8 aprile 2023. Comunicato numero 41 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Sulla lotta degli operai GKN: illegale è Francesco Borgomeo!

Legittima è ogni azione che va negli interessi della classe operaia!


Sabato 25 marzo, a Firenze, lungo il percorso della manifestazione promossa dagli operai della GKN sono comparse scritte murali del (n)PCI: “Borgomeo a testa in giù”, “Viva la classe operaia”, “La classe operaia deve dirigere tutto”, “Combattere fino a vincere in GKN” e altre.

Queste scritte hanno un doppio significato.

Il primo riguarda la clandestinità del (n)PCI che gli consente di essere presente e intervenire dove i padroni e i loro governi non se lo aspettano.

Il secondo riguarda la relazione tra la classe operaia e i comunisti: la classe operaia se si organizza nel (n)PCI può costruire il suo potere, può decidere come, quando e perché intervenire, può agire aldilà delle regole e delle leggi imposte dalla classe dominante.


Nei giorni successivi alla manifestazione abbiamo ricevuto alcune impressioni, reazioni e commenti da chi quelle scritte le ha viste. Una parte di queste reazioni era indubbiamente positiva, un’altra parte, invece, ha espresso preoccupazione e paura per l’attenzione mediatica circa la possibilità che quelle scritte si ritorcano contro i comunisti e le masse popolari che lottano. Questa paura risponde alla logica per la quale esisterebbero azioni “buone” e azioni “cattive”, militanti “buoni” e militanti “cattivi”. E’ la stessa logica con cui la borghesia imperialista prova a dividere e spaccare il fronte di lotta delle masse popolari, quella logica che il Movimento NO TAV (più di tutti nel nostro paese) con la sua lotta e la sua esperienza, insegna a rifiutare e contrastare.

Noi partiamo dal principio secondo cui è legittimo tutto quello che è conforme agli interessi delle masse popolari anche se è vietato dalle leggi dei padroni. Del resto, perché mai dovremmo avere soggezione verso le leggi e le regole dei padroni e delle loro autorità, visto che, per esempio, sono loro i primi a non rispettarle?!

Per caso Francesco Borgomeo sta rispettando le leggi e le sentenze del “Tribunale della Repubblica Italiana” tenendo senza stipendio da sei mesi gli operai GKN?

Nel nostro paese le aziende possono essere comprate, spolpate e liquidate da multinazionali estere, usate dai fondi d’investimento per guadagnare sul corso futuro delle azioni o ad altri fini speculativi, acquistate a quattro soldi da capitalisti che le rimettono in funzione solo sulla carta per intascare soldi dallo Stato. Questa è la legalità vigente nel nostro e in altri paesi dove a comandare sono padroni, sfruttatori e speculatori!


Non siamo in un paese democratico!

Mille sono gli episodi che mostrano quanta poca “libertà democratica” è riservata alle masse popolari e tra di esse alla classe operaia e soprattutto agli operai in lotta contro i padroni. Qui ne indichiamo solo uno: gli operai della GKN, quando sono arrivati a Cassino per fare un presidio di protesta contro Francesco Borgomeo che non avevano pubblicizzato via social e quindi “a sorpresa”, sono invece rimasti sorpresi loro quando hanno trovato ad attenderli le camionette della polizia. Questo significa che, per lo meno, questi operai sono controllati quando comunicano tra loro, che ad essi non è data “libertà” di comunicare senza essere ascoltati e spiati.


Nessuna fiducia nello Stato della Repubblica Pontificia e nel suo governo!

In Italia dal 1947 (fine dei governi del Comitato di Liberazione Nazionale) vige un regime di controrivoluzione preventiva analogo a quello degli altri paesi imperialisti. È il regime che all’inizio dell’epoca imperialista ha preso il posto della democrazia borghese (che invece era il potere politico in mano a istituzioni elette solo dai membri delle classi dirigenti). La particolarità del regime di controrivoluzione preventiva del nostro paese sta nell’esistenza di un governo occulto e di ultima istanza (il Vaticano) e del protettorato USA. Un regime che chi opera per cambiare il corso delle cose deve ben comprendere. Gli intellettuali e gli esponenti politici che trattando del regime politico vigente in Italia trascurano questi fatti e parlano ancora di democrazia borghese, diritti, leggi, ecc. sono fuori strada: sono ignoranti (nel senso che ignorano le forme tramite cui il dominio della borghesia imperialista si esprime nei paesi imperialisti) oppure sono affabulatori, cercano di ingannare le masse popolari continuando a illuderle sulla possibilità di “abbellire”, rendere “più umano” il capitalismo!

Quanto al nemico di classe, che include quelli che sopra abbiamo chiamato in causa, il Vaticano e gli USA, i Melrose e i Borgomeo, dal canto loro tanto più avranno timore di fare ricorso alla repressione quanto meno la temiamo, quanto meno confidiamo nelle loro leggi, quanto più l’uso della repressione mostrerà a strati sempre più ampi delle masse popolari quanto la “democrazia” che i padroni e i loro portavoce proclamano è una finzione. Certo i padroni e il loro regime non arretreranno di fronte ad alcuna infamia pur di conservare il potere, ma non riusciranno ad arrestare la nostra opera di costruzione della rivoluzione socialista, che conduciamo senza timore. Con la coscienza che le nostre lotte e le nostra battaglie sono non solo legittime, ma necessarie.



Combattere a modo nostro fino a fare la rivoluzione socialista in Italia!

Osare sognare! Osare lottare per realizzare il nostro sogno! Osare vincere!


Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

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