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Per la storia del partito e il suo bilancio
La Commissione è il frutto del lavoro svolto negli anni
passati per la ricostruzione del partito. La Commissione si è costituita in
gennaio. Essa ha il compito di preparare il congresso di fondazione del
partito. Questo compito comprende due aspetti distinti ma strettamente
legati tra loro:
- la preparazione del Programma e dello Statuto del futuro
partito
- la formazione di organizzazioni del futuro partito.
La Commissione farà quanto nelle sue forze per promuovere la
più ampia partecipazione alla preparazione del Programma e dello Statuto che
sarà sottoposto al futuro congresso di fondazione e per promuovere la
costituzione di organizzazioni di partito, stabilire e rafforzare i rapporti
con ognuna di esse in modo che ognuna contribuisca con tutte le sue forze
alla preparazione del congresso e partecipi, con propri delegati, al
congresso stesso.
La Commissione fa proprio il patrimonio che le FSRS e in
particolare i CARC hanno elaborato per il futuro partito comunista in
termini di programma (il
Progetto di Manifesto Programma del
nuovo partito comunista italiano pubblicato dalla SN dei
CARC), metodo, analisi della fase, linea generale, linee particolari,
criteri e metodi di lavoro, risorse di ogni genere. Parte da questa base,
compie un salto di qualità e svilupperà questa base al nuovo livello e per
il nuovo compito, rivolgendosi ai membri di tutte le FSRS del nostro paese,
agli operai avanzati e al resto della classe operaia, del proletariato e
delle masse popolari e facendo appello alla loro partecipazione e al loro
sostegno per portare a termine il proprio compito.
Con la costituzione della Commissione si apre una fase in
cui il nuovo partito per un aspetto esiste già (esistono organizzazioni che
operano in suo nome ed elaborano metodi e regole del suo funzionamento) e
per un altro aspetto non esiste ancora (non esiste ancora la direzione
eletta dal congresso del partito). Il lavoro in questa fase sarà
caratterizzato da questa contraddizione.
Il nuovo partito per essere all’altezza del compito che il
procedere della seconda crisi generale del capitalismo e la conseguente
situazione rivoluzionaria pongono ad esso e per tenere pienamente conto
dell’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria, deve essere
un partito clandestino. Questa è la condizione indispensabile perché il
partito sia libero dal controllo della borghesia e capace di agire nel modo
necessario per raccogliere le forze della rivoluzione socialista (inizio
della transizione dal capitalismo al comunismo) e dirigere la loro lotta
fino alla vittoria.
La costruzione di un partito clandestino implica nuove
attività che le FSRS del nostro paese non sono abituate a compiere e uno
stile di lavoro nuovo. Sono cose che metteremo a punto, su cui faremo
esperienza, di cui comprenderemo e definiremo un po’ alla volta le leggi,
raccogliendo l’esperienza del movimento comunista del passato e del
movimento comunista presente, internazionale e del nostro paese,
verificandola ed elaborandola alla luce della nostra situazione concreta, a
profitto di tutte le organizzazioni del partito che via via si verranno
costituendo.
La costruzione del (nuovo)Partito comunista italiano come
partito clandestino procederà con successo e tanto più rapidamente quanto
più esso avrà una linea giusta e una concezione e un metodo materialista
dialettico, quanto più esso saprà legarsi alla classe operaia, a tutto il
proletariato e al resto delle masse popolari. Partito clandestino non vuol
dire partito slegato dalle masse: al contrario significa partito in
condizione di legarsi strettamente alle masse popolari proprio perché libero
dai vincoli e dai limiti che la borghesia imperialista impone all’attività
di un partito comunista legale e quindi in grado di rappresentare
efficacemente le aspirazioni e i bisogni più profondi e generali della
classe operaia, di tutto il proletariato e del resto delle masse popolari.
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Che fare?
Ai compagni che vogliono partecipare alla costituzione del
nuovo partito comunista italiano, la Commissione chiede di costituire di
propria iniziativa, a livello locale, provinciale, regionale o
interregionale comitati formati da compagni (membri di FSRS e lavoratori
avanzati) che accettano la settima discriminante (il carattere clandestino
dell’organizzazione) e sono in grado di incominciare ad operare in coerenza
con essa. Ogni comitato deve essere di composizione limitata (da 2 a 4
membri) e diretto da un segretario responsabile dei contatti con la
Commissione. Ogni comitato deve incominciare a imparare a funzionare
clandestinamente (apprendimento della concezione e delle tecniche del
funzionamento clandestino - riunioni libere, relazioni libere tra i membri:
contatti telefonici, postali e incontri), studiare la rivista, collaborare
alla rivista, diffondere la rivista, studiare la posizione assunta dai
singoli e dalle organizzazioni di fronte alla
settima discriminante posta dal primo numero
di La Voce, reclutare nuovi compagni, promuovere le
attività di sostegno alla costruzione del partito.
La Commissione stabilirà via via i rapporti con i comitati,
sulla base dell’esperienza elaborerà via via indicazioni per migliorare il
lavoro dei comitati e i propri rapporti con ognuno di essi. Diamo per
scontato che in questa fase le organizzazioni clandestine che si formeranno
saranno molto differenti per il modo di funzionare e per il lavoro che
svolgeranno. L’importante è che esse rientrino nelle discriminanti poste e
che migliorino. Ognuna di esse e il loro insieme verranno ristrutturate
definitivamente, dall’alto verso il basso dal Comitato Centrale (eletto dal
congresso di fondazione) in conformità allo Statuto del nuovo partito
(approvato dallo stesso congresso).