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Comunicato CC 6/2014 - 20 febbraio 2014


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Giù le mani dal Venezuela!

 

L’imperialismo USA sta cercando di riportare il Venezuela sotto il suo tallone!

 

La solidarietà con il governo del Venezuela è un aspetto importante della lotta delle classi sfruttate e dei popoli oppressi di tutto il mondo contro la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti e contro la catastrofe a cui essi portano il mondo!

 

Che nel nostro paese e in tutto il mondo si manifesti la solidarietà con il governo bolivariano del presidente Nicolas Maduro, con l’opera internazionalista e antimperialista che il Venezuela continua sotto la sua guida, con la trasformazione sociale in corso nel paese!

 

Da più di una settimana la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti ha messo in moto l’estrema destra venezuelana e latinoamericana per rovesciare il governo del presidente Nicolas Maduro. Monsignor Pietro Parolin, il nuovo segretario di Stato del Vaticano, è stato nunzio apostolico a Caracas fino all’altro ieri: visto il ruolo che la gerarchia ecclesiastica ha avuto e ha in Venezuela e il ruolo che ha svolto nel colpo di Stato del 2002 contro Chavez, sarebbe quindi peggio che ingenuo credere che la Corte Pontificia, se non è promotrice del piano di destabilizzazione in corso, non lo ha come minimo avallato.

Vogliono impedire che, benché il Comandante Chavez sia morto da quasi un anno, continui e si rafforzi l’opera di contrasto alla dominazione imperialista, di mobilitazione e solidarietà internazionale e di trasformazione sociale messa in moto in Venezuela e in America Latina quindici anni fa dalle forze civili e militari capeggiate da Hugo Chavez. Vogliono impedire che le forze sociali, politiche, sindacali e militari raccolte attorno al presidente Nicolas Maduro formino in Venezuela un nuovo efficace centro promotore di quell’opera. Il loro accanimento criminale e disperato per destabilizzare il Venezuela di converso conferma che il nuovo centro raccolto attorno al presidente Maduro lavora con efficacia. Viva quindi il presidente Maduro!

Dopo la morte del Comandante Chavez il 5 marzo 2013, la destra, i ricchi, la gerarchia ecclesiastica del Venezuela e i loro padrini della Comunità Internazionale avevano perso di poco le elezioni presidenziali del 14 aprile scorso. Ma hanno subito una ben più sonora sconfitta alle elezioni amministrative dello scorso 8 dicembre. È stata per loro la conferma che la lotta condotta dal nuovo centro rivoluzionario contro la speculazione sui prezzi dei generi di consumo e contro la criminalità comune, per il rafforzamento del potere popolare a livello di base e per lo sviluppo economico e culturale, in attuazione del Plan de la Patria predisposto già dal Comandante Chavez, sta dando i suoi frutti. La destra, i ricchi, la gerarchia ecclesiastica del Venezuela e i loro padrini della Comunità Internazionale hanno perso la speranza di riuscire a prendere la rivincita e rovesciare il presidente Maduro con la parvenza di un voto popolare. Si sono quindi lanciati in un’opera di destabilizzazione che mira al colpo di Stato, come quello che fecero nel 2002 contro Chavez stesso. È una posta in gioco che riguarda non solo il popolo venezuelano e i popoli dell’America Latina, ma i popoli oppressi e le classi sfruttate di tutto il mondo.

 

 Non sta a noi comunisti italiani valutare quanto la via al socialismo tracciata dal Comandante Chavez e seguita dal presidente Maduro è nel dettaglio la strada giusta per portare il Venezuela verso il socialismo. Se ci sono errori o limiti nella loro opera, saranno i comunisti e i rivoluzionari venezuelani a scoprirli e correggerli: lo faranno tanto più facilmente quanto meglio noi comunisti italiani lavoreremo per fare la rivoluzione socialista nel nostro paese. La concezione comunista del mondo non è una filosofia da cui si deduce la realtà: è una scienza che guida chi la assimila e la usa per trasformare la realtà, una scienza che viene verificata e arricchita dalla pratica della trasformazione sociale.

Il compito principale di noi comunisti italiani consiste nel mobilitare le masse popolari del nostro paese perché costituiscano un loro governo d’emergenza che rompa le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti: il primo indispensabile passo verso l’instaurazione del socialismo in Italia. La lotta antimperialista di indipendenza nazionale e di solidarietà internazionalista condotta dal governo del presidente Maduro è un aiuto prezioso per l’opera che le masse popolari del nostro paese devono compiere. Gli obiettivi che le forze raccolte attorno al governo del presidente Maduro perseguono sono giusti, la loro opera ha prodotto e produce effetti che confluiscono con quelli del movimento comunista internazionale e li sostengono.

Il sostegno che le masse popolari del nostro paese e del resto del mondo esprimeranno al governo del presidente Maduro che lotta per far fronte alla destabilizzazione e alle altre attività criminali della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti (e del governo italiano e della Corte Pontificia che ne fanno parte), incoraggerà anche in Venezuela la mobilitazione popolare, oltre ad educare le masse popolari del nostro paese alla lotta che devono condurre per la loro stessa salvezza.

La Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti sta precipitando il mondo in una catastrofe peggiori di quelle del passato. Non solo si aggravano la miseria e l’abbrutimento prodotti dalla crisi del capitalismo che in forme diverse imperversa in tutto il mondo, ma la guerra di sterminio dichiarata e la guerra aperta coinvolgono direttamente una parte crescente dell’umanità: dall’Ucraina alla Siria, dall’Africa alla Palestina, dal Messico all’Afghanistan.

In ogni paese i comunisti devono trovare e indicare alle masse popolari la strada adatta e mobilitarle e organizzarle perché la seguano, ma in definitiva tutte le vie per cambiare l’attuale corso delle cose si sintetizzano in una via comune: nella rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato, rinascita che può avvenire solo facendo tesoro degli insegnamenti delle vittorie e delle sconfitte della prima ondata della rivoluzione proletaria, rinascita che certamente avverrà perché noi comunisti la perseguiremo con sempre maggiore scienza e coscienza.

 

Avanti quindi compagni, nell’adempiere il nostro compito!

  

Gloria e vittoria ai compagni venezuelani!
Che in tutto il mondo sorga un movimento di solidarietà che rafforzi la lotta che essi conducono e rafforzi il movimento antimperialista in tutto il mondo!

  

 

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