Cacciare Draghi! Costruire il Fronte contro il governo Draghi a partire da subito!

     

17 febbraio 2021- Comunicato n. 22 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Cacciare Draghi!

Costruire il Fronte contro il governo Draghi a partire da subito!

La costituzione del governo Draghi ha due significati essenziali, al di là dell'apparenza che la propaganda di regime ci riversa addosso a reti unificate e senza tregua.

Il primo è che l'Italia è considerata dai centri della borghesia imperialista e da quelli europei in particolare come un soggetto particolarmente a rischio, tale per cui è necessario spendere uno dei propri dirigenti più quotati e mandarlo in guerra in un campo dove negli ultimi anni chi dirige il governo si consuma molto rapidamente. Il significato è che la borghesia imperialista ha paura, tanta più quanto ostenta una "calma da tecnico", come se il tecnico fosse uomo al di sopra della politica, considerata non come scienza ma come regno di passioni meschine e interessi più o meno sordidi che la classe dominante presume vadano gestiti con bastone e carota.

Il secondo significato è che questo tentativo raduna tutti i teatranti della politica in un "governo unico" il cui unico precedente nella storia d'Italia è il governo fascista, e che questa bella unità è separazione netta dalle masse popolari. Significa che questo governo non farà nulla nell'interesse delle masse popolari e anzi avanzerà nel distruggere le loro condizioni di vita e questo farà nei confronti della classe operaia, delle altre classi proletarie (a partire dai lavoratori della scuola, della sanità e della pubblica amministrazione) e di tutte le altre classi delle masse popolari, a partire da artigiani, ristoratori e tutti i lavoratori del turismo. Questo governo è nemico del 90% della popolazione italiana. Lo mostrerà in corso d'opera, per quanto riuscirà a lavorare, e lo mostra nella composizione del governo.

Non entriamo in dettaglio sul curriculum vitae dei ministri con e senza portafoglio. Risparmiamoci il tunnel degli orrori e poniamo attenzione solo a due dei nuovi arrivati. Il famoso ministero della transizione ecologica che Draghi ha elargito a Beppe Grillo come foglia di fico con cui il comico avrebbe dovuto giustificare l'assenso dei suoi al governo in fieri, è stato assegnato a Roberto Cingolani, "tecnico" nel senso che ha ruolo dirigente in Leonardo Finmeccanica e quindi nella fornitura di armi ai vari regimi dittatoriali che le usano per sterminare i popoli propri e altrui, ma "politico" nel senso che come gli altri esseri umani un credo lo ha. E' quello che si è formato con la frequentazione di Renzi alla Stazione Leopolda di Firenze e con la frequentazione della scuola renziana presso il Renaissance Tuscany "Il Ciocco", a Castelvecchio Pascoli, centro nella campagna lucchese di proprietà di Andrea Marcucci, capogruppo del PD al Senato dal 2018 e appartenente a una famiglia proprietaria di una delle maggiori aziende farmaceutiche della Toscana. Altra "tecnica" con un credo è la novella ministra della Giustizia Marta Cartabia, formatasi nelle file di Comunione e Liberazione. D'altro lato lo stesso Draghi un credo lo ha, come lo aveva Conte, fedele di Padre Pio. Draghi è devoto della Compagnia di Gesù e ha studiato a un liceo di Gesuiti, come fece Mario Monti, uno dei suoi predecessori.

Lo scenario passato e presente mostra che la Chiesa di Roma è senz'altro sostenitrice del governo Draghi, e che evidentemente con scioltezza ha lasciato al suo destino il predecessore Conte, pure egli uomo educato nei suoi centri studi di più alto livello e governante a suo nome. La Chiesa d'altra parte è nota per l'indifferenza riguardo alla sorte dei suoi servi, come mostra il caso della liquidazione di Don Luigi Sturzo (Caltagirone, 1871 – Roma, 1959) sostituito nei favori della Chiesa da Benito Mussolini (Predappio, 1883 – Milano 1945), che l'allora papa chiamò "uomo mandato dalla Provvidenza".

Cartabia, Monti, Draghi sono quindi elementi con il cuore e la mente riposti nella Chiesa di Roma e gli ultimi due citati nella Compagnia di Gesù, che con l'elezione di Bergoglio ha deciso di prendere in mano il potere direttamente, rompendo con la norma secolare del governare dietro le quinte adottata da uno dei suoi fondatori, il Cardinale Bellarmino (Montepulciano, 1542 – Roma 1621), noto per essere stato il "poliziotto buono" nei processi a Galileo Galilei (1564, Pisa – 1642, Arcetri (Firenze)) e Giordano Bruno, (Nola, 1548 – Roma, 1600) ormai molti secoli fa. Anche questo fenomeno dei gesuiti che decidono di scendere in campo direttamente, defenestrando tra l'altro l'allora papa ancora vivente, è segno di quanto la classe dominante è in crisi, e di quanto urge come dovere la creazione della società nuova fondata sulla partecipazione delle masse popolari, diretta al soddisfacimento delle necessità materiali e spirituali della popolazione.

Partecipare alla creazione di questa nuova società è possibile e necessario. Significa che tutti lo possono fare e che tutti in qualche misura lo devono fare a partire da subito. In quanto è un dovere, sbaglia chi si atteggia a uomo disgustato dall'andazzo e dalla putrefazione e si fa da parte, come pretende di fare un Di Battista. Chi si fece da parte furono il re e i politici italiani del governo Badoglio, l'8 settembre del 1943. Tutti devono dare un contributo alla costruzione del Nuovo Potere.

Quanto alle forze politiche, sindacali, culturali e sociali e agli intellettuali che stanno dalla parte delle masse popolari e che conservano la loro fiducia, il dovere è quello di unirsi in un fronte comune contro Draghi, un fronte che raccolga tutte le forze che sono contro le Larghe Intese. È un fronte che unisce al di là di alcune divergenze di tipo politico o ideologico. Rifiutarsi di agire in un Fronte No Draghi è segno di settarismo e di opportunismo, fenomeni entrambi che sfociano nella volontà di non partecipare allo scontro tra classi, scontro che va assumendo ormai da tempo chiari caratteri di guerra.

Nessuno si faccia sovrastare la mente e il cuore dalla gravità della crisi, dalla morte del vecchio mondo e dal fetore che emana.

La gravità della crisi è salutare spinta a diventare uomini nuovi, creatori della nuova società, eredi che mettono a frutto la gloriosa tradizione di lotta di classe del nostro paese, di cui esempio fulgido in Italia e nel mondo è stato Antonio Gramsci con tutti coloro che hanno sposato la sua causa, la causa della liberazione dell'umanità dall'oppressione, dallo sfruttamento, dalla miseria, dalle malattie e dalla guerra.

Costruire il Fronte contro il governo Draghi!

Costruire Organizzazioni Operaie e Popolari in ogni fabbrica, in ogni luogo di lavoro, in ogni

territorio, su ogni fronte di lotta!

Viva il governo delle masse popolari organizzate!

Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it , dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).

Comunicazioni con il CdP Aurora al recapito theaurors@netcourrier.com