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Nuovo - Partito comunista italiano

Comunicato CC 14/2023
2 luglio 2023

La crescente mobilitazione contro le basi USA-NATO e i convogli militari diretti in Ucraina farà avanzare la lotta popolare contro la devastazione del nostro paese...

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Comunicato CC 15/2023 - 17 agosto 2023

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Vendicare le vittime del crollo del ponte Morandi

Cosa ci insegna la strage di cui sono state vittime


Il 14 agosto, quinto anniversario del crollo del ponte Morandi di Genova, siamo stati tutti costretti a sentire i vertici e le autorità della Repubblica Pontificia (RP) esprimere il loro cordoglio per le vittime. I più spudorati di essi hanno persino osato dolersi della lentezza delle procedure giudiziarie che la loro magistratura ha comunque dovuto aprire a carico dei padroni e degli alti funzionari delle aziende - legate alla famiglia Benetton - che gestivano il ponte ed erano incaricate di farne la manutenzione. In realtà, sia i vertici della RP sia le sue autorità sapevano e sanno bene che le aziende che si erano impadronite della gestione del ponte e della rete autostradale di cui il ponte Morandi faceva parte, avevano strappato la gestione del ponte per valorizzare il proprio capitale ed è quello che hanno ottenuto e di cui tuttora godono i frutti.

Chi fa finta di credere alle loro espressioni di cordoglio è un imbroglione. Chi ci crede davvero è un ignorante, come chi crede davvero che invocando Dio o la Madonna avremo la fine delle guerre. La conferma sta nel fatto che le vittime della gestione da parte di aziende capitaliste delle strutture sociali si moltiplicano senza fine in una serie di casi meno clamorosi del crollo del ponte Morandi.

E perché un capitalista prenderebbe in gestione un servizio o una struttura pubblica se non per ricavarne profitto?

Quello che vale per i gestori del ponte Morandi vale per ogni azienda capitalista che gestisce la distribuzione dell’acqua potabile, dell’energia elettrica o del gas, per ogni azienda capitalista che gestisce la rete fognaria, la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle strade, la rete stradale, i fiumi e i canali, la sanità, l’istruzione, l’assistenza ai bambini, agli anziani e agli invalidi. E non a caso le autorità che deplorano la strage del ponte Morandi promuovono la privatizzazione di quello che resta ancora pubblico: perché sono le persone e le istituzioni che la borghesia imperialista ha delegato a gestire il suo Stato. Da quando la borghesia si è liberata dalla minaccia che la prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria ha fatto pesare anche nei paesi imperialisti, non c’è una delle conquiste di civiltà e benessere che le masse popolari le avevano strappato, che essa non fa privatizzare dalle sue autorità, ovviamente nei tempi, nei modi e con le manipolazioni delle menti e dei cuori necessarie a contenere l’insofferenza e la ribellione delle masse popolari e a gestire la concorrenza tra i gruppi imperialisti stessi.

Chi spera di indurre le autorità borghesi a cambiare marcia, è un illuso. Il corso delle cose lo dimostra. Creando un contesto adeguato è possibile indurre la borghesia imperialista ad affidare provvisoriamente, in attesa di calmare le acque, il governo del paese a individui per essa inaffidabili, ma non indurla a cambiare natura. Ne abbiamo visto un caso nella costituzione dei due governi Conte (2018-2019 e 2019-2021). Essi non erano affidabili per la borghesia imperialista e i vertici della RP, ma il M5S aveva vinto le elezioni. Contrastare apertamente i risultati elettorali o far ripetere le elezioni? Due soluzioni pericolose per i vertici della RP. Scelsero di infiltrare il governo Conte con alcuni ministri di loro fiducia in posti chiave. Conte &Co. caddero nel tranello e nel giro di neanche tre anni i vertici della RP imposero il governo Draghi a cui è seguito il governo Meloni e le poche misure favorevoli alle masse popolari prese dal governo Conte 1 sono cancellate o stravolte una dopo l’altra.

I vertici della RP omaggiano le vittime della strage del ponte Morandi e dichiarano che i responsabili della strage meritano una punizione. A parte che la punizione dei responsabili non restituisce la vita alle vittime, bisogna considerare anche che i responsabili di questa strage come i responsabili di altre minacciano di sollevare mille casi analoghi che coinvolgono praticamente tutti gli esponenti del regime. Questa è la garanzia della loro impunità.

Solo l’instaurazione di un governo che ha la sua forza nel legame con le masse popolari organizzate cambierà questa situazione. Creare le condizioni per la costituzione del Governo di Blocco Popolare è la via che deve seguire chi vuole farla finita con le vittime del capitalismo: questo è l’insegnamento della strage del ponte Morandi, la reale vendetta delle vittime del capitalismo.

Incanalare il ribellismo delle masse popolari nel fiume della rivoluzione socialista!

Mettere fine alla guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari!

Mettere fino alla partecipazione del nostro paese alle guerre USA-NATO!

La seconda crisi generale del capitalismo si aggrava!

Il malcontento e l’insofferenza delle masse popolari crescono!

Che la rivoluzione socialista avanzi fino alla vittoria dipende da noi comunisti!