Tendenza positiva

Rapporti Sociali n. 14-15,  inverno - primavera 1994 (versione Open Office / versione MSWord )

 

Con questa espressione indichiamo la tendenza esistente in un gruppo delle masse popolari che, prevalendo, lo porta, eventualmente attraverso passaggi, a confluire più o meno direttamente nel fiume della rivoluzione socialista.

La tendenza positiva generale di questi anni e dei prossimi è la resistenza difensiva e offensiva alla crisi dell’attuale formazione economico sociale. Quelli che, in un dato gruppo, impersonano la tendenza positiva, si battono per essa, aderiscono ad essa, ne fanno la propria bandiera, costituiscono la sinistra di quel gruppo, le sue avanguardie di lotta. La sinistra può cambiare, nel corso di un processo, passando da una fase alla successiva. Quelli che impersonano la tendenza positiva in una fase, non sempre impersonano la tendenza positiva anche nella fase successiva: un processo sociale prosegue nella sua direzione indipendentemente dalla sorte degli individui, ciò che non fa uno lo fa l’altro. Saper individuare, imparare a individuare la sinistra in ogni situazione, è un arte (probabilmente l’aspetto principale della nostra attività politica, per il suo successo) che dobbiamo imparare. Vuol dire sapere vedere e comprendere il movimento concreto in corso in quella situazione, saper distinguere le contrastanti tendenze che in esso operano, saper individuare la tendenza positiva. Solo una lunga serie di tentativi, di esperienze, quindi anche di errori e un’ attenta riflessione su di essi, guidata da una concezione materialistico dialettica della realtà, possono portarci ad imparare quest’arte. Dobbiamo anzitutto abbandonare la facile tendenza a identificare la tendenza positiva con quella che è più vicino a noi, con quella che è più conforme alle nostre idee, ai nostri pregiudizi, ai nostri luoghi comuni.

La tendenza positiva è quella che, se prevale, porta (può portare), attraverso un percorso più o meno tortuoso, attraverso una serie più o meno lunga di passaggi intermedi, quella parte delle masse a confluire nel fiume della rivoluzione socialista. Quindi quanto più abbiamo una chiara comprensione delle leggi secondo cui procedono le masse, tanto meno difficile è individuare la tendenza positiva. Per individuare scientificamente (quindi con più sicurezza, con meno possibilità di errore) la tendenza positiva, occorre aver compreso la contraddizione generale della fase, il senso generale del processo in corso e le leggi secondo le quali procede.

Noi oggi affermiamo che la Resistenza (nei suoi aspetti difensivi e offensivi) al procedere della crisi dell’attuale formazione economico-sociale è la generale tendenza positiva del movimento delle masse popolari perché abbiamo individuato la seconda crisi generale per sovrapproduzione assoluta di capitale come fenomeno caratterizzante dell’attuale fase. Ovviamente ciò che è scienza, prima di essere scienza si è ripetuto e si ripete migliaia e milioni di volte come realtà, come istinto (ed è solo grazie a ciò che prima o poi arriva ad essere scienza: la caduta dei gravi, i campi elettromagnetici, la lotta tra le classi, sono esistiti nella realtà, nell’esperienza, nella sensazione e nell’istinto degli uomini molto prima di diventare scienza). Il processo di individuare la sinistra, guidarla a unirsi e a unire il centro e a isolare la destra e battere la destra per fare prevalere la tendenza positiva è il processo della rivoluzione, che nell’epoca imperialista procede per tappe verso il suo sbocco storico: il comunismo.