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del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXII  marzo 2020

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Mao Tse-Tung - Preoccuparsi delle condizioni di vita delle masse, fare attenzione ai metodi di lavoro  

Questo scritto fa parte delle conclusioni presentate dal compagno Mao Tse-tung nel gennaio 1934 al secondo Congresso nazionale dei rappresentanti degli operai e dei contadini tenutosi a Juichin, nella provincia del Kiangsi. Esso è tratto dal vol. 4 (pagg. 105-109) delle Opere di Mao Tse-tung, Edizioni Rapporti Sociali 1991.

Mao Tse-tung insegna che per promuovere e condurre con successo la guerra popolare rivoluzionaria il Partito deve occuparsi anche delle condizioni di vita delle masse popolari, senza cadere nell’economicismo e nella politica rivendicativa.

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Nel corso della discussione i nostri compagni non hanno prestato sufficiente attenzione a due problemi che secondo me è necessario trattare più a fondo.

Il primo riguarda le condizioni di vita delle masse. Il nostro compito centrale, oggi, è mobilitare le larghe masse per farle partecipare alla guerra rivoluzionaria, sconfiggere l’imperialismo e il Kuomintang con la guerra rivoluzionaria, estendere la rivoluzione a tutto il paese, scacciare l’imperialismo dalla Cina. Chi sottovaluta questo compito centrale non è un buon quadro rivoluzionario. Se i nostri compagni comprendono appieno questo compito e capiscono che bisogna a qualunque costo estendere la rivoluzione a tutto il paese, non potranno né trascurare né sottovalutare il problema degli interessi vitali delle larghe masse, il problema delle loro condizioni di vita. La guerra rivoluzionaria è la guerra delle masse ed è possibile condurla solo mobilitando le masse e facendo affidamento su di esse.

Ma potremo sconfiggere il nemico se ci limitiamo a mobilitare il popolo per la guerra e non ci occupiamo d’altro? Certamente no. Se vogliamo vincere, dobbiamo fare molte altre cose. Dobbiamo dirigere la lotta dei contadini per la terra e distribuire loro la terra, accrescere il loro entusiasmo per il lavoro e incrementare la produzione agricola, difendere gli interessi degli operai, creare le cooperative, sviluppare il commercio con l’estero e risolvere i problemi delle masse: vestiario, viveri, alloggio, legna, riso, olio, sale, malattie, problemi inerenti alla sanità pubblica e quelli del matrimonio. In breve, i problemi della vita quotidiana delle masse devono essere tutti oggetto della nostra attenzione. Se ci preoccuperemo di questi problemi, se li risolveremo e soddisferemo i bisogni delle masse, diventeremo i veri organizzatori della loro vita ed esse si stringeranno veramente compatte attorno a noi e ci appoggeranno con entusiasmo. Compagni, potremo allora fare appello alle masse perché partecipino alla guerra rivoluzionaria?

Lo potremo, lo potremo certamente.

Fra l’altro, abbiamo riscontrato il caso di alcuni nostri quadri che si preoccupano unicamente di aumentare gli effettivi dell’Esercito Rosso e delle squadre di trasporto, di riscuotere l’imposta sulla terra e collocare le cartelle del prestito pubblico, ma non discutono altri problemi, non se ne curano e arrivano perfino a ignorarli. La municipalità di Tingchou, ad esempio, per un certo periodo si è occupata soltanto di aumentare gli effettivi dell’Esercito Rosso, di mobilitare gente per le squadre di trasporto e non ha prestato la minima attenzione alla vita delle masse. Eppure la popolazione di Tingchou non aveva legna, il sale era sparito perché i capitalisti lo avevano nascosto, una parte della popolazione non aveva casa, il riso era scarso e molto caro. Questi erano i problemi che ogni giorno le masse popolari di Tingchou dovevano affrontare e che speravano ardentemente di risolvere col nostro aiuto. Ma la municipalità di Tingchou non discuteva nessuno di questi problemi. Fu per tale ragione che, poco dopo la rielezione dell’assemblea dei rappresentanti operai e contadini, oltre cento delegati smisero di frequentare le riunioni perché nelle precedenti si era discusso soltanto dell’aumento degli effettivi dell’Esercito Rosso e della mobilitazione per le squadre di trasporto, ignorando completamente le condizioni di vita delle masse; divenne così impossibile persino convocare le riunioni. Proprio per questo, minimi furono anche i risultati del lavoro per l’aumento degli effettivi dell’Esercito Rosso e la mobilitazione per le squadre di trasporto. Questo è uno dei casi che abbiamo riscontrato. Compagni, avete probabilmente già letto gli opuscoli che vi sono stati distribuiti, nei quali si parla dei due cantoni modello. Qui abbiamo un caso del tutto diverso.

