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Nuovo - Partito comunista italiano

Comunicato CC 32/2022
21 dicembre 2022

Viva il compagno José Maria Sison, fondatore del nuovo Partito Comunista delle Filippine!

La scomparsa di José Maria Sison è una grave perdita per i comunisti e i rivoluzionari di tutto il mondo, ma la sua opera continua!

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Leggi La Voce 72 del (nuovo)PCI

Comunicato CC 33/2022 - 30 dicembre 2022



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Centenario della proclamazione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche!

Impariamo dall’esperienza positiva e negativa del primo

paese socialista proclamato un secolo fa!

Avanti verso la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato in Italia e nel mondo!

Fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

Esattamente un secolo fa, il 30 dicembre 1922, i massimi dirigenti sovietici proclamarono la costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. L’URSS copriva gran parte del territorio che era stato quello dell’Impero Russo, anello debole della catena dei paesi imperialisti costituita dai paesi dove il modo di produzione capitalista era diventato predominante.

Nel 1918 le potenze imperialiste di tutto il mondo avevano concluso in tutta fretta la guerra per una diversa spartizione del mondo che avevano iniziato nel 1914 e si erano lanciate nella loro comune aggressione contro il paese dove i Soviet, guidati dal Partito di Lenin, il 7 novembre 1917 (del Calendario Gregoriano, 25 ottobre secondo il Calendario Giuliano) avevano instaurato il loro governo. Esse combinarono la loro aggressione con la guerra civile condotta dalla nobiltà, dal clero e dalla borghesia dell’Impero Russo, ma furono sconfitte nonostante la superiorità di cui disponevano in campo militare. Pressata dalle masse popolari dei paesi che essa ancora dominava, la borghesia imperialista dovette rinunciare al proposito che W. Churchill riassumerà lungimirante ma impotente proclamando: “Soffocare il bambino finché è ancora nella culla”.

I dirigenti sovietici seppero approfittare dei risultati della loro vittoria. A differenza della Comune di Parigi del 1871, la Rivoluzione d’Ottobre consolidò il suo successo. Ma a smentita delle comuni attese le forze della rivoluzione proletaria non avevano preso il potere né in Germania né in alcuno degli altri paesi capitalisti più avanzati dell’Impero Russo. Effimeri erano stati i tentativi locali fatti in Ungheria, in Baviera, in Austria e in alcune zone della Polonia e di altri paesi europei. Essi imboccarono quindi la strada che l’esperienza successiva avrebbe confermato: costituire un primo paese socialista; consolidare e sviluppare il socialismo in esso e sulla base dei risultati che ottenevano contribuire allo sviluppo della rivoluzione socialista nel resto del mondo.

La rivoluzione socialista per sua natura non è esportabile! Il socialismo si afferma a livello internazionale tramite la combinazione, la solidarietà e la collaborazione di rivoluzioni nazionali vittoriose. Fu il programma perseguito dall’Unione Sovietica diretta dal movimento comunista cosciente e organizzato (MCCO) promosso dal partito comunista capeggiato prima da Lenin e poi da Stalin.

Costruire il socialismo in Unione Sovietica: consolidare il potere (detto anche “dittatura del proletariato”) del MCCO; sviluppare su grande scala le forze produttive delle condizioni materiali dell’esistenza; promuovere l’ampio accesso delle masse popolari alle attività specificamente umane. E nello stesso tempo dare vita all’Internazionale Comunista: partiti e organizzazioni comuniste vennero costituite praticamente in ogni paese del mondo; la rivoluzione di nuova democrazia (democrazia dei contadini e dei proletari diretti dai comunisti) si sviluppò su grande scala in molti paesi contro la dominazione straniera, il capitalismo burocratico e il feudalesimo e in alcuni arrivò a instaurare nuovi paesi socialisti. Tra essi sia per le sue dimensioni sia per il grande apporto alla concezione comunista del mondo dato dal suo principale dirigente, Mao Zedong (Mao Tse-tung), emerge la grande Repubblica Popolare Cinese.

Ma in contrasto con questo corso delle cose proseguirono e proseguono anche i tentativi della borghesia imperialista di “soffocare il bambino finché è ancora nella culla”: le ripetute, multiformi e infruttuose aggressioni contro il primo paese socialista le cui sconfitte ne accrebbero il prestigio e la forza; le manovre per consolidare il proprio potere nei paesi oppressi e per trattare i contrasti tra i gruppi imperialisti; lo sviluppo dei regimi di controrivoluzione preventiva con l’abbrutimento della specie umana di contro alle aspirazioni all’umanità nuova promosse dal MCCO; le altre forme ed espressioni della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei; la lunga opera di corrosione dell’URSS iniziata con il XX Congresso del PCUS nel 1956 e sfociata nella dissoluzione del 1991; la lotta di classe sviluppata in forme nuove nei primi paesi socialisti e nei partiti comunisti; l’inclusione di fatto nella rete della NATO di paesi di ogni continente (la resistenza incontrata in Ucraina ha dato rilievo mondiale al processo in corso).

Sono gli eventi e i fenomeni che hanno fatto e fanno la storia dell’epoca imperialista, l’epoca che deve sfociare nella costruzione del socialismo nel mondo intero, perché l’alternativa è la degradazione del Pianeta e l’estinzione della specie umana, visto il grande progresso che sotto la direzione della borghesia capitalista essa ha compiuto in termini di dominio sul resto della natura e di capacità di conoscerla e trasformarla. Ogni paese e popolo porta proprie caratteristiche, eredità della propria storia e delle condizioni pratiche del proprio sviluppo. Ma esse via via confluiscono, si fondono e arricchiscono.

Il CC del (nuovo)Partito Comunista Italiano rimanda i lettori che hanno la volontà e gli strumenti per approfondire la comprensione del corso delle cose e delle condizioni su cui far leva per avanzare nella rivoluzione che farà dell’Italia un nuovo paese socialista, agli ultimi numeri di La Voce e ai suoi supplementi. In essi, nei limiti delle nostre ancora modeste forze, abbiamo cercato di segnalare anche gli apporti per noi più importanti di altri partiti e paesi, in particolare del Partito Comunista Cinese e del suo XX Congresso (ottobre 2022).

Particolare importanza ha L’epoca imperialista è l’epoca della rivoluzione socialista e della decadenza della società borghese, il Supplemento di La Voce 72, che oggi compare nel nostro sito Internet.

Il CC si augura che esso sia di aiuto e di sprone. Nello stesso tempo dichiara di essere disposto a sviluppare un dibattito franco e aperto con ogni compagno e organismo che farà obiezioni e indicherà sviluppi ai temi trattati.

Che il nuovo anno sia un anno di grande sviluppo per la rivoluzione socialista!

Che l’associazione criminale USA-NATO sia sopraffatta dalle masse popolari americane, europee e degli altri paesi! Che il suo tentativo di estendere nel mondo la rete di basi militari e di agenzie di corruzione e abbrutimento sia sconfitto!

Che le masse popolari dei primi paesi socialisti trovino la forza per riprendere fiducia in se stesse e farla finita con le dure prove alle quali sono state sottoposte in questo periodo di sfrenata reazione, di degradazione e di emigrazione!

Che le masse popolari di tutto il mondo si uniscano in un’impresa fraterna e avanzino verso l’obiettivo che è nelle condizioni del loro sviluppo e che i fondatori della concezione comunista del mondo hanno indicato già nel Manifesto del 1848: che al posto della vecchia società borghese con le sue classi e i suoi antagonismi di classe subentri un’associazione nella quale il libero sviluppo di ciascuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti!