20.03.2024 - Comunicato numero 52 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Tomaso Montanari vuole fare gli interessi delle masse popolari fiorentine?

Sperare di cambiare la natura del Partito Democratico vuol dire NON fare gli interessi delle masse popolari!

Rendere protagoniste le masse popolari, mobilitarsi per attuare il loro progetto di governo della Città!


Il 10 febbraio scorso l'Associazione 11 Agosto di Tomaso Montanari si è presentata al Teatro Puccini con un progetto politico di cambiamento in vista delle prossime elezioni amministrative di Firenze (8 e 9 giugno). L'iniziativa del 10 febbraio ha riscosso molto successo: più di 500 persone sedute in platea e qualche altro centinaio rimasto fuori. Tanti i relatori di spicco e rappresentativi di quel movimento che dal basso innerva la comunità di Firenze per abbracciare l'intera Piana Fiorentina: dal Collettivo di fabbrica ex GKN, passando per La comunità Le Piagge di Don Alessandro Santoro fino ai movimenti ambientalisti, per la difesa della sanità e della scuola pubblica. Il percorso dell'associazione sta andando avanti: il 14 marzo è cominciato il ciclo di tavoli tematici e di confronti pubblici per scrivere, dal basso, il programma alternativo a quello della cricca Renzi-Nardella che negli ultimi 15 anni ha gettato Firenze in pasto alla speculazione finanziaria, alla rendita fondiaria, ai signori del cemento e delle opere inutili e dannose. La candidata sindaco del PD, Sara Funaro, esprime una chiara e netta continuità del progetto di governo della cricca Renzi-Nardella. Montanari vuole costruire un campo giusto, alternativo ai partiti delle Larghe Intese: da “Sinistra Progetto Comune fino al M5S” afferma e che coalizzi anche quella componente del PD espressione della linea di Elly Schlein. Ma quale sarebbe la linea della segretaria Schlein? Rispetto al governo di Firenze non c'è nessuna novità! La cosa era già chiara ma a chiarirla ulteriormente sono arrivate le stesse parole di Schlein che in questi giorni ha dato investitura ufficiale a Funaro all'insegna: “della continuità con il buon governo della città”.

Per conto nostro non serviva cotanta schiettezza per capire che il progetto di Montanari di trasformare il lupo in agnello (cioè pretendere di cambiare la natura del PD) è, nel migliore dei casi, un'ingenua velleità, nel peggiore un aiuto dato a quel partito (il PD) che è il primo nemico dei lavoratori, che ha distrutto la città di Firenze e che ha trascinato il nostro paese nella guerra per procura della NATO contro la Federazione Russa, che è complice del genocidio in Palestina foraggiato dall'ultima iniziativa guerrafondaia (operazione nel Mar Rosso) votata a maggioranza dall'esecutivo Meloni e poi con il sostegno del PD e del M5S in Parlamento. Questo sarebbe il campo giusto che il professor Montanari sogna per la città di Firenze? Lo stesso che aveva salutato con grande entusiasmo dopo la vittoria elettorale di Alessandra Todde in Sardegna e che si è sciolto come neve al sole dopo una sola settimana con i risultati delle elezioni in Abruzzo?

Due modi per affrontare il problema: che direzione prenderà l’Associazione 11 agosto?

Esistono due modi per affrontare la campagna elettorale per le amministrative di Firenze. Montanari e l'Associazione 11 agosto sono davanti a un bivio: rendere protagoniste le masse popolari organizzate e scrivere un progetto di governo “dal basso e per il basso” oppure fare da stampella a quel PD che, secondo Montanari, sarebbe discontinuo alla cricca Renzi-Nardella. Montanari alimenta un gioco sporco quando afferma che il coinvolgimento di un pezzo del PD risponde all'esigenza espressamente manifestata dal voto dato nelle primarie a Elly Schlein. E' vero, ed è probabile, che un certo numero di persone oggi coinvolte nell'Associazione 11 agosto e che vogliono dare una svolta alla politica cittadina di Firenze, abbia votato per Elly Schlein con la speranza di un cambiamento, ma questa speranza è stata immediatamente smentita dall'azione della segretaria e non c'è antifascismo (padronale) che tenga nel momento in cui il PD si fa portatore e promotore delle politiche guerrafondaie (tra l'altro a sostegno di una cricca di neonazisti come accade in Ucraina e in Palestina) che nella città di Firenze si stanno concretizzando anche con l'installazione di un comando della NATO nel quartiere di Rovezzano. Il PD di Elly Schlein è sodale di Forza Italia, Fratelli D'Italia e Lega su tutte le questioni decisive per la sopravvivenza della cricca di speculatori, padroni, affamatori e guerrafondai che opprime e uccide le masse popolari del nostro paese. Coloro che hanno votato Schlein alle primarie si sono già ricreduti! Perché? Perché i fatti hanno la testa dura, caro professore... In conclusione, queste sono le due linee: la linea rossa e la linea nera. Da che parte vuole stare Montanari? Con i neri o con i rossi? Dipenderà anche da cosa faranno le masse popolari che guardano con interesse all'Associazione 11 agosto ma anche a quelle che seguono la lista Sinistra Progetto Comune del candidato Dimitri Palagi. A essere decisiva sarà la collocazione e l'azione delle masse. Il sistema politico delle Larghe Intese è alla canna del gas: il PD è completamente squalificato, il centro destra non ha soluzioni credibili, Matteo Renzi è stato costretto a scendere in campo apertamente e a esporre alla luce del sole le sue manovre ricattatorie alimentando il profondo sdegno e odio che i fiorentini nutrono verso di lui e quelli come lui (primo su tutti il sionista Marco Carrai). In questo scenario il progetto del professor Montanari può essere una risorsa se prevale la linea rossa, il che significa costruire una coalizione elettorale con la lista Sinistra progetto Comune di Dimitri Palagi che si metta a servizio di una campagna elettorale di partecipazione, protagonismo e rottura. In che senso?