Vedete quanti effettivi hanno dato all’Esercito Rosso il cantone di Changkang (1) nella provincia del Kiangsi e quello di Tsaihsi (2) nella provincia del Fukien! Nel cantone di Changkang il 78 per cento dei giovani e degli adulti, uomini e donne, è entrato nelle file dell’Esercito Rosso e in quello di Tsaihsi l’88 per cento. Anche il collocamento delle cartelle del prestito pubblico ha dato ottimi risultati: nel cantone di Changkang, con una popolazione di 1.500 persone, sono state collocate cartelle per oltre 5.400 yuan. Si sono ottenuti grandi risultati anche in altri campi. Come spiegare questo fatto? Qualche esempio ci aiuterà a comprenderlo. Quando un contadino povero di Changkang perse la casa in un incendio, l’amministrazione cantonale fece subito appello alle masse perché dessero un contributo in denaro per aiutarlo. Quando tre persone si trovarono a non aver niente da mangiare, l’amministrazione cantonale e la società di mutua assistenza dettero subito loro del riso. L’estate scorsa, quando vi fu penuria di cereali, l’amministrazione cantonale, per aiutare la popolazione, acquistò riso dal distretto di Kunglueh (3) che dista oltre 200 li da Changkang. Un ottimo lavoro di questo genere è stato fatto anche nel cantone di Tsaihsi. Queste amministrazioni cantonali sono veramente dei modelli. I loro metodi di direzione differiscono completamente dai metodi burocratici di Tingchou. Noi dobbiamo imparare dai compagni di Changkang e di Tsaihsi e lottare contro i burocrati del tipo di Tingchou! Io sostengo davanti a questo congresso che bisogna prestare seria attenzione ai problemi della vita delle masse, da quelli della terra e del lavoro a quelli della legna, del riso, dell’olio e del sale. Le donne vogliono imparare ad arare e a sarchiare: chi insegnerà loro? I bambini vogliono studiare: sono state create le scuole elementari? Il ponte di legno là di fronte è così stretto che si corre il rischio di cadere giù: non è tempo di rifarlo? Molti sono colpiti da infezioni e malattie: come curarli? Tutti questi problemi che riguardano le condizioni di vita delle masse devono essere posti all’ordine del giorno. Dobbiamo discuterli, prendere delle decisioni, applicarle e controllarne i risultati. Dobbiamo aiutare le larghe masse a capire che rappresentiamo i loro interessi, che la loro vita è la nostra stessa vita. Dobbiamo aiutarle a capire, partendo da queste cose, i compiti ancora più alti che abbiamo posto, i compiti della guerra rivoluzionaria, in modo che esse appoggino la rivoluzione e la estendano a tutto il paese, rispondano ai nostri appelli politici e lottino fino in fondo per la vittoria della rivoluzione. La popolazione del cantone di Changkang dice: “Il Partito comunista è veramente un buon partito: si preoccupa di tutti i nostri problemi”. I quadri di Changkang sono veramente dei quadri modello! Che magnifici compagni! Si sono conquistati il sincero affetto del popolo e così il loro appello a partecipare alla guerra trova l’appoggio di masse ancora più larghe. Volete ottenere l’appoggio delle masse? Volete che consacrino al fronte tutte le loro energie? Allora dovete vivere con le masse, stimolarne l’entusiasmo e l’iniziativa, preoccuparvi dei loro bisogni, lavorare sinceramente e seriamente per i loro interessi e risolvere i problemi della loro produzione e quelli della loro vita: sale, riso, alloggio, vestiario, maternità e infanzia; in poche parole, tutti i loro problemi. Se agiremo così, le larghe masse ci appoggeranno sicuramente e considereranno la rivoluzione come la loro vita, come la loro bandiera più gloriosa. E se il Kuomintang attaccherà le regioni rosse, le masse combatteranno fino all’ultimo, a costo della vita; su questo non ci può essere alcun dubbio. Non abbiamo infatti già infranto la prima, la seconda, la terza e la quarta campagna di “accerchiamento e annientamento” del nemico?

