Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale
(nuovo)Partito comunista italianoComitato Centrale
Sito: http://www.nuovopci.it
e.mail: nuovopci@riseup.net
Delegazione:
BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia)
e.mail: delegazione.npci@riseup.net
scarica il testo in formato Open Office o Word
1° agosto 2024
Saluto di Ulisse, segretario generale del CC del (nuovo)Partito Comunista Italiano, al dibattito “E adesso governiamo! Imporre le misure che servono, lottare per le amministrazioni locali che servono” della Festa Nazionale della Riscossa Popolare a Pontedera (PI)
Cari compagni,
a nome del (nuovo)Partito Comunista Italiano ringrazio i dirigenti del P.CARC Marco Coppola e Silvia Fruzzetti che hanno invitato il (n)PCI a portare il proprio saluto a questo dibattito, promosso dal P.CARC e dalla Legambiente Valdarno, nell’ambito della Festa Nazionale della Riscossa Popolare, ospitata quest’anno dal circolo ARCI “Il Botteghino” di Pontedera.
La devastazione e l’inquinamento dell’ambiente prodotti principalmente dalla gestione delle strutture produttive di beni e servizi da parte dei capitalisti che per fare profitti le rendono sempre più fonti di inquinamento, dalla moltiplicazione di grandi opere pubbliche inutili se non addirittura di per se stesse dannose, dall’espansione capitalista del turismo di massa principalmente come attività per ricavare profitti e lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale sono il frutto di più che trent’anni di controriforme “lacrime e sangue” imposte dai governi delle Larghe Intese e da quasi due anni a oggi proseguite dal governo Meloni. Sono due degli aspetti del corso delle cose che destano preoccupazione, insofferenza e ribellione in un’ampia parte delle masse popolari italiane e immigrate della regione Toscana e del resto del nostro paese. La mobilitazione, l’organizzazione e le proteste sono già oggi la risposta di ampi settori delle masse popolari anche in ogni zona del nostro paese al disastro in cui la borghesia imperialista sprofonda ogni giorno di più l’umanità. Cosa fare per rendere più ampia e più forte questa risposta e, soprattutto, renderla efficace, fare in modo che cambi il corso delle cose?
Opporsi alla borghesia, opporsi ai vertici della Repubblica Pontificia (RP) e ai loro governi - ai governi delle Larghe Intese e al governo Meloni che ha preso il posto dei governi delle Larghe Intese e protestare è non solo giusto e necessario, ma non basta. Opporsi nel migliore dei casi rallenta il cammino verso il disastro che la borghesia impone all’umanità, non vi pone fine. Porvi fine implica imboccare il percorso della rivoluzione socialista. Essa richiede di fare già oggi cose che noi membri del (nuovo)PCI clandestino pratichiamo e propagandiamo e a cui già oggi noi chiamiamo a partecipare i più avanzati e generosi di voi e di tutti i settori delle masse popolari.
Una parte del pubblico che partecipa al dibattito di oggi 1° agosto sarà diversa dal pubblico che parteciperà al dibattito operaio di domani 2 agosto al quale arriverà il saluto che a nome del (n)PCI ho già inviato, ma alla parte di pubblico che invece sarà presente a entrambi i dibattiti sarà utile constatare che sia partendo dai temi al centro del dibattito di oggi (ambiente, salute e altri servizi) sia partendo dai temi al centro del dibattito del 2 agosto (occupazione e condizioni di lavoro), chi vuole porre fine all’eliminazione delle conquiste strappate alla borghesia quando il movimento comunista in Italia e nel mondo era forte e al disastro in cui i vertici della RP, complici della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti, europei sprofondano l’umanità, arriva alle stesse conclusioni. Cioè bisogna costruire organizzazioni operaie (OO) in ogni azienda capitalista e pubblica e organizzazioni popolari (OP) in ogni ambito di vita collettiva, OO e OP che moltiplicano le amministrazioni locali d’emergenza (ALE), amministrazioni locali che già oggi adottano misure in contrasto con le indicazioni dettate dal governo della RP, dall’Unione Europea e dalla NATO e che costruiscono e impongono ai vertici della RP di ingoiare un governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare lo chiamiamo noi della Carovana del (n)PCI, costituito da persone che godono della fiducia e della collaborazione delