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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Non dare tregua al governo Monti che traballa!
Bisogna cacciarlo! Abbiamo la forza e l’occasione per cacciarlo!

Comunicato CC - 8 aprile 2012

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Comunicato CC 13/12 - 12 aprile 2012

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I personaggi che godono di fiducia e di seguito tra le masse popolari organizzate, devono costituire subito un Governo Ombra, devono costituire subito un comitato di salvezza nazionale!


Non dare tregua alla Giunta Monti-Napolitano che traballa!

 

Che la sola soluzione possibile della crisi in corso sia politica, significa che ci vuole un governo deciso a prendere le misure necessarie per uscire dalla crisi. Dare altri significati alla tesi che la soluzione della crisi può solo essere politica, significa svicolare e menare il can per l’aia.

Che per le masse popolari italiane significhi costituire un governo nazionale è altrettanto evidente. Non si tratta di nazionalismo. L’internazionalismo in questa situazione consiste nel fatto che in ogni paese le masse popolari vanno avanti nel prendere, contro gli effetti della crisi del capitalismo, misure basate non sulla competizione e sulla concorrenza con altri paesi, ma sulle proprie forze e sulla collaborazione e la solidarietà con tutti i paesi, i governi, le istituzioni e le forze che sono disposti a collaborare sullo stesso piano e allo stesso scopo, in primo luogo a rompere con le imposizioni del sistema imperialista mondiale, degli USA, della Unione Europea e delle loro istituzioni. I paesi che andranno più avanti su questa strada, i paesi che prenderanno per primi l’iniziativa, oltre che affrontare i propri problemi, apriranno la via anche agli altri. Questa oggi è l’unica forma pratica ed efficace, immediatamente praticabile e realistica di internazionalismo.

Che il governo Monti da qualunque verso lo si guardi non sia il governo adatto a far fronte alla crisi del capitalismo non occorre dimostrarlo. Da simile governo le masse popolari italiane non possono aspettarsi che guai crescenti, distruzioni di industrie e posti di lavoro, privatizzazione e rincaro dei servizi pubblici, saccheggio del territorio (vedi Val di Susa), eliminazione dei diritti dei lavoratori (vedi art. 18 e ammortizzatori sociali) e delle masse popolari, maggiore implicazioni nelle guerre USA e sioniste (vedi riforma militare Di Paola). Il governo Monti fa parte delle manovre e contorsioni della borghesia imperialista e del clero per prolungare la vita del loro sistema di relazioni sociali, dei loro privilegi, dei loro lussi e sprechi e del loro sistema di relazioni internazionali nonostante la crisi del capitalismo, aggravando le sofferenze e le distruzioni che si abbattono sulle masse popolari.

La conclusione è che le persone che già godono di fiducia e di seguito tra le masse popolari organizzate devono rompere gli indugi e costituirsi in Governo Ombra, formare un comitato di salvezza nazionale con Commissioni di Lavoro per ognuno dei settori più importanti della vita del paese.

Il Governo Ombra deve appellarsi alle Organizzazioni Operaie e alle Organizzazioni Popolari perché a loro volta si coordinino tra loro a livello territoriale e di obiettivo particolare e alimentino con le loro proposte le Commissioni del Governo Ombra.

 La costituzione del Governo Ombra rompe con la tendenza a limitarsi a proteste e rivendicazioni, come se il governo della Repubblica Pontificia potesse far fronte alla crisi e soddisfare le aspirazioni e gli interessi delle masse popolari. Nella situazione attuale le proteste e le rivendicazioni delle masse popolari sono importanti, ma solo perché servono ad allargare e rafforzare la mobilitazione e l’organizzazione e ad elevare la coscienza. La costituzione del Governo Ombra non significa abbandonare proteste e rivendicazioni: significa dare alle proteste e alle rivendicazioni uno sbocco pratico, politico, una prospettiva di successo. Quindi significa promuoverle e allargarle. Chi ha ancora fiducia nel governo Monti, imparerà anche dall’esito delle proteste e delle rivendicazioni. Le proteste e le rivendicazioni contribuiranno a rendere il paese ingovernabile dal governo Monti e da ogni altro governo imposto dai vertici della Repubblica Pontificia. Quindi rafforzeranno il Governo Ombra e contribuiranno a trasformarlo in Governo di Blocco Popolare.

In questi mesi gli esponenti della sinistra sindacale, della FIOM, dei sindacati alternativi hanno continuato a oscillare tra mettersi alla testa del movimento per dare una soluzione politica alla crisi (vedi manifestazione FIOM del 16 ottobre 2010) e restare su un terreno combattivo ma puramente sindacale. La costituzione del Governo Ombra rompe con questa oscillazione: anche l’opposizione puramente sindacale troverà nel Governo Ombra un punto di riferimento e di fatto contribuirà a rafforzarne l’opera.