1. Cantone nel distretto di Hsingkuo, provincia del Kiangsi.

 

2. Cantone nel distretto di Shanghang, provincia del Fukien.

 

3. Distretto nella regione rossa della provincia del Kiangsi, che aveva come centro la cittadina di Tungku, nel sud-est del distretto di Kian. Fu costituito per onorare la memoria del compagno Huang Kung-lueh, comandante del 3° corpo d’armata dell’Esercito rosso che ivi si sacrificò nell’ottobre del 1931.

 

4. Nel luglio del 1933, in una conferenza militare tenuta a Lushan, nella provincia del Kiangsi, Chiang Kai-shek decise di adottare una nuova tattica militare nel corso della quinta campagna di “accerchiamento e annientamento”: la costruzione di casematte attorno alla regione rossa. Alla fine del gennaio del 1934 si facevano ammontare a 2.900 le casematte costruite nel Kiangsi. Questa politica fu in seguito applicata anche dagli aggressori giapponesi contro l’8a e la Nuova 4a armata. I fatti storici hanno provato che la tattica controrivoluzionaria delle casematte può essere spezzata e sconfitta se ci si basa sulla strategia della guerra popolare elaborata dal compagno Mao Tse-tung.

 

Oggi il Kuomintang adotta la politica delle casematte (4) e costruisce febbrilmente i suoi “gusci di tartaruga” come se si trattasse di una barriera d’acciaio. Ma è davvero una barriera d’acciaio, compagni? Per niente! Guardate voi stessi. I palazzi degli imperatori feudali, con le loro muraglie e i loro fossati, non hanno mostrato forse per millenni la loro solidità? Le masse si sono sollevate ed essi sono caduti l’uno dopo l’altro. Lo zar di Russia era uno dei più feroci governanti del mondo, ma cosa restò di lui quando il proletariato e i contadini si levarono per fare la rivoluzione? Nulla. E le sue barriere d’acciaio? Sono tutte crollate. Qual è, compagni, la vera barriera d’acciaio? Sono le masse, i milioni e milioni di uomini che sinceramente e con tutto il cuore sostengono la rivoluzione. Questa è la vera barriera d’acciaio ed è impossibile, assolutamente impossibile, per qualsiasi forza al mondo, abbatterla. La controrivoluzione non ci abbatterà, al contrario, saremo noi ad abbatterla. Unendo milioni e milioni di uomini intorno al governo rivoluzionario e sviluppando la nostra guerra rivoluzionaria, annienteremo ogni controrivoluzione e prenderemo il potere in tutta la Cina.

Lenin - Saluto alla Repubblica dei Consigli di Baviera

Lenin inviò questo saluto il 27 aprile 1919. Esso è stato pubblicato per la prima volta il 22 aprile 1930 sulla Pravda. Ora è reperibile in Lenin Opere complete vol. 29, Editori Riuniti 1967 pagg. 295-296.

Lenin insegna che per condurre la guerra popolare rivoluzionaria il Partito deve occuparsi anche dei bisogni immediati e concreti delle masse.

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Vi ringraziamo del vostro messaggio e a nostra volta salutiamo con tutto il cuore la Repubblica dei Consigli di Baviera. Vi preghiamo di comunicarci più spesso e più concretamente quali provvedimenti avete preso per la lotta contro i carnefici borghesi, gli Scheidemann e soci; se avete creato i Consigli degli operai e dei domestici nei quartieri della città; se avete armato gli operai e disarmato la borghesia; se avete utilizzato i depositi di vestiario e di altri articoli per aiutare subito e largamente gli operai, e soprattutto i braccianti e i piccoli contadini; se avete espropriato le fabbriche e le ricchezze dei capitalisti di Monaco e le aziende agricole capitalistiche dei dintorni; se avete abolito le ipoteche e i canoni d’affitto per i piccoli contadini; se avete raddoppiato o triplicato il salario dei braccianti e dei manovali; se avete confiscato tutta la carta e tutte le tipografie per pubblicare volantini e giornali per le masse; se avete istituito la giornata lavorativa di sei ore dedicando due o tre ore allo studio dell’amministrazione statale; se avete limitato lo spazio abitabile della borghesia a Monaco per installare immediatamente gli operai negli appartamenti dei ricchi; se avete preso nelle vostre mani tutte le banche; se avete preso degli ostaggi fra la borghesia; se avete istituito una razione alimentare maggiore per gli operai che per la borghesia; se avete mobilitato tutti gli operai per la difesa e per la propaganda ideologica nei villaggi dei dintorni. L’applicazione più rapida e larga di questi e simili provvedimenti, basata sull’iniziativa dei Consigli degli operai, dei braccianti e, a parte, di quelli dei piccoli contadini, deve consolidare la vostra posizione. Occorre imporre alla borghesia un’imposta straordinaria e procurare agli operai, ai braccianti e ai piccoli contadini, subito e a qualunque costo, un miglioramento concreto della loro situazione.  

