Prima campagna nazionale del FP-rpc “Primavera rossa”

Rapporti Sociali n. 29 - marzo 2002 (versione Open Office / versione MSWord)

 

Sosteniamo e organizziamo la resistenza dei lavoratori e delle masse popolari contro la banda Berlusconi e lavoriamo per la costruzione di un nuovo e vero partito comunista nel nostro paese.

 

La Commissione Nazionale Provvisoria del FP-rpc (1) invita le FSRS, gli organismi e le organizzazioni di massa, gli operai avanzati e gli elementi avanzati delle masse popolari a sviluppare e a partecipare ad una campagna di lotta nazionale, la più vasta e unitaria possibile, per sostenere e organizzare la lotta dei lavoratori e delle masse popolari contro la banda Berlusconi e per unire e raccogliere le forze disponibili per la costruzione di un nuovo e vero partito comunista nel nostro paese.

 

1. La Commissione Nazionale Provvisoria del FP-rpc (CNP) è un organismo transitorio, composto dai delegati delle FSRS e organizzazioni di massa aderenti al FP-rpc, che guida e coordina le attività di sviluppo del FP-rpc.

 

La campagna che si svilupperà da febbraio a giugno, ha come obiettivi 1. unire e raccogliere sotto la bandiera del FP-rpc tutte le forze disperse e frammentate disponibili a partecipare ad un Fronte comune per la ricostruzione di un vero partito comunista e 2. far conoscere il FP-rpc, il lavoro in corso per la ricostruzione di un vero partito comunista (dibattito sul Manifesto Programma e sulle Dieci misure immediate, sulle condizioni necessarie per la ricostruzione del partito comunista).

Ogni organismo e singolo compagno che si riconoscono nell’Appello Piattaforma del FP-rpc, che ritengono importante e indispensabile oggi il lavoro per la ricostruzione del partito comunista devono impegnarsi a sostenere, ognuno a suo modo e in conformità alla sua natura, la campagna e a sviluppare tutte le iniziative locali possibili e a partecipare alle iniziative nazionali unitarie promosse dal FP-rpc.

La campagna è un valido percorso per combattere la sfiducia, la demoralizzazione e la dispersione esistente tra le FSRS, tra i lavoratori avanzati e per permettere di avviare un lavoro comune e un processo di unità reale di tutti quelli che vogliono contribuire alla lotta per il socialismo e al processo di ricostruzione del partito comunista del nostro paese.

 

La campagna si articolerà in una serie di iniziative e manifestazioni pubbliche a livello locale e nazionale, interventi a sostegno delle lotte di resistenza dei lavoratori e delle masse popolari, volantinaggi e affissioni di un manifesto nazionale del FP-rpc, che pongono al centro:

1. La lotta contro il governo Berlusconi e il sostegno ai lavoratori e alle masse popolari in lotta contro le misure del governo.

2. Il lavoro del FP-rpc nella lotta in corso nel nostro paese per la ricostruzione di un vero partito comunista.

3. La lotta contro la guerra imperialista.

Dobbiamo approfittare di ogni occasione, scioperi locali e nazionale, manifestazioni locali e nazionali, diffusioni fuori delle fabbriche, assemblee dei sindacati di regime e dei sindacati alternativi per propagandare e sviluppare i temi posti al centro della campagna.

 

1. Lotta contro il governo Berlusconi e sostegno ai lavoratori e alle masse popolari in lotta contro le misure del governo

Il FP-rpc riconosce che in questa fase è compito di ogni comunista e di ogni lavoratore avanzato organizzare e partecipare attivamente alla resistenza che i lavoratori e le masse popolari oppongono alla politica antipopolare della Banda Berlusconi; partecipare attivamente alla lotta per abbattere il governo Berlusconi e per sconfiggere il disegno politico che lo ha generato, perché il governo Berlusconi promuove in tutti i modi possibili gli interessi di padroni, ladri, mafiosi  e criminali e attacca con arroganza le residue conquiste della classe operaia e di tutti i lavoratori con l’eliminazione dell’art. 18 (attacco agli attivisti politici e sindacali scomodi) e con le altre proposte (v. Libro bianco del Ministro Maroni) che prevedono l’eliminazione dell’istituto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), l’attacco alle pensioni di anzianità, il furto del TFR, la riduzione dei diritti sindacali e di sciopero, ecc.