Un’altro dei freni allo sviluppo del movimento per dare una soluzione politica alla crisi è stato in questi mesi il persistere della tendenza a rinviare alle future elezioni politiche la costituzione di un nuovo governo. La costituzione del Governo Ombra elimina questo ostacolo. Nessuno può onestamente assicurare che i vertici della Repubblica Pontificia e della UE se resteranno in sella permetteranno che ci siano elezioni politiche. Tanto meno può assicurare che non ricorreranno a manovre e imbrogli, a strategie della tensione o ad altre manovre criminali per determinarne l’esito. Analogamente nessuno può onestamente assicurare che la crisi non precipiti sul piano interno o sul piano internazionale a un livello tale da rendere impossibile tenere elezioni. Costituire il Governo Ombra vuol dire non porre le elezioni politiche come passaggio indispensabile per trasformarsi in governo effettivo del paese, in Governo di Blocco Popolare. Neanche il governo Monti è nato tramite elezioni. Ma se dovessimo arrivare ad elezioni, la costituzione del Governo Ombra sarà stata la migliore preparazione ad esse.

 

La costituzione del Governo Ombra non è un processo semplice e facile. Comporta coraggio e iniziativa da parte di chi lo costituisce, ma non richiede che la loro volontà. La costituzione del Governo Ombra porta le OO, le OP e le varie associazioni di difesa dei beni comuni, al confronto aperto tra soluzioni. Ma porta lo scontro e il confronto inevitabili per soluzioni praticabili, su un terreno pratico e mobilita e accentra attorno a questo il movimento popolare. Esso risolve o almeno avvia a soluzione anche l’equivoco circa la combattività delle masse popolari. Molti esponenti sindacali e altri personaggi che si professano a favore delle masse popolari lamentano la scarsa combattività delle masse popolari. Ma la combattività delle masse popolari cresce e si sviluppa se esistono prospettive di lotta e di vittoria e queste prospettive nascono dall’azione dei dirigenti. In assenza di una iniziativa come quella sintetizzata dalla costituzione del Governo Ombra, nonostante le atroci condizioni determinate dalla crisi e dalle manovre della borghesia e del clero, la combattività delle masse popolari o non si sviluppa e crescono invece le azioni autolesioniste e i suicidi o si sviluppa sotto le bandiere della mobilitazione reazionaria, del razzismo anti-immigrati, della lotta corporativa e della lotta tra poveri che le parti più criminali della borghesia e del clero fomentano tramite i gruppi fascisti (le prove di fascismo).

 

 Quindi il successo del Governo Ombra è assicurato? No, la vittoria non è sicura, ma vincere è possibile. D’altra parte dirigere non vuol dire gridare “Viva” quando la vittoria è già assicurata. Significa valutare la situazione e imboccare con decisione la strada su cui le masse popolari possono vincere.

Vincere dipenderà da quello che faranno i promotori del Governo Ombra e quanti via via si raccoglieranno attorno ad esso. Il Governo Ombra ha un precedente dei mesi scorsi da cui guardarsi, da cui capire quello che non deve fare. Dopo il Congresso della CGIL, l’Area Programmatica “La CGIL che vogliamo” ha avuto tutte le condizioni favorevoli per trascinare la CGIL ad un’azione sindacale conflittuale e impedire alla destra di collaborare con il governo, con la Confindustria e con i sindacati complici: un’azione che avrebbe cambiato le carte in tavola. Più volte persino una parte della maggioranza congressuale (Nicolosi, ecc.) si è ribellata e ha costretto Susanna Camusso a moderare i propri ardori. Ma l’AP ha bruciato le sue occasioni rifuggendo sistematicamente dal far leva contro la destra sui lavoratori che si mobilitavano. Il Governo Ombra avrà successo se si appoggerà sistematicamente sulle OO, sulle OP, sulla mobilitazione della parte più avanzata delle masse popolari per trascinare alla lotta anche il resto. Questo è possibile. È un passaggio che dobbiamo superare. Chi non osa misurarsi con questo passaggio, tanto meno affronterà compiti superiori.

La costituzione del Governo Ombra di per se stessa crea condizioni favorevoli al successo del GO, alla sua trasformazione in Governo di Blocco Popolare.

Cosa distingue il Governo Ombra dal GBP? Il GBP è un vero governo a tutti gli effetti. Esso dispone quindi delle FFAA, delle polizie, della burocrazia della Repubblica Pontificia e di tutte le altre sue istituzioni: Banca d’Italia, Tesoro, ecc. Esso può trasformare in leggi, dare forma e forza di leggi nazionali ai provvedimenti che le OO e le OP interessate indicano in coerenza con il programma delle Sei Misure Generali.

