30 gennaio 2024 - Comunicato numero 50 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Fuori i sionisti e la NATO dall’Italia!

Via da Firenze e dalla Toscana Marco Carrai il sionista!

Liberiamo Firenze e la Toscana dagli imperialisti USA, sionisti e UE!

Tutte le forze di liberazione devono agire insieme contro il nemico comune!

Il nostro paese è in guerra. La Toscana è infestata dai gruppi imperialisti Usa, sionisti ed europei che, per tenere in piedi il loro sistema di potere, oltre che massacrare, bombardare, devastare interi paesi, promuovono la guerra di sterminio non dichiarata contro le masse popolari del nostro Paese!

Oggi alcune delle forze di liberazione sono il Collettivo di Fabbrica GKN, il Comitato No Comando NATO né a Firenze né altrove, i lavoratori della sanità, i comitati nati dopo l’alluvione nella piana fiorentina, il Movimento no base né a Coltano né altrove (e l’elenco potrebbe andare avanti). A loro noi diciamo:

Passiamo dal resistere al contrattaccare e uniamo tutte le nostre forze per liberarci dal

nemico comune!

Usiamo ogni appiglio, anche le elezioni del 2024 per rafforzare la mobilitazione e l’organizzazione della classe operaia e delle masse popolari. Per farlo non limitiamoci a contrapporre al governo Meloni uno sciopero generale o a presentare alle elezioni una lista con un programma più di sinistra!

Facciamo tutto ciò che è legittimo perché risponde agli interessi delle masse popolari anche se

vietato dalle leggi borghesi!

- Azioni militanti contro le basi e installazioni USA-NATO. Camp Derby, Coltano, Comando Nato di Firenze. Un esempio da seguire? Dal 4 al 6 agosto 2023, il Movimento No MUOS ha organizzato il proprio campeggio di lotta a Niscemi (CL), a ridosso delle antenne NRTF del sistema radar MUOS della Marina Militare statunitense. Il 6 agosto, uno dei generatori che serve ad illuminare il perimetro della base è stato incendiato.

- Il boicottaggio delle attività delle basi. Tutte le installazioni militari USA-NATO hanno bisogno di rifornimenti costanti. È del tutto possibile individuare il modo in cui ottengono i rifornimenti, spesso si appoggiano ad aziende locali che operano sia all’interno delle basi che all’esterno. Quello che serve è organizzare i lavoratori e le masse popolari che vivono nei pressi delle installazioni militari a prendere iniziative di sabotaggio: danneggiare o distruggere le reti di distribuzione dei servizi di prima necessità (luce, gas, acqua potabile).

- Il blocco e il sabotaggio dell’invio e del trasporto di armi verso l’Ucraina e Israele. Bloccare ogni convoglio ferroviario e stradale e ogni caricamento di navi e aerei. Bisogna generalizzare iniziative come quelle del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) di Genova contro l’invio di armi dai porti italiani e quelle dei lavoratori aeroportuali di Pisa.

Fuori i sionisti e la NATO dall’Italia!

Costruire comitati nelle fabbriche, scuole e quartieri che si mobilitano contro la guerra e l’economia di guerra! Per un governo di emergenza popolare! Per fare dell'Italia un nuovo paese socialista!


Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

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