I migliori saluti e auguri di successo. Lenin

 

Il secondo problema riguarda i metodi di lavoro.

Noi siamo i dirigenti e gli organizzatori della guerra rivoluzionaria e al tempo stesso siamo i dirigenti e gli organizzatori della vita delle masse. L’organizzazione della guerra rivoluzionaria e il miglioramento delle condizioni di vita delle masse sono i nostri due grandi compiti. Qui si pone dinanzi a noi, in modo serio, il problema dei metodi di lavoro. Non dobbiamo soltanto fissare i compiti, ma anche risolvere il problema dei metodi per attuarli. Se il nostro compito è attraversare un fiume, non possiamo farlo senza un ponte o una barca. Se non si risolve il problema del ponte o della barca, attraversare il fiume rimane una frase vuota. Se non si risolve il problema del metodo, parlare dei compiti significa perdersi in chiacchiere. Se non ci cureremo di ben dirigere il lavoro per l’aumento degli effettivi dell’Esercito Rosso e se non presteremo particolare attenzione ai nostri metodi, non otterremo alcun successo anche se avremo parlato mille volte della necessità di ingrossare le file dell’Esercito Rosso. Se in qualsiasi altro lavoro, per esempio nel controllo della distribuzione della terra, nell’edificazione economica, nel lavoro in campo culturale ed educativo, in quello da svolgere nelle nuove zone e nei territori di confine, fisseremo solo dei compiti, ma non risolveremo il problema dei metodi per attuarli, non lotteremo contro i metodi burocratici per adottarne altri che siano pratici e concreti, non rigetteremo i metodi autoritari per applicare quelli della persuasione paziente, allora nessun compito potrà essere da noi realizzato.

 I compagni del distretto di Hsingkuo hanno compiuto un lavoro di prim’ordine e per questo meritano il titolo di quadri modello. Anche i compagni del nord-est della provincia del Kiangsi hanno fatto un buon lavoro, un lavoro creativo e sono anch’essi dei quadri modello. I compagni di queste due zone hanno legato la vita delle masse alla guerra rivoluzionaria, hanno risolto al tempo stesso il problema del metodo e quello dei compiti del lavoro rivoluzionario. Essi lavorano coscienziosamente, risolvono i problemi con ponderatezza, si assumono veramente le loro responsabilità verso la rivoluzione; sono bravi organizzatori e dirigenti, sia della guerra rivoluzionaria sia della vita delle masse. Anche in molte altre località, come in alcune zone dei distretti di Shanghang, Changting e Yungting del Fukien, a Ilsikiang e in altre zone del Kiangsi meridionale, in alcune zone dei distretti di Chaling, Yunghsin e Kian nella regione di confine Hunan- Kiangsi, in certe zone del distretto di Yanghsin nella regione di confine Hunan - Hupeh - Kiangsi, in circondari e cantoni di molti altri distretti della provincia del Kiangsi e infine nel distretto di Juichin, che dipende direttamente dal nostro governo centrale, i compagni hanno fatto progressi nel lavoro e meritano ugualmente i nostri elogi.

In tutto il territorio posto sotto la nostra direzione, vi sono indubbiamente molti quadri attivi, eccellenti compagni provenienti dalle masse. Questi compagni hanno il dovere di dare il loro aiuto là dove il lavoro ha delle lacune e di aiutare i compagni che non riescono ancora a portare avanti bene il proprio lavoro. Ci siamo impegnati nella grande guerra rivoluzionaria, dobbiamo infrangere le vaste campagne di “accerchiamento e annientamento” del nemico ed estendere la rivoluzione a tutto il paese. Su tutti i quadri rivoluzionari incombe una grandissima responsabilità. Dopo questo congresso, dobbiamo adottare misure efficaci per migliorare il nostro lavoro: le zone avanzate devono fare ulteriori progressi e quelle arretrate devono raggiungere le più progredite. Dobbiamo creare migliaia di cantoni come Changkang e decine di distretti come Hsingkuo. Saranno le nostre solide roccaforti. Quando ci saremo assicurati queste posizioni, potremo partire da esse per infrangere le campagne di “accerchiamento e annientamento” del nemico, per abbattere il dominio dell’imperialismo e del Kuomintang in tutta la Cina.