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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Appoggiare con ogni mezzo
il Movimento dei Forconi!

Comunicato CC - 21 gennaio 2012

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Comunicato CC 05/12 - 24 gennaio 2012

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Che divampi in tutto il paese la protesta contro le misure criminali
del governo Monti e confluisca nel movimento per costituire
un governo d’emergenza popolare!

Fare dello sciopero generale di venerdì 27 gennaio
indetto dalla USB e da altri sindacati alternativi
una giornata di mobilitazione generale
dei lavoratori dipendenti, dei lavoratori autonomi e
della piccola borghesia contro la borghesia
imperialista, la Corte Pontificia e il loro governo!

Che la classe operaia si metta ovunque alla testa della protesta!
Che tutta la sinistra sindacale occupi il suo posto nella protesta!
Che in ogni azienda i delegati sindacali e gli operai combattivi chiamino
alla lotta i loro compagni di lavoro!

Appoggiare con ogni mezzo il Movimento dei Forconi e gli altri movimenti e
gruppi di lavoratori autonomi e di professionisti che protestano!
Promuovere in tutto il paese la solidarietà con le masse popolari che si
ribellano! Estendere il movimento di protesta a tutte le regioni e città!

Il governo della Corte Pontificia, dei monopoli, dei grandi evasori fiscali
cerca di mobilitare il proletariato e i pensionati
contro i lavoratori autonomi e la piccola borghesia!

Non un soldo agli speculatori!
Chi può evadere le tasse, le evada e finanzi il movimento!
Nessun appoggio al governo dei grandi evasori fiscali!

Il governo Monti allarga il ventaglio delle masse popolari depredate
a vantaggio delle borghesia imperialista e del clero!

Il governo Monti continua e aggrava l’opera
dei governi Berlusconi e dei governi Prodi!

Il governo Monti è il governo della miseria per tutte le masse popolari,
della cancellazione dei diritti dei lavoratori, dell’asservimento dell’Italia
alla comunità internazionale degli speculatori e dei guerrafondai!

 

Il governo Monti ha attaccato tutte le masse popolari: operai, altri lavoratori dipendenti, dipendenti pubblici, giovani, immigrati, donne. Ha colpito ancora persino i pensionati.

Ora complotta con i sindacati complici e con la destra della CGIL per eliminare del tutto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro dei lavoratori licenziati senza giusta causa (art. 18 dello Statuto dei lavoratori), per ridurre o eliminare gli ammortizzatori sociali (cassaintegrazione e mobilità).

Ha attaccato i lavoratori autonomi, la piccola borghesia e i professionisti. Vuole fare dei loro mestieri e professioni come dei servizi pubblici un nuovo campo di investimento del capitale finanziario. Calpesta i risultati dei referendum del giugno scorso sull’acqua e i servizi pubblici.

Peggiora le condizioni economiche e sociali delle masse popolari con il carovita, le tariffe e le imposte indirette (IVA e accise). Intensifica la devastazione dell’ambiente e aggrava l’inquinamento e il dissesto idrogeologico.

Il governo Monti non ha alcuna legittimità democratica, neanche quella delle elezioni farsa con cui i governi Berlusconi e i governi Prodi si erano fatti legittimare. Il governo Monti è il governo del Vaticano, del capitale finanziario e dei guerrafondai. È il governo della Comunità Internazionale della borghesia imperialista e dei gruppi sionisti.

 

Non basta protestare contro il governo Monti e i suoi mandanti. Bisogna rendere il paese ingovernabile da questo governo fino a costituire un governo d’emergenza popolare, il Governo di Blocco Popolare. Ci vuole un governo basato sulla forza e la volontà delle masse popolari organizzate. Ci vuole un governo composto da persone che godono della fiducia delle Organizzazioni Operaie e delle Organizzazioni Popolari, da persone decise a dare forza e forma di leggi nazionali ai provvedimenti indicati posto per posto dalle OO e dalle OP per porre rimedio subito almeno agli effetti più gravi della crisi, impiegare subito tutti i lavoratori disponibili per far fronte al dissesto ambientale e idrogeologico del paese, per migliorare le condizioni igieniche e sanitarie, per ristrutturare e risanare le case e il patrimonio edilizio nei centri abitati, per rimettere in funzione e assicurare la manutenzione e il funzionamento delle infrastrutture, per fornire i servizi, per rimettere in funzione e mantenere in attività le fabbriche e le aziende che i padroni chiudono, riducono, delocalizzano.

