Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

(nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

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Saluto di Ulisse, segretario generale del CC del (nuovo)Partito Comunista Italiano, al dibattito operaio “Basta stragi sul lavoro, la vita dei lavoratori conta” della Festa Nazionale della Riscossa Popolare a Milano

27 settembre 2024


Cari compagni,

a nome del (nuovo)Partito Comunista Italiano ringrazio Matteo Chindemi della Federazione Lombarda del Partito dei CARC che ci ha invitato a portare il nostro saluto al dibattito operaio della Festa Nazionale della Riscossa Popolare.

La Festa è nazionale ma la maggioranza dei partecipanti riteniamo sarà lombarda. Ci preme molto portare proprio a voi il nostro appello a contribuire alla rivoluzione che instaurerà il socialismo in Italia, il compito per cui il (nuovo)PCI esiste e opera come illustrato nel suo Manifesto Programma. Infatti la Lombardia è una regione con un elevato concentramento di operai e altri lavoratori e molti insediamenti produttivi con molti omicidi e incidenti sul lavoro, importanti basi e insediamenti NATO tra cui Solbiate Olona (centro europeo di intervento rapido della NATO) e Ghedi (concentramento di armi nucleari USA), organi della Terza guerra mondiale in corso.

In questa regione, come nel resto del paese, i padroni licenziano gli operai combattivi o, dove temono che gli altri lavoratori reagiscano ai licenziamenti, li sanzionano, perseguitano e trasferiscono in reparti confino per evitare che trascinino altri lavoratori a opporsi alle manovre e ai soprusi dei padroni e delle loro autorità.

La forza dei padroni sta principalmente nel fatto che i lavoratori mancano ancora di un’organizzazione ramificata e salda, forte dell’orientamento giusto - cioè che sa sia dove porta la lotta che stanno facendo sia quali obiettivi immediati sostenere - di una direzione decisa a vincere. Gli organismi operai nelle aziende sono anticorpi necessari per impedire che i padroni perpetrino più omicidi e infortuni: ma essi si devono occupare anche del futuro dell’azienda, mobilitare gli altri lavoratori e rafforzare la lotta di classe nel territorio circostante.

Qualcuno obietterà: “Se un operaio si mette in luce con la sua attività politica e sindacale sarà prima tentato dal padrone e dai suoi scagnozzi perché ceda, poi denigrato, isolato e infine espulso dalla fabbrica”. Anche per questo bisogna formare in ogni azienda un organismo operaio a composizione segreta e quanto più profonda sarà la sua relazione con il Comitato di Partito del nuovo PCI che è clandestino, tanto maggiore sarà la sua forza.

CdP e organismo operaio d’azienda agiscono entrambi affinché non sia mai un solo operaio a esporsi, ma ci sia un gruppo di operai capaci di operare tra i loro colleghi e il resto delle masse popolari e anche negli organismi di massa, persino in quelli diretti dalla borghesia e dal clero. La struttura clandestina può avere la massima flessibilità tattica proprio perché il legame col partito la rende salda nella strategia.

Quanto al padrone, se nota che neutralizzato un operaio ne subentra un altro, ha meno interesse ad attaccare il singolo. Quando opera un organismo clandestino, il padrone sa che colpendo chi svolge il lavoro aperto spinge i lavoratori a organizzarsi clandestinamente. Quando gli operai e il resto delle masse popolari arrivano a questo, la borghesia non è in grado di soffocare il loro movimento, reprimerlo e vincere.

Il Comitato di Partito (CdP) differisce da un organismo clandestino d’azienda principalmente per il suo legame organico con il corpo e l’attività complessivi del partito. Per questo esortiamo i più audaci ad arruolarsi nel partito.

Il governo Meloni è succube, come i precedenti governi DC, Berlusconi, Prodi e Larghe Intese, degli speculatori nazionali e internazionali USA, sionisti, UE e delle organizzazioni criminali. È inutile chiedergli di salvare le aziende e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Bisogna che i lavoratori da una parte agiscano direttamente sugli organismi locali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro perché facciano le attività per cui sono pagati e sostengano e rafforzino l’azione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), le Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA) e le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU); ma dall’altra devono contribuire a creare le condizioni per imporre ai vertici della Repubblica Pontificia la costituzione di un Governo di Blocco Popolare (GBP), prima tappa vittoriosa della rivoluzione socialista che il nuovo PCI promuove. Il GBP è strumento indispensabile per mettere fine al catastrofico corso delle cose imposto dalla borghesia imperialista.

Il GBP sarà composto da esponenti di fiducia degli organismi operai e popolari che ragionano, progettano e agiscono da centri del nuovo potere delle masse popolari organizzate, come i soviet all’epoca della Rivoluzione d’Ottobre nei territori dell’Impero zarista e meglio di come riuscirono a fare i Consigli di Fabbrica negli anni ‘70. Il GBP riaprirà le aziende che gli speculatori vogliono chiudere o delocalizzare e sosterrà la gestione degli operai organizzatisi per difenderle; investirà su prevenzione, sicurezza sul lavoro e protagonismo delle donne nella gestione della società; epurerà dagli agenti degli imperialisti USA-NATO, dell’Entità sionista e degli imperialisti europei scuole e università, ministeri, enti di ricerca, autorità di sorveglianza, prefetture, Forze Armate e Forze dell’Ordine, aziende capitaliste e pubbliche, televisioni, ospedali, ecc.; attuerà piccole e grandi opere pubbliche per rimettere in sesto il paese e prevenire i disastri idrogeologici che colpiscono tutte le regioni del nostro paese una dopo l’altra; applicherà appieno l’articolo 11 della Costituzione, cesserà di fiancheggiare regimi filo-nazisti e genocidi come quelli di Kiev e Tel Aviv e di coinvolgere il nostro paese nella Terza guerra mondiale a pezzi, convertendo le aziende belliche in siti produttivi ecocompatibili funzionanti in base alle necessità della popolazione.

L’opera del GBP servirà alle masse popolari organizzate, dirette dalla classe operaia, ad avanzare fino a instaurare il socialismo, che poggia su tre pilastri principali: 1. il potere politico nelle mani del proletariato organizzato attorno al partito comunista, 2. la gestione pubblica delle aziende pianificata in funzione delle esigenze della popolazione, 3. l’accesso crescente della massa della popolazione alla gestione della vita associata e a tutte le attività specificamente umane.

Organizzarsi azienda per azienda per imporre le misure di sicurezza necessarie! Costruire organismi di lavoratori che diffondono tra i propri compagni la cultura della sicurezza e sviluppano la loro mobilitazione e organizzazione! Passare all’attacco e vincere è possibile!

compagno Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI