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(nuovo)PCI (nuovo)Partito comunista italiano


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Nuovo - Partito comunista italiano

Comunicato CC 26/2023
5 novembre 2023

Solidarietà e onore a tutti i volontari che si mobilitano per soccorrere le vittime della devastazione del paese!

Le alluvioni che colpiscono varie zone del nostro paese, in particolare oggi la piana fiorentina e soprattutto Prato e Campi Bisenzio, mostrano ancora una volta cosa significa concretamente la gestione del territorio lasciata alle autorità pubbliche dei capitalisti (...)

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Comunicato CC 27/2023 - 7 novembre 2023 106° Anniversario della Rivoluzione d’Ottobre

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Che il ricordo della Rivoluzione d’Ottobre infiammi ancora oggi il cuore di tutti quelli che si ribellano e hanno bisogno di ribellarsi al catastrofico corso delle cose che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti, europei e loro complici impone alle masse popolari da un capo all’altro del mondo!

Che nel nostro paese esso ispiri tutti quelli che sono indignati del corso delle cose imposto dal governo Meloni e che sono decisi a mettersi alla testa delle masse popolari per costruire una nuova Italia e contribuire così alla nuova ondata della rivoluzione proletaria di cui tutto il mondo ha bisogno!


Trasformare la solidarietà con la resistenza palestinese e l’indignazione per i crimini dello Stato sionista di Israele in ribellione, organizzazione e lotta contro il governo Meloni, complice dei sionisti, servo degli imperialisti USA-NATO e compare degli imperialisti UE.


Seguire l’esempio degli studenti dell’Università Orientale di Napoli: occupare le università del nostro paese che hanno accordi di cooperazione con centri di ricerca, agenzie, aziende, enti privati e pubblici israeliani.

Università degli Studi di Ferrara, La Sapienza di Roma, Università degli Studi di Brescia, Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Bologna, Università Federico II di Napoli, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Padova e Trento, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Università di Catania sono solo alcune delle università che collaborano con i sionisti: un elenco più dettagliato è disponibile nell’articolo Sovranità nazionale e ricerca scientifica pubblicato su La Voce 73.


Moltiplicare iniziative come quelle dei lavoratori del CALP di Genova: bloccare porti, aeroporti e centri della logistica dove transitano le armi destinate ai sionisti.


Estendere e rafforzare iniziative come quelle della CGIL di Lucca: non solo disertare ma anche boicottare gli eventi patrocinati e a cui partecipano i sionisti.


Il miglior modo per solidarizzare con il popolo palestinese è in definitiva rendere il nostro paese ingovernabile ai vertici della Repubblica Pontificia, fino a costituire il Governo di Blocco Popolare, il primo passo del percorso verso l’instaurazione del socialismo che il (n)PCI promuove.

L’instaurazione del socialismo in un paese imperialista come l’Italia, anche solo un deciso salto di livello della rivoluzione socialista come la costituzione del Governo di Blocco Popolare, è il contributo principale che i comunisti italiani possono dare per spezzare la spirale di guerre, epidemie, devastazione ambientale e miseria in cui il dominio della borghesia imperialista trascina le masse popolari del mondo intero ed è anche il maggior aiuto alla lotta di liberazione del popolo palestinese e degli altri popoli oppressi dall’imperialismo, alla rivoluzione delle masse popolari degli altri paesi. Allo stesso modo in cui i comunisti russi con la rivoluzione culminata nell’insurrezione dell’Ottobre 1917, la creazione dell’Internazionale Comunista e la costituzione dell’URSS spezzarono il corso delle cose che aveva portato i grandi gruppi imperialisti mondiali a scontrarsi per decidere chi avrebbe dominato e sfruttato il mondo intero: in questo modo i comunisti russi diedero inizio alla prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria.

Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità Internazionale degli affaristi, degli speculatori e dei guerrafondai USA, sionisti ed europei darà il via all’incendio che libererà il mondo dal sistema imperialista!


Il 7 novembre di 106 anni fa a Pietrogrado i lavoratori russi capeggiati dai comunisti di Lenin e di Stalin assaltarono il Palazzo d’Inverno, sciolsero il governo che la borghesia aveva installato pochi mesi prima per continuare la guerra e costituirono il primo governo sovietico. Fu la vittoria della rivoluzione russa e sollevò in tutto il mondo un’ondata rivoluzionaria che durò più di mezzo secolo.

L’assalto al Palazzo d’Inverno fu un evento che i comunisti russi avevano costruito con un’attività paziente, tenace ed eroica svolta nei 25 anni che lo precedettero. Il partito comunista si era conquistato con i fatti la funzione, la forza e il titolo di avanguardia degli operai e dei contadini, delle masse popolari dell’intero Impero Russo. I comunisti avevano lavorato per lunghi anni prima della vittoria del 1917 e non si erano lasciati abbattere dall’insuccesso nel 1905 del primo assalto al potere dello zar.

Noi comunisti oggi riprendiamo e continuiamo, in condizione cambiate e quindi in forme nuove ma sulla base dei suoi risultati e insegnamenti, la stessa rivoluzione iniziata con la vittoria dell’Ottobre 1917 e la fondazione dell’URSS..


Il futuro del mondo lo costruiranno le masse popolari che lottano contro la borghesia imperialista applicando la scienza della storia dell’umanità che Marx ed Engels hanno elaborato e Lenin, Stalin e Mao ulteriormente sviluppato.

Il socialismo è la sola alternativa alla distruzione del mondo che la borghesia imperialista impone prolungando la vita del suo sistema: le vicende dell’epoca imperialista lo confermano.

Organizzarsi e combattere a modo nostro fino a vincere!

Usare tutte le armi a disposizione, sfruttare tutti gli appigli che la situazione offre e avvalersi delle contraddizioni che il campo nemico presenta.


Fare di ogni mobilitazione nazionale e locale e di ogni lotta su obiettivi particolari le componenti di un movimento generale per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza delle masse popolari organizzate.