La Voce 48

del (nuovo)Partito comunista italiano


anno XVI
novembre 2014


Sui dirigenti complessivi


Per applicare realmente ed efficacemente il principio “promuovere la formazione intellettuale e morale dei membri del Partito come base per l’assegnazione dei compiti” bisogna che ogni membro del Partito abbia un dirigente complessivo (tutor).

Il dirigente complessivo si occupa della formazione ideologica e culturale del compagno, del suo processo di CAT e supervisiona come svolge i compiti che gli sono assegnati. Egli è l’educatore, formatore e organizzatore comunista che segue passo passo il compagno che gli è stato affidato, guidandolo nella sua trasformazione in comunista, come un professore segue un alunno.

Il dirigente complessivo deve impostare il suo lavoro sul compagno con cura, avere una visione d’insieme delle condizioni della sua vita, del suo percorso di formazione, del suo processo di CAT, delle sue esperienze di lavoro, seguirne le evoluzioni, trattarne le contraddizioni, intervenire con sistematicità e puntualità. Solo chi segue assiduamente un compagno può infatti fare la ricostruzione logica e non solo storica delle molte cose che il compagno fa e di quelle che riporta nei documenti che produce, perché ne conosce a fondo la concezione, la mentalità e la personalità. La cura, formazione e trasformazione di un compagno richiede una direzione centralizzata e organica, non frammentata e spezzettata tra diversi dirigenti dei settori e dei compiti affidati al compagno (doppia o tripla direzione).

Il dirigente complessivo non dirige però nel dettaglio il compagno in tutti i settori e ambiti in cui è impiegato: egli opera in sinergia con i dirigenti che lo dirigono sul campo (la direzione settoriale) ed essi gli segnalano evoluzioni e problemi di orientamento e di trasformazione inerenti il compagno, che egli tratterà con lui. Inoltre si rivolgono al dirigente complessivo per avere informazioni sullo stato del compagno.

In sintesi, i compiti del dirigente complessivo sono:

- definire il percorso di formazione e il processo di CAT del compagno e seguirlo nella sua attuazione,

- definire, assieme all’istanza preposta, i settori in cui egli deve essere impiegato,

- seguire la stesura settimanale del programma di lavoro del compagno e verificarne l’attuazione,

- leggere, studiare, usare i messaggi spediti dal compagno di cui è responsabile, come strumenti per comprendere il suo stato e dirigerlo a migliorare,

- sviluppare interscambio sistematico con i dirigenti che seguono sul campo il compagno (la direzione settoriale).

Questo è l’orientamento che dobbiamo applicare sistematicamente nel nostro lavoro sui membri del Partito. Così rendiamo effettivo, traduciamo in pratica il concetto di educatore, formatore e organizzatore comunista.

Antonio L.