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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Fare dello sciopero generale di venerdì 27 gennaio indetto dalla USB ... una giornata di mobilitazione generale ...

Comunicato CC - 24 gennaio 2012

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Comunicato CC 06/12 - 30 gennaio 2012

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Via il governo Monti!


È il governo più autorevole, più autoritario e più reazionario del governo
Berlusconi imposto dai vertici della Repubblica Pontificia e dalla Comunità
Internazionale dei re della finanza, dei guerrafondai e dei gruppi sionisti!

Che divampi in tutto il paese la protesta contro le misure criminali
del governo Monti e confluisca nel movimento per costituire
un governo d’emergenza popolare!

Lo sciopero generale di venerdì 27 gennaio
indetto dalla USB e da altri sindacati alternativi
è stato un buon passo in avanti nella creazione delle condizioni per imporre
ai vertici della Repubblica Pontificia il Governo di Blocco Popolare!

Solidarietà con i compagni del movimento NO TAV in Val di Susa!

Che si esprima in tutte le forme la solidarietà con i membri della carovana
del (n)PCI processati a Bologna martedì 31 gennaio (CaS)
e mercoledì 8 febbraio (OPG)!

Che la classe operaia si metta ovunque alla testa della protesta!
Che tutta la sinistra sindacale occupi il suo posto nella protesta!
Che in ogni azienda i delegati sindacali e gli operai combattivi chiamino i
loro compagni di lavoro a organizzarsi, a resistere e a lottare!

Appoggiare con ogni mezzo i movimenti e gruppi di lavoratori autonomi e
di professionisti che protestano!
Promuovere in tutto il paese la solidarietà con le masse popolari che si
ribellano! Estendere il movimento di protesta a tutte le regioni e città!

Il governo della Corte Pontificia, dei monopoli, dei grandi evasori fiscali
cerca di mobilitare il proletariato e i pensionati
contro i lavoratori autonomi e la piccola borghesia!

Non un soldo agli speculatori!
Chi può evadere le tasse, le evada e finanzi il movimento!
Nessun appoggio al governo dei grandi evasori fiscali!

Il governo Monti allarga il ventaglio delle masse popolari depredate
a vantaggio delle borghesia imperialista e del clero!

Il governo Monti continua e aggrava l’opera
dei governi Berlusconi e dei governi Prodi!

Il governo Monti è il governo della miseria per tutte le masse popolari,
della cancellazione dei diritti dei lavoratori, dell’asservimento dell’Italia
alla comunità internazionale degli speculatori e dei guerrafondai!
 

La protesta delle masse popolari che dilaga in tutte le regioni e tra tutte le classi delle masse popolari (operai, altri lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, immigrati, donne, giovani, pensionati) e tra i sinceri democratici è il fattore decisivo per migliorare la condizioni del nostro paese.

Questa protesta si rafforzerà tanto più quanto più le personalità che hanno un qualche seguito, dai dirigenti sindacali ai sinceri democratici della società civile agli esponenti meno anticomunisti della sinistra borghese, aderiranno al movimento per la costituzione di un governo di emergenza popolare.

La combattività delle masse popolari, in ogni classe e su ogni terreno crescerà tanto più quanto più la protesta delle masse popolari si combinerà con gruppi dirigenti decisi a tradurre la protesta in obiettivi e in decisioni politiche: sono sciocchi o imbroglioni le persone autorevoli che si rifiutano di impegnarsi adducendo che le masse popolari non sono abbastanza combattive. La combattività delle masse popolari crescerà tanto più quanto più vi saranno prospettive che la protesta possa avere uno sbocco. Nell’immediato l’unico sbocco favorevole alle masse popolari è la costituzione di un governo d’emergenza popolare, il Governo di Blocco Popolare.

 

Il governo Monti non può che continuare e peggiorare l’azione antipopolare dei governi Berlusconi e dei governi Prodi. Per quanto questi tristi personaggi e i loro ministri ci mettano ognuno anche del suo, la sostanza e la linea generale della loro azione è dettata dai loro mandanti e imposta dalle caratteristiche che il sistema imperialista mondiale ha assunto. Il mondo attuale è il risultato della storia che abbiamo alle spalle. La borghesia imperialista, i ricchi, il clero e la Corte Pontificia che è alla sua testa, i banchieri, gli uomini della finanza e i loro generali, professori e funzionari sono la crema di questo sistema di relazioni sociali. Sono stati alla testa della sua costruzione lungo alcuni secoli. I loro privilegi, il loro potere, le loro abitudini, i loro gusti e sentimenti, le loro idee, le relazioni che tengono, sono strettamente legate al mondo come è oggi. La loro natura e la natura dell’attuale sistema di relazioni sociali sono la stessa cosa. Una non può vivere senza l’altra.

Quello che fanno, non lo fanno per errore, perché non sanno. Il mondo attuale è il loro mondo. Per loro è l’unico mondo possibile. È stupido oltre che inutile predicare a loro che dovrebbero fare diversamente, come fanno quasi tutti quelli che, sia pure con le migliori intenzioni, scrivono sul manifesto e giornali simili o parlano in circoli e programmi della sinistra borghese, che è tale appunto perché non vede al di là dell’orizzonte della società borghese. È stupido oltre che inutile consigliare ai padroni e ai loro governi che dovrebbero correggere questo o quello. Possiamo certo costringerli per un momento a comportarsi un po’ diversamente, ma appena possono ritornano a quello che è la loro natura. Anche quello che gli imponiamo di fare, lo rendono a loro immagine e somiglianza, lo adattano alla loro natura, lo deformano e stravolgono. Inutile dire a loro che loro provocano miseria, disoccupazione, disperazione, abbrutimento, criminalità, inquinamento, distruzione, morte; che provocano in milioni di esseri umani depressione, tendenze all’evasione, a drogarsi, a stordirsi, a evadere dalla  realtà, a distruggere e distruggersi. Lo vedono bene, ma per loro sono i mali inevitabili, gli effetti collaterali del mondo che vogliono, che è il loro mondo. Loro non saprebbero farne un altro.

Per le masse popolari, l’unico sbocco positivo delle proteste, nell’immediato è rendere il paese ingovernabile da qualsiasi governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia fino a imporre loro di ingoiare il rospo della costituzione del GBP. Questo metterà riparo subito agli effetti più gravi della crisi del capitalismo, principalmente attuando la parola d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per tutti”. Ma soprattutto aprirà di fatto una stagione più avanzata per la rinascita del movimento comunista e quindi per un passo avanti verso l’instaurazione del socialismo. Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari, indicando al GBP i provvedimenti concreti da prendere, sovrintendendo alla loro attuazione, difendendo il GBP dal sabotaggio e dal boicottaggio dei vertici della Repubblica Pontificia, dalle ritorsioni e dagli attacchi delle istituzioni del sistema imperialista mondiale, impareranno a governare il paese e si gioveranno degli analoghi movimenti che il loro esempio rafforzerà negli altri paesi europei e negli USA. Gli esponenti più generosi e più avanzati delle OO e delle OP diventeranno comunisti e alimenteranno così la rinascita del movimento comunista. Certamente, sarà una stagione di lotte furibonde, non un pranzo di gala. Ma saranno lotte fruttuose e con prospettiva di vittoria.

 

Lo sciopero generale di venerdì 27 gennaio ha segnato un buon passo in avanti su questa strada. Ha incoraggiato i dirigenti della USB e degli altri sindacati di base ad assumersi maggiori responsabilità. Ha agito nello stesso senso sui dirigenti della FIOM e di altre organizzazioni della sinistra sindacale. Ha rafforzato gli operai combattivi e avanzati che hanno organizzato la partecipazione allo sciopero indetto dai sindacati alternativi. I dirigenti dei sindacati combattivi non hanno scelta: se non vogliono diventare capi di sindacati complici devono assumersi anche compiti politici, non possono limitarsi a rivendicazioni e proteste. La loro adesione al movimento per la costituzione del GBP accrescerà la combattività delle masse popolari. Marchionne, Bombassei, il governo Monti non lasciano altra strada ai sindacati combattivi. Perfino i sindacati complici dei padroni saranno messi a dura prova. Le amministrazioni comunali che romperanno il patto di stabilità imposto dal governo centrale, che difenderanno con intransigenza i risultati dei referendum sull’acqua e gli altri beni comuni, che saranno a fianco delle masse popolari per far fronte agli effetti della crisi del capitalismo, daranno anch’esse un contributo alla costituzione del GBP. Le prospettive di successo di questo movimento saranno rafforzate dallo sviluppo della rinascita del movimento comunista. I comunisti porteranno nelle OO e nelle OP un orientamento più giusto e una maggiore lungimiranza.