Il FP-rpc si impegna in ogni situazione a propagandare e a sostenere la necessità che i lavoratori e le masse popolari costringano le organizzazioni sindacali, che sono pagate con il sudore dei lavoratori, a difendere realmente i loro interessi e a proclamare lo sciopero generale nazionale contro il governo Berlusconi. Dobbiamo approfittare di ogni occasione per fare una vasta opera di propaganda e di agitazione contro il governo Berlusconi e l’azione di rapina ai danni dei lavoratori e delle masse popolari che esso conduce per conto di tutta la borghesia imperialista e sulla necessità di lottare per la costruzione di un nuovo e vero partito comunista.

Dobbiamo far comprendere ai lavoratori che le residue conquiste di civiltà e benessere oggi sono minacciate, e che non è solo in gioco il loro salario, che la battaglia in corso è molto più ampia e difficile: è in gioco la libertà di tutti i lavoratori e delle masse popolari, è in gioco il successo o la sconfitta del governo Berlusconi e con il esso il progetto della borghesia imperialista di costruire un nuovo regime di potere assoluto e personale.

Dobbiamo utilizzare la campagna per combattere la demoralizzazione che la borghesia alimenta tra i lavoratori e le masse popolari e per contrastare la sfiducia nella possibilità e capacità dei lavoratori di costruire una società senza padroni (lo hanno dimostrato le prime rivoluzioni socialiste, anche se poi non sono riuscite a raggiungere l’obiettivo del comunismo, per le deviazioni, i limiti e gli errori del movimento comunista); dobbiamo saper illustrare ai lavoratori che l’unica via per porre fine alle difficoltà attuali è la rinascita del movimento comunista, la ricostruzione di un vero e più forte (più forte dell’esperienza del passato) partito comunista.

 

2. Il lavoro del FP-rpc nella lotta in corso nel nostro paese per la ricostruzione di un vero partito comunista.

La campagna del FP-rpc diventa un ambito di lavoro comune dei comunisti e dei lavoratori avanzati che oggi riconoscono la necessità di un vero partito comunista, sono interessati al lavoro in corso e vogliono contribuire in qualche modo alla sua ricostruzione; un ambito di lavoro unitario contro la frammentazione, la dispersione, la sfiducia e demoralizzazione esistenti tra le FSRS e tra i lavoratori avanzati e le masse popolari.

La campagna deve servire, attraverso un lavoro teorico (dibattito e confronto politico) e pratico (organizzazione, partecipazione e sostegno alla resistenza dei lavoratori e delle masse popolari):

- a superare le difficoltà esistenti nello sviluppo di mobilitazioni unitarie, a contrastare i diversi limiti e le deviazioni di cui sono affette le attuale FSRS e quindi anche noi, che impediscono lo sviluppo di attività comuni durature tra le attuali FSRS e che pongono al centro non la lotta comune contro la borghesia e il suo sistema, ma le inevitabili contraddizioni secondarie che esistono all’interno del movimento comunista o nelle masse popolari,

- a favorire la raccolta dei comunisti, dei lavoratori e degli elementi avanzati delle masse popolari dispersi e demoralizzati sotto la bandiera della lotta per la ricostruzione del partito comunista e della lotta per il socialismo,

- a favorire la partecipazione di tutti quelli che vogliono contribuire a ricostruire il partito comunista e alla realizzazione delle condizioni per la ricostruzione del partito comunista (dibattito sul Manifesto Programma e sulle Dieci misure immediate, dibattito sulle condizioni necessarie per la ricostruzione del partito, ecc.).

 

3. Lotta contro la guerra imperialista.

La situazione determinatasi dopo gli attentati dell’11 settembre e la guerra imperialista in corso in Afghanistan fa fare un deciso passo avanti anche alla guerra, non dichiarata, ma carica di distruzioni, che la borghesia imperialista conduce, per valorizzare i suoi capitali, contro le masse popolari di tutto il mondo: tutti i gruppi imperialisti devono ricorrere a  traffici, intrighi e prepotenze di ogni genere per spremere dalle masse popolari la maggiore quantità possibile di plusvalore. È in atto una vasta politica di aggressione e ricolonizzazione dei gruppi imperialisti contro le masse popolari dei paesi oppressi.