Primo esempio. Il 4 aprile sarà il 75° anniversario della costituzione della NATO la più grande organizzazione criminale oggi esistente. A Firenze questa cricca di criminali vuole imporre il più grande comando dell'Europa del Sud. Ebbene, lavorare per la pace non può prescindere dal lottare con decisione per sottrarre il nostro paese al giogo della NATO e all'asservimento agli imperialisti USA. Ogni lista che si presenta alle elezioni amministrative e che promette di fare gli interessi delle masse popolari deve mobilitarsi, ORA, contro l'installazione del comando NATO, devono usare la loro visibilità per squarciare il muro di silenzio intorno a questa vicenda: mettersi al servizio di questa lotta praticamente e visibilmente.

Secondo esempio. In Palestina è in corso un genocidio, Firenze è impestata dai sionisti, primo su tutti Marco Carrai presidente della Fondazione Meyer. La sua nomina (voluta dalla politica regionale e comunale) è giustamente assediata dalla mobilitazione dei Sanitari per Gaza. Ogni lista che si presenta alle elezioni amministrative e che promette di fare gli interessi delle masse popolari deve coalizzarsi, ADESSO, per dare forza a questa lotta e costringere Carrai alle dimissioni (che nel frattempo trama per stravolgere lo statuto della fondazione ed espellere la componente dei genitori dei bambini dai processi decisionali della fondazione).

Terzo esempio. Firenze è un cantiere a cielo aperto, in quei cantieri si consumano le ingiustizie più odiose e omicidi, come accaduto in quello dell'Esselunga in via Mariti. Ogni lista che si presenta alle elezioni amministrative e che promette di fare gli interessi delle masse popolari deve coalizzarsi, ADESSO, per dare forza alla battaglia degli abitanti del quartiere di Rifredi. Partecipare alle manifestazioni e alle assemblee va bene ma non è sufficiente: occorrono iniziative eclatanti come sanzionare (anche solo simbolicamente) il cantiere.

Una campagna elettorale che sia di rottura implica che i candidati, promotori o animatori delle liste diano prova, sin da ora, della loro radicalità perché è questo che serve per conquistare gli astenuti al voto su progetti di rottura che non rimangano scritti solo sui programmi e per usare le elezioni per costruire quei rapporti di forza necessari a vincerle e a prendersi il governo della città o a dare battaglia alla prossima Amministrazione delle Larghe Intese qualora si insediasse.


Agli elementi avanzati delle masse popolari che sono i reali protagonisti di ogni cambiamento positivo diciamo: dobbiamo liberarci dagli oppressori come i partigiani e le masse popolari fiorentine fecero proprio quel 11 agosto ma per farlo dobbiamo darci i mezzi e il primo è liberarci dalla paura e dalla sfiducia in noi stessi. Il sistema politico dei padroni è allo sfascio nel nostro paese e a livello internazionale, tutti i popoli del mondo lottano sotto lo stesso cielo per liberarsi dall'oppressione, dalla miseria e dalla guerra. Dobbiamo osare sognare perché non c'è alcun contrasto tra il sogno e la realtà se il nostro sogno è coerente con quelle aspirazioni ed esigenze già oggi praticabili e realizzabili a patto che ci liberiamo dall'incubo del capitalismo, quel sistema di relazioni che ci opprime e che è stato ormai sconfessato dalla storia. Sognare in grande dunque: non c'è miglior modo per essere realisti!


Basta sperare che il Partito Democratico faccia gli interessi delle masse popolari: organizzarsi quartiere per quartiere per imporre le misure necessarie per cambiare il volto a Firenze!



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