 

Neanche la repressione salverà il governo Monti e i suoi mandanti. Il baratro verso cui ci stanno portando è così grave, che rafforzerà la resistenza e la lotta. Gli arresti dei militanti del movimento NO TAV della Val di Susa, le feroci misure ordinate contro i pastori sardi e gli altri lavoratori che protestavano, non faranno che favorire l’allargamento della lotta ed educare a resistere alla repressione. La solidarietà con tutti i compagni e militanti colpiti dalla repressione mobiliterà a un livello superiore di azione e di coscienza nuovi strati delle masse popolari e li educherà all’organizzazione.

 

Per questo e per il ruolo a cui il nuovo Partito comunista italiano adempie, per l’opera che svolge nel diffondere la concezione comunista del mondo, nel promuovere in ogni azienda e in ogni località la costituzione nella clandestinità di Comitati di Partito formati dagli esponenti più avanzati delle masse popolari, nel lanciare giuste  parole d’ordine di lotta e nel promuovere la convergenza e l’unità di ogni organismo popolare su di esse, sono molto importanti e saranno molto fruttuose

- la solidarietà con i compagni accusati di aver collaborato con il sito Caccia allo Sbirro creato dal (n)PCI e che da domani martedì 31 gennaio i magistrati di Bologna processeranno per dissuadere chiunque dal difendere i diritti democratici contro gli abusi, le brutalità, le violenze e i crimini degli “uomini disposti a tutto” (definizione Kossiga) assoldati dalla Repubblica Pontificia a difesa del suo ordine criminale;

- la solidarietà con i compagni del Partito dei CARC, dell’ASP e di altre organizzazioni della carovana del (n)PCI che a partire da mercoledì 8 febbraio i magistrati di Bologna sottoporranno a processo: i magistrati sono incaricati di dichiarare che il nuovo Partito comunista italiano è una “organizzazione sovversiva con finalità di terrorismo”. Con questa dichiarazione le persone accusate di essere membri o fiancheggiatori del Partito sarebbero sottoposti in Italia e all’estero alla legislazione internazionale antiterrorismo. Si creerebbe il contesto per una maggiore collaborazione tra gli Stati imperialisti nella repressione del movimento comunista e della resistenza delle masse popolari alla crisi del capitalismo. Una simile condanna inflitta dalla borghesia imperialista, dal Vaticano e dalle sue autorità non bloccherebbe l’attività del nuovo Partito Comunista italiano: esso si è organizzato in modo da proseguire la sua attività quali che siano le misure prese dalla borghesia e dal clero. Tuttavia aggraverebbe la persecuzione del movimento comunista e la repressione della resistenza che le masse popolari oppongono al procedere della crisi del capitalismo.

 

Compagni, lavoratori, immigrati, giovani, casalinghe, pensionati, lavoratori autonomi!

Il governo Monti complotta con i sindacati complici e con la destra della CGIL per eliminare del tutto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro dei lavoratori licenziati senza giusta causa (art. 18 dello Statuto dei Lavoratori), per ridurre o eliminare gli ammortizzatori sociali (cassaintegrazione e mobilità).

Ha attaccato i lavoratori autonomi, la piccola borghesia e i professionisti. Vuole fare dei loro mestieri e professioni come dei servizi pubblici un nuovo campo di investimento del capitale finanziario. Calpesta i risultati dei referendum del giugno scorso sull’acqua e i servizi pubblici.

Peggiora le condizioni economiche e sociali delle masse popolari con il carovita, le tariffe e le imposte indirette (IVA e accise). Intensifica la devastazione dell’ambiente e aggrava l’inquinamento e il dissesto idrogeologico.

Il governo Monti non ha alcuna legittimità democratica, neanche quella delle elezioni farsa con cui i governi Berlusconi e i governi Prodi si erano fatti legittimare. Il governo Monti è il governo del Vaticano, del capitale finanziario e dei guerrafondai. È il governo della Comunità Internazionale della borghesia imperialista e dei gruppi sionisti.