Ma il GBP bisogna imporlo ai vertici della Repubblica Pontificia perché non li abbiamo vinti ed eliminati, bisogna farglielo ingoiare. In definitiva il GBP è tale perché, e proprio perché ingoiato anche dai vertici della Repubblica Pontificia sia pure come un rospo amaro, ingoiato in stato di necessità e con propositi di rivincita a breve termine. Il Governo Ombra è invece solo la dichiarazione e la preparazione a costituire il GBP. Ma il GO si può formare anche subito: basta l’accordo, l’iniziativa dei personaggi della seconda gamba che si fanno suoi promotori con contatti e accordi tra di loro, che se ne fanno propagandisti presso OO e OP e generalmente in tutta la società, che si fanno promotori e organizzatori del GO e delle sue Commissioni. Esso è espressione e dichiarazione della volontà di non lasciare degenerare la situazione lasciando campo libero ai vertici della Repubblica Pontificia e alle sue manovre per fomentare la mobilitazione reazionaria delle masse popolari.

L’iniziativa è quanto di più efficace è possibile fare subito per galvanizzare quanto vi è di sano e di attivo tra le masse popolari e portarlo a unirsi in un’impresa comune. Ma non solo. Il GO fin dalla sua costituzione può e deve mettere in guardia, in maniera chiara, solenne e senza possibilità di fraintendimenti, gli alti funzionari dello Stato, i dirigenti della Banca d’Italia e delle altre imprese pubbliche, gli alti ufficiali e i membri delle Forze Armate, i dirigenti e i membri delle polizie e dei servizi segreti. Il governo Monti-Napolitano si è costituito illegalmente, con un golpe bianco, violando la Costituzione, per vie escluse dalla Costituzione. I Parlamentari e i membri della Corte Costituzionale che hanno accettato e avallato l’installazione della Giunta Monti-Napolitano hanno agito illegalmente, hanno violato la Costituzione. Gli ordini della Giunta Monti-Napolitano sono quindi illegali. Chi esegue questi ordini e lede gli interessi delle masse popolari e gli interessi del nostro paese all’interno o all’estero, sarà chiamato a risponderne personalmente. A nulla servirà addurre a propria discolpa di aver eseguito gli ordini. Come a nulla valse ad Eichmann e soci addurre di aver eseguito gli ordini del governo Hitler  per altro non costituito in modo più illegale di quanto lo sia la Giunta Monti-Napolitano. Come a nulla valse ai gerarchi del regime fascista addurre a propria discolpa di aver eseguito gli ordini del governo Mussolini pur costituito in modo non più illegale del modo in cui si è costituita la Giunta Monti-Napolitano.

 

Con la parola d’ordine del Governo Ombra il nuovo Partito comunista italiano dà ai dirigenti della sinistra sindacale e dei sindacati alternativi e di base, agli esponenti sinceramente democratici della società civile, agli esponenti della sinistra borghese non accecati dal loro anticomunismo, l’occasione di mostrare la sincerità dei loro propositi, il loro coraggio civile, la loro dedizione agli interessi delle masse popolari. Il (n)PCI è ancora un piccolo partito, non è ancora legato abbastanza strettamente alla classe operaia e al resto delle masse popolari per poter fare di più nell’immediato. Non è in grado di prendere direttamente il potere, ma nelle lotte attuali sostiene quanti possono meglio far fronte alla catastrofe a cui la borghesia e il clero portano le masse popolari. Solo con l’instaurazione del socialismo è possibile porre fine alla crisi del capitalismo, avviando la fine del capitalismo stesso. Ma questa lezione le masse popolari la impareranno principalmente dalla propria esperienza. Noi siamo sicuri che la costituzione del Governo Ombra creerà un movimento che farà ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia la costituzione del GBP. Siamo sicuri che con l’azione e la difesa del GBP si creeranno le condizioni per instaurare il socialismo, quale che sia l’opposizione a cui la borghesia e il clero ricorreranno. Per questo chiamiamo alla costituzione del Governo Ombra.

Che chi ha a cuore gli interessi delle masse popolari ed è in posizione adatta, non si tiri indietro!

 

Dalla Valle di Susa, alla Sicilia, alla Sardegna; da Napoli, a Roma, a Milano;

da un capo all’altro del paese un solo grido:

Governo di Blocco Popolare!


Con la mobilitazione e le proteste impediamo alla destra moderata (PD) e alla destra sindacale (Camusso) di collaborare con il governo Monti!


È legittimo solo quello che è conforme agli interessi delle masse popolari!

Abolire il Debito Pubblico! Rimettere in moto l’economia nazionale!


Rompere con le istituzioni e le imposizioni degli speculatori,

degli uomini della finanza, dei banchieri e delle istituzioni dell’UE!
 

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].