Gli avvenimenti in corso fanno fare un passo avanti allo sviluppo delle contraddizioni e dello scontro tra i gruppi imperialisti dato che la crisi generale di sovrapproduzione di capitale non permette di valorizzare tutto il capitale esistente. Si amplia la lotta accanita in corso da più di vent’anni tra i vari gruppi imperialisti per la valorizzazione del proprio capitale; per i vari gruppi imperialisti ogni mezzo diventa lecito per salvaguardare i propri interessi, ogni arma è buona per scavalcare o far fuori i gruppi concorrenti.

In ogni angolo del mondo le masse popolari si organizzano per contrastare gli attacchi della borghesia imperialista e combattere i disastri che il loro sistema economico e sociale produce. Il compito dei comunisti e dei lavoratori avanzati diventa quello di valorizzare e convogliare la ribellione “spontanea” delle masse contro il capitalismo e l’imperialismo nell’unica direzione positiva per loro: lotta per la conquista del potere e per la costruzione di una società socialista.

 

Con la campagna il FP-rpc si impegna con un’attività di propaganda e di agitazione:

- ad aiutare i lavoratori avanzati e le masse popolari a comprendere meglio la situazione attuale e le dinamiche dello scontro di classe, l’antagonismo crescente tra gli interessi delle masse popolari e quelli della borghesia imperialista,

- a promuovere e intervenire nei dibattiti pubblici, nelle manifestazioni contro la guerra, nel movimento per la pace, nel variegato movimento contro i mali del capitalismo e nei luoghi di lavoro dove siamo presenti per denunciare la politica guerrafondaia dei governi della borghesia imperialista di tutto il mondo e in particolare del governo Berlusconi,(2) la guerra imperialista in corso, l’attacco che rappresenta contro le masse popolari dei paesi colpiti e degli stessi paesi capitalisti, il ruolo compiacente della sinistra borghese e il ruolo subalterno della sinistra riformista che giustifica la “lotta al terrorismo” della borghesia imperialista;

- a promuovere la più ampia solidarietà con gli immigrati vittime delle discriminazioni razziste e con gli antimperialisti imprigionati;

- a denunciare la repressione del movimento comunista, popolare e antimperialista e a promuovere la solidarietà con i rivoluzionari prigionieri.

 

2. Il governo Berlusconi ha coinvolto, violando la Costituzione (come aveva già fatto il governo D’Alema) il nostro paese in una guerra di aggressione e di sterminio, ha messo le forze armate italiane al servizio degli imperialisti USA per bombardare e occupare l’Afghanistan.

 

 

Sviluppo della campagna

La campagna si articolerà in una serie di attività a livello locale e nazionale:

1. Produzione e affissione di un manifesto nazionale del FP-rpc.

2. Diffusioni di volantini nazionali e locali.

3. Una giornata di lotta nazionale del FP-rpc per il 25 Aprile 2002 (47° anniversario della Resistenza vittoriosa sul nazifascismo), avente per tema la lotta contro i rigurgiti nazifascisti e il razzismo e articolata in una serie di iniziative di zona o regionali (partecipazione con striscioni del FP-rpc alle manifestazioni, presidi, assemblee-conferenze, feste, ecc.).

4. Iniziative di sostegno alla lotta dei lavoratori in difesa del posto di lavoro e alle lotte delle masse popolari in difesa delle conquiste attaccate dalla borghesia.

5. La partecipazione con striscioni del FP-rpc agli scioperi locali e nazionali dei lavoratori in difesa del posto di lavoro,  in difesa dell’art.18 e dei CCNL, ecc.

6. La partecipazione con striscioni del FP-rpc alle manifestazioni locali e nazionali contro la guerra imperialista, contro il capitalismo e l’imperialismo, contro il razzismo, contro la repressione, ecc.

7. Un’assemblea nazionale (29 giugno a Roma) di chiusura della campagna del FP-rpc e di bilancio delle attività svolte. In occasione dell’Assemblea nazionale si terrà, nell’ambito delle iniziative per la GIRP 2002, un presidio contro la repressione e di solidarietà con i rivoluzionari prigionieri italiani e degli altri paesi.

 

I compagni interessati ai temi della campagna e a partecipare alle iniziative si possono mettere in contatto con gli organismi locali aderenti al FP-rpc

 

Viva la campagna “Primavera rossa” del FP-rpc

Non c’è vittoria, non c’è conquista senza un vero partito comunista!

 

Commissione Nazionale Provvisoria del FP-rpc

 

 

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