 

Noi assieme possiamo porre fine rapidamente a tutti gli effetti più gravi della crisi economica e ambientale in corso, che altrimenti si aggrava di giorno in giorno. In collaborazione con gli altri paesi che hanno i nostri stessi problemi e prendono la nostra stessa strada, possiamo avviare l’uscita del nostro paese dal marasma politico, culturale, morale, economico e ambientale in cui la borghesia e il clero ci hanno cacciato.

Ognuno di noi può contribuire. Chi vuole compiere questa impresa deve organizzarsi con altri, in ogni fabbrica e in ogni azienda, in ogni caseggiato, quartiere e paese. Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari  devono coordinarsi tra loro e costituire reti ad ogni livello, locale e nazionale. Le OO e le OP devono costituire un loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare.

Il GBP deve essere composto da persone che godono della fiducia delle OO e OP e sono decise a dare forma e forza di leggi ai provvedimenti che le OO e le OP indicano caso per caso, anche se sono provvedimenti che ledono gli interessi e i privilegi della borghesia, del clero, dei ricchi e del sistema imperialista mondiale e vanno contro le loro abitudini, le loro istituzioni, le loro aspirazioni e la loro mentalità.

L’asse portante delle misure d’emergenza è un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto. La forza principale del governo d’emergenza devono essere le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari.

Un simile governo può adottare i provvedimenti necessari per far fronte ai ricatti, alle pressioni, ai sabotaggio e al boicottaggio del sistema imperialista mondiale e della sua quinta colonna in Italia: quindi può anche abolire il Debito Pubblico salvaguardando solo gli interessi dei piccoli risparmiatori. A quel punto anche il Debito Pubblico della Repubblica Pontificia non sarà più un problema per le masse popolari: sarà un problema per i suoi creditori, le istituzioni finanziarie, le banche, i ricchi e gli speculatori.

 

Tutti quelli che vogliono essere comunisti e tutti gli operai avanzati devono mettersi alla testa del movimento di protesta, rafforzarlo e unirlo attorno all’obiettivo di costituire il Governo di Blocco Popolare.

Tutti gli esponenti avanzati delle masse popolari devono promuovere l’organizzazione delle masse popolari, per far fronte alla crisi. In ogni azienda, in ogni centro abitato bisogna formare Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari, per contribuire alla costituzione di un governo d’emergenza popolare a livello nazionale e per creare amministrazioni locali d’emergenza.

Tutti gli esponenti della sinistra sindacale e del sindacalismo di base, in primo luogo quelli della FIOM e dell’USB, tutti i sinceri democratici, tutti le persone che godono di fiducia e simpatia presso le masse popolari, devono mettersi alla testa del movimento per costituire il Governo di Blocco Popolare.

La sinistra sindacale e i sindacati di base, i sinceri democratici e quanti si dichiarano comunisti devono assumere la loro responsabilità nel movimento di protesta, per creare il governo d’emergenza. Non basta protestare. È inutile chiedere al governo degli speculatori e dei banchieri di porre rimedio ai disastri che gli speculatori, i banchieri e i loro governi producono. Bisogna costituire un Governo di Blocco Popolare!

 

La classe operaia per salvarsi deve mettersi alla testa di tutte le classi delle
masse popolari perché costituiscano un governo d’emergenza popolare!

Oggi i sindacati non devono limitarsi a fare i sindacati: se si limitano a
protestare e a rivendicare, conducono i lavoratori alla sconfitta!

Sta a noi comunisti diventare promotori della guerra popolare
rivoluzionaria e contrapporla alla guerra di sterminio non dichiarata
che la borghesia e il clero conducono contro le masse popolari
in ogni angolo del mondo!

Creare in Italia le condizioni per la costituzione di un governo d’emergenza
popolare, il Governo di Blocco Popolare!

Moltiplicare ovunque Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari,
rafforzarle e orientarle a costituire un loro governo d’emergenza!

Rendere il paese ingovernabile
da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia:
con una campagna di disobbedienza, di scioperi e di proteste,
appropriandosi dei beni e dei servizi da cui una parte crescente della
popolazione è esclusa, non pagando le tasse e i ticket, creando ovunque
amministrazioni locali che rompano il Patto di Stabilità e di sudditanza
imposto dal governo centrale!

Costituire clandestinamente Comitati del Partito comunista in ogni azienda
e in ogni centro abitato!
Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

Il 2012 può essere l’anno della riscossa e l’inizio di una nuova era
per il nostro paese: dipende da noi!
 

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].