devono rafforzare e allargare l’opera con cui essi promuovono l’organizzazione e la mobilitazione delle masse popolari per instaurare il socialismo: questa è la parte più importante della loro opera.

Non Monti, né Napolitano, né Ratzinger né i loro mandanti, gli esponenti italiani della borghesia imperialista e del clero e le istituzioni e i caporioni del sistema imperialista mondiale, porranno fine ai nostri guai. Solo le masse popolari organizzate possono cambiare la propria sorte. I comunisti sono i promotori dell’organizzazione delle masse popolari. La nostra opera è possibile nonostante la repressione e gli ostacoli frapposti dalla borghesia e dal clero. Di fronte alla crisi del capitalismo, le autorità della Repubblica Pontificia eliminano le conquiste di civiltà e di benessere che le masse popolari avevano strappato nel corso e sulla scia della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale, nella prima parte del secolo scorso. Di fronte alla crisi del capitalismo, la borghesia e il clero ricorrono a manovre d’ogni genere per perpetuare il loro sistema di privilegi e di dominio. Ma le loro manovre moltiplicano anche la possibilità di espandere e rafforzare la ribellione delle masse popolari e di fare di questa ribellione una forza che trasformerà le stesse masse popolari e le porterà a emancipare se stesse dalla borghesia e dal clero, a trasformarsi e a trasformare il mondo.

Le masse popolari organizzate possono decidere del proprio futuro.

La concezione comunista del mondo indica la strada ed è la guida per la nostra opera di organizzazione e di mobilitazione della masse popolari. Non a caso la borghesia e il clero l’hanno denigrata e bandita e in questo anche la sinistra borghese li ha seguiti. Ma chi vuole veramente cambiare il mondo, deve assimilare la concezione comunista del mondo, esposta nel Manifesto Programma del (n)PCI e usarla come guida della sua attività.

Facciamo della mobilitazione per far fronte ai lutti e ai danni del terremoto, della manifestazione indetta per il 2 giugno a Roma dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, delle mobilitazioni del prossimo 8 e 9 giugno, di tutte le lotte particolari in corso in questi giorni, altrettanti momenti per rafforzare ed espandere l’organizzazione delle masse popolari e l’aggregazione delle masse popolari organizzate attorno al Partito comunista.

Che chi si dichiara e vuole essere comunista si unisca sulla base della concezione comunista del mondo, guida per organizzare e mobilitare le masse popolari che trasformeranno il mondo!

 

Sono le masse popolari che organizzandosi fanno la loro storia!
Chi ha una concezione comunista del mondo è in prima fila alla loro testa!
 

Formare subito un governo ombra!
Dalla Valle di Susa, alla Sicilia, alla Sardegna; da Napoli, a Roma, a Milano;
da un capo all’altro del paese un solo grido:
Governo di Blocco Popolare!


Formare Organizzazioni Operaie in ogni azienda e Organizzazioni Popolari in ogni zona e quartiere!
Costituire clandestinamente Comitati del Partito comunista in ogni azienda e in ogni centro abitato!
Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].