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(nuovo)Partito
comunista italiano Commissione Provvisoria del Comitato Centrale Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net e.mail: lavocenpci40@yahoo.com Delegazione BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia) e.mail: delegazionecpnpci@yahoo.it |
Delegazione
della Commissione Provvisoria del
CC del (n)PCI
Il
(nuovo)Partito comunista italiano si rende ben conto dell’importanza,
della
grandezza, del ruolo storico e insieme quindi delle difficoltà del
compito che
il Partito dei CARC si è assunto. Voi state seguendo una linea nuova,
nel
panorama del movimento comunista europeo, del presente e del passato.
L’unico
precedente storico a cui potete in qualche modo fare riferimento è
quello
dell’azione condotta dal partito di Lenin nell’impero zarista. Un
precedente
glorioso, ma si trattava di un paese che stava compiendo una
rivoluzione
democratica e con una controrivoluzione preventiva ancora non
sviluppata. Voi
invece siete parte del movimento comunista che ha come compito e
obiettivo fare
dell’Italia un nuovo paese socialista, dovete come noi tutti far fronte
a una
controrivoluzione preventiva molto articolata: insieme feroce e astuta,
accanita e flessibile. Abbiamo quindi tutti molto da imparare. Ma non
abbiamo
paura di imparare, vogliamo imparare e impareremo.
Noi siamo anche convinti che voi farete scuola. In
tutti i paesi imperialisti è necessario che i comunisti organizzino
nuovamente
l’irruzione delle masse popolari nel teatrino della politica borghese,
fino a
rendere alla borghesia impossibile gestire il suo miserabile teatrino,
perché
con questo teatrino la borghesia inganna e illude tanta parte delle
masse
popolari.
Alcuni dicono: “Ma è solo una farsa per ingannare
le masse”. Noi diciamo: “Certo che è una farsa per ingannare. Ma è
utile alla
borghesia? Sì. È dannoso alle masse popolari? Sì. Allora non dobbiamo
lasciare
mano libera alla borghesia. Dobbiamo andarci e rendere impossibile alla
borghesia di usarlo!”.
Irrompendo in questo teatro fino a renderlo
impossibile, con questa lotta e con le lotte condotte
contemporaneamente sugli
altri fronti, le masse popolari accumuleranno le forze necessarie per
far
fronte con successo alla situazione più avanzata, che verrà quando
avremo reso
impossibile alla borghesia di usare questo strumento di inganno e di
diversione. La borghesia ha avuto per molto tempo mano libera. I vecchi
partiti
comunisti hanno cambiato natura. Non erano riusciti a instaurare il
socialismo
e si sono accodati alla borghesia. Ora si sono dissolti o sono in via
di
dissoluzione. Ma per decenni hanno coperto e ancora coprono le attività
della
borghesia. Recitano la parte degli oppositori o degli amici del popolo
nella
farsa che la borghesia presenta come attività politica. Assecondano le
sue
manovre. Cercano di smussare i contrasti e di far ingoiare agli operai,
agli
altri lavoratori, a tutte le masse popolari le misure antipopolari
della
borghesia. Hanno permesso che silenziosamente si installasse nel nostro
paese
una repubblica pontificia, una monarchia mascherata da repubblica, con
una
bella Costituzione di carta a fare da specchietto per le allodole, per
nascondere le vergogne. Hanno permesso che l’imperialismo americano
dettasse
legge e tessesse le sue trame per anni quasi senza parlarne, parlandone
il meno
possibile e lo sostengono ancora oggi. Ogni strage di Stato era solo
una
deviazione. Ogni scandalo era solo un’escrescenza su un organismo sano.
Il
tradimento della Costituzione una cosa deprecabile ma circoscritta.
Plaudono al
ritiro dall’Iraq, mentre il governo italiano di nascosto continua a
sostenere e
foraggiare in cento modi il governo fantoccio degli imperialisti
americani: 2.4
miliardi di dollari gli ha regalato poche settimane fa alla Conferenza
di Sharm
el Sheikh. Hanno disperso e ancora cercano di disperdere l’opposizione
delle
masse popolari in mille rivoli scoordinati, senza indicare l’obiettivo
comune. Chi
oggi indica alle masse popolari l’unica via per uscire dal marasma in
cui la
borghesia e il Vaticano le hanno cacciate, fare dell’Italia un nuovo
paese
socialista?
Sono riusciti a far passare tutto questo, a
svolgere questo sporco servizio con successo finché è durato il periodo
delle
vacche grasse, ma soprattutto perché il movimento comunista ha
attraversato un
periodo di debolezza e decadenza in tutto il mondo. Noi comunisti non
sapevamo
cosa fare. Non capivamo i motivi delle sconfitte che subivamo. Sia una
cosa che
l’altra sono finite. La borghesia sta distruggendo ed eliminando tutte
le
conquiste di civiltà e di benessere che le masse popolari e la classe
operaia
dei paesi imperialisti le avevano strappato. I revisionisti sono
finiti,
scomparsi o allo sbando. Guardateli! Vedete bene lo spettacolo che
offrono in
questi giorni! La borghesia è alla ricerca di una legge elettorale per
far
sembrare rappresentativo un Parlamento che deve solo ratificare le
decisioni
del Vaticano, degli imperialisti americani, della Confindustria, della
mafia,
dei sionisti. I suoi servitori di sinistra sono alla ricerca di un
nuovo
soggetto politico che dovrebbe raccogliere il consenso e il seguito
popolare
che si dissolvono perché la loro politica è filopadronale,
imperialista,
asservita al Vaticano, filosionista. La crisi politica della borghesia
li
travolge, perché sono al seguito della borghesia, perché vogliono
abbellire il
circo Prodi e il suo governo. Chi vuole far ingoiare alle masse
popolari il
programma comune della borghesia, sia pure attenuandolo, a piccole
dosi, ora
qui ora là, avvolgendolo di belle parole, chiamando spedizioni
umanitarie e
azioni di pace le aggressioni, chiamando ritocchi e aggiustamenti le
riduzioni
dei servizi, dell’occupazione, dei salari, dei contributi e delle
pensioni, non
uscirà mai dalla spirale della crisi che lo travolge. Devono ogni
giorno più
collaborare con la polizia, sperano di farsi un futuro rubando il TFR
ai
lavoratori, espellono i comunisti dai sindacati di regime, collaborano
alle
operazioni giudiziarie contro i comunisti, rosicchiano le pensioni.
Perderanno
anche il seguito e il consenso che gli restano e senza le masse sono
finiti.
Il movimento comunista invece sta rinascendo.
Armato
di una concezione superiore del mondo, il marxismo-leninismo-maoismo,
ha tirato
le lezioni dei successi e delle sconfitte del passato e ha ridefinito
la sua
strategia. Oggi ideologicamente siamo di nuovo pronti alla lotta.
Abbiamo
capito le ragioni delle nostre sconfitte e abbiamo valorizzato i motivi
dei
nostri grandi successi. Abbiamo raggiunto una comprensione delle
condizioni,
dei risultati e delle forme della lotta di classe, adeguata a
riprendere la
strada. La pubblicazione del Manifesto Programma del (nuovo)Partito
comunista
italiano è oramai prossima. Prima dell’estate lanceremo una campagna di
studio
invitando tutti quelli che già si sentono comunisti, che vogliono
essere
comunisti a esprimere le loro opinioni in modo da tenerne
scrupolosamente
conto. La verità è rivoluzionaria e noi comunisti lottiamo per la
verità e per
la giustizia. Il più grande delitto che hanno compiuto in questi anni
la borghesia,
il Vaticano e quanti hanno collaborato e collaborano con loro, è di
aver tolto
a tanti lavoratori la fiducia di essere capaci di conoscere la verità e
di
essere capaci di costruire un modo a misura dei loro bisogni, delle
loro
migliori aspirazioni e dei loro migliori sentimenti. Noi
dobbiamo
restituire ai lavoratori questa fiducia.
Pronti ideologicamente, lavoreremo accanitamente,
con coraggio e dedizione, e costruiremo anche le condizioni politiche e
organizzative necessarie perché la classe operaia passi nuovamente
all’attacco.
La lotta che voi vi proponete di condurre, l’irruzione nel teatrino
della
politica borghese per cui vi proponete di mobilitare le masse popolari
a
partire dagli operai avanzati e dagli altri elementi avanzati, è una
parte
essenziale di questo attacco. Per questa comunanza di lotta e di
propositi noi
vi siamo vicini, assicuriamo il nostro pieno appoggio al vostro Partito
e
auguriamo pieno successo al vostro congresso.