Viva la lotta per l’autodeterminazione del popolo basco!
Paesi Baschi: protestare contro l’alleanza Aznar-Berlusconi

Rapporti Sociali 31-32 - dicembre 2002  (versione Open Office / versione MSWord)

 

da Resistenza 10 (settembre 2002)

La messa fuori legge del partito indipendentista basco Batasuna (Unità) è un avvenimento la cui importanza e il cui significato per l’intera Europa sono ancora poco capiti. Tra i paesi dell’UE o aspiranti a farne parte, attualmente solo in Turchia venivano messi fuori legge partiti politici con un seguito già affermato: è il caso del partito kurdo Hadep e del partito islamista Fazilet. Negli altri paesi per trovare precedenti analoghi bisogna risalire all’immediato dopoguerra, quando in Germania venne messo fuori legge il partito comunista. Come mai in Spagna ora gli eredi di Franco (a differenza persino di Fini non hanno nemmeno formalmente rinnegato il loro passato fascista: celebrano ancora la rivolta dei generali del ‘36 contro il governo di Fronte Popolare e vie e piazze sono ancora dedicate ai macellai dei lavoratori spagnoli) si sono permessi di mettere fuori legge un partito che è uno degli eredi della resistenza al franchismo?

Fattori internazionali e fattori interni hanno portato l’oligarchia spagnola a compiere questo passo. La persecuzione dei comunisti e delle forze democratiche è all’ordine del giorno in tutti i paesi dell’UE e la “guerra contro il terrorismo” lanciata dal complesso militare-industriale USA l’ha rafforzata. In Italia il reato di associazione sovversiva, introdotto dal fascismo e lasciato sonnecchiare dal regime democristiano, è stato rispolverato dal centro-sinistra e dal centro-destra, in parallelo con la rivalutazione delle imprese del fascismo e la “legittimazione democratica” del partito di Fini. I procedimenti giudiziari e le angherie contro i membri di organizzazioni comuniste o aspiranti tali non fanno più notizia. La sentenza della Corte di Strasburgo per i diritti umani (si fa per dire!) che ha legittimato la messa fuori legge dei partiti in Turchia ha dato il suo contributo. Gli eredi del franchismo sanno di avere alleati nell’UE. Quanto ai fattori interni, il governo Aznar fin dal suo sorgere nel ‘96 ha puntato le sue carte sulla rottura della solidarietà antifranchista tra le masse popolari spagnole e quelle delle nazioni oppresse e sull’isolamento politico del MLNV (Movimento di Liberazione Nazionale Basco) tra la popolazione propriamente spagnola. Accanto alle operazioni di polizia e parallele, in cui il precedente governo “socialista” di Gonzalez si era scatenato, Aznar ha lanciato le mobilitazioni delle masse spagnole contro i movimenti delle nazionalità oppresse, in particolare contro il movimento basco. Infatti questo più degli altri ha saputo continuare con abilità e tenacia la lotta già in corso al tempo del franchismo (il capo del governo franchista Carrero Blanco “volò direttamente in cielo” grazie a una bomba di ETA) approfittando della nuova situazione “democratica” cui l’oligarchia spagnola ha dovuto rassegnarsi dopo la morte di Franco (1975). Herri Batasuna (Unità Popolare), l’antecedente di Batasuna, fu fondato nel 1978. Nei Paesi Baschi la maggioranza della popolazione votò contro la Costituzione preparata dagli eredi di Franco che regge la Spagna attuale e contro l’installazione della NATO nel paese. Il diritto alla separazione continua a essere rivendicato dalla stragrande maggioranza della popolazione, compresa la piccola e media borghesia locale. Nonostante il difficile periodo vissuto in tutto il mondo dal movimento comunista, il MLNV è riuscito a raggruppare numerose organizzazioni di massa (sindacali, culturali, sportive e di altro genere) nell’ambito di un fronte popolare di fatto che in certi periodi ha coinvolto perfino il partito della piccola e media borghesia basca (il PNV). Esso ha mostrato a chi lo voleva capire come si accumulano forze rivoluzionarie in una combinazione politica come quella che attraversiamo in questi decenni in Europa. Aznar ha fatto leva sul punto debole del MLNV: lo sfaldamento del movimento comunista e antifascista propriamente spagnolo che non ha sostenuto il movimento di liberazione delle nazionalità oppresse e il limite nazionalista del MLNV che non ha abbastanza curato il legame col movimento democratico, progressista e comunista propriamente spagnolo.

Riuscirà l’oligarchia spagnola a soffocare il MLNV? Dipende da come lo stesso MLNV farà fronte al suo limite che la  mossa di Aznar ha messo in luce e da come reagiranno le forze comuniste e democratiche spagnole e del resto dell’UE. Se la mossa di Aznar dovesse avere successo, le condizioni della rinascita del movimento comunista peggiorerebbero in tutta la UE. Per questo i comunisti e i lavoratori avanzati del nostro paese devono fare tutto quanto sta in loro per contrastare la manovra di Aznar e dell’oligarchia spagnola e l’appoggio che la banda Berlusconi dà ad essa.

 

 

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