 

Compagni, lavoratori, immigrati, giovani, casalinghe, pensionati, lavoratori autonomi!

Noi assieme possiamo porre fine rapidamente a tutti gli effetti più gravi della crisi economica e ambientale in corso, che altrimenti si aggrava di giorno in giorno. In collaborazione con gli altri paesi che hanno i nostri stessi problemi e prendono la nostra stessa strada, possiamo avviare l’uscita del nostro paese dal marasma politico, culturale, morale, economico e ambientale in cui la borghesia e il clero ci hanno cacciato.

Ognuno di noi può contribuire. Chi vuole compiere questa impresa deve organizzarsi con altri, in ogni fabbrica e in ogni azienda, in ogni caseggiato, quartiere e paese. Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari devono coordinarsi tra loro e costituire reti ad ogni livello, locale e nazionale. Le OO e le OP devono costituire un loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare, che abbia come programma:

1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un  piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).

2. Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.

3. Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).

4. Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.

5. Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.

6. Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.

Il GBP deve essere composto da persone che godono della fiducia delle OO e OP e sono decise a dare forma e forza di leggi ai provvedimenti che le OO e le OP indicano caso per caso per attuare nel caso concreto quelle sei misure generali, anche se sono provvedimenti che ledono gli interessi e i privilegi della borghesia, del clero, dei ricchi e del sistema imperialista mondiale e vanno contro le loro abitudini, le loro istituzioni, le loro aspirazioni e la loro mentalità.

Un simile governo può adottare i provvedimenti necessari per far fronte ai ricatti, alle pressioni, ai sabotaggio e al boicottaggio del sistema imperialista mondiale e della sua quinta colonna in Italia: quindi può anche abolire il Debito Pubblico salvaguardando solo gli interessi dei piccoli risparmiatori. A quel punto il Debito Pubblico della Repubblica Pontificia non sarà più un problema per le masse popolari: sarà un problema per i suoi creditori, le istituzioni finanziarie, le banche, i ricchi e gli speculatori.

Le OO e le OP sono in grado di far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia la costituzione del GBP come male minore, come rimedio provvisorio alla situazione. I vertici della Repubblica Pontificia sono divisi e in lotta tra loro. I vertici della Repubblica Pontificia non hanno soluzione per la crisi in cui hanno cacciato il nostro paese. Le OO e le OP sono la soluzione. Basta che rendano il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia.

Messi di fronte ad una situazione del genere, i vertici della RP ingoieranno la costituzione del GBP come male minore e come misura provvisoria. Essi non sono ancora pronti a scatenare la guerra civile per reprimere l’insubordinazione delle masse popolari. Non occorreranno neanche nuove elezioni: faranno votare il GBP dal loro attuale Parlamento tutte le volte che sarà necessario. Anche il governo Monti lo hanno installato senza nuove elezioni. Essi conteranno di riprendere la situazione in mano sabotando l’attività del GBP. Ma una volta costituito il GBP, le OO e le OP si mobiliteranno per indicare i provvedimenti particolari e concreti da prendere, per assicurare la loro scrupolosa attuazione e per reprimere ogni tentativo di sabotare o boicottare l’attività del GBP. Così facendo esse impareranno a governare il paese e a dirigersi, si renderanno capaci di far fronte vittoriosamente alla guerra civile se gli elementi più criminali della borghesia e del clero oseranno scatenarla, apriranno la strada alla rinascita su grande scala del movimento comunista e all’instaurazione del socialismo.

Questa è la sola via per uscire dalla crisi. Non ce n’è un’altra.

 

Tutti quelli che vogliono essere comunisti e tutti gli operai avanzati devono mettersi alla testa del movimento di  protesta, rafforzarlo e unirlo attorno all’obiettivo di costituire il Governo di Blocco Popolare.

Tutti gli esponenti avanzati delle masse popolari devono promuovere l’organizzazione delle masse popolari, per far fronte alla crisi. In ogni azienda, in ogni centro abitato bisogna formare organizzazioni operaie e organizzazioni popolari, per contribuire alla costituzione di un governo d’emergenza popolare a livello nazionale e per creare amministrazioni locali d’emergenza.

Tutti gli esponenti della sinistra sindacale e del sindacalismo di base, in primo luogo quelli della FIOM e dell’USB, tutti i sinceri democratici, tutti le persone che godono di fiducia e simpatia presso le masse popolari, devono mettersi alla testa del movimento per costituire il Governo di Blocco Popolare.

La borghesia imperialista e la Corte Pontificia non sono ancora in grado di scatenare una guerra civile aperta. Di fronte a un paese che non riescono più a governare, ingoieranno il rospo di un governo d’emergenza popolare, per guadagnare tempo. Poi cercheranno di sabotarlo e boicottarlo, di dividere le masse popolari, farle rivoltare contro il Governo di Blocco Popolare e riprendere in mano la situazione. Ma questo sarà un altro capitolo della storia. Oggi l’obiettivo deve essere costituire un governo formato da persone decise a far fronte subito con misure d’emergenza almeno agli effetti più gravi della crisi e in particolare mobilitare tutti i lavoratori a compiere i tanti lavori di cui c’è bisogno e organizzare la ripartizione dei beni e dei servizi in modo che ogni essere umano abbia almeno tutto quello che è necessario per una vita dignitosa. Un governo che prenda tutti i provvedimenti anche se contrastano con gli interessi e le abitudini della borghesia imperialista, con le pratiche e le aspettative delle istituzioni del sistema imperialista mondiale e faccia fronte alle loro ritorsioni.

L’asse portante delle misure d’emergenza è un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto. La forza principale del governo d’emergenza devono essere le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari.

La sinistra sindacale e i sindacati di base, i sinceri democratici e quanti si dichiarano comunisti devono assumere la loro responsabilità nel movimento di protesta, per creare il governo d’emergenza. Non basta protestare. È inutile chiedere al governo degli speculatori e dei banchieri di porre rimedio ai disastri che gli speculatori, i banchieri e i loro governi producono. Bisogna costituire un Governo di Blocco Popolare!

 

La classe operaia per salvarsi deve mettersi alla testa di tutte le classi delle
masse popolari perché costituiscano un governo d’emergenza popolare!

Oggi i sindacati non devono limitarsi a fare i sindacati: se si limitano a
protestare e a rivendicare, conducono i lavoratori alla sconfitta!

Sta a noi comunisti diventare promotori della guerra popolare
rivoluzionaria e contrapporla alla guerra di sterminio non dichiarata
che la borghesia e il clero conducono contro le masse popolari
in ogni angolo del mondo!

Creare in Italia le condizioni per la costituzione di un governo d’emergenza
popolare, il Governo di Blocco Popolare!

Moltiplicare ovunque Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari,
rafforzarle e orientarle a costituire un loro governo d’emergenza!

Rendere il paese ingovernabile
da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia:
con una campagna di disobbedienza, di scioperi e di proteste,
appropriandosi dei beni e dei servizi da cui una parte crescente della
popolazione è esclusa, non pagando le tasse e i ticket, creando ovunque
amministrazioni locali che rompano il Patto di Stabilità e di sudditanza
imposto dal governo centrale!

Costituire clandestinamente Comitati del Partito comunista in ogni azienda

e in ogni centro abitato!
Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

Il 2012 può essere l’anno della riscossa e l’inizio di una nuova era
per il nostro paese: dipende da noi!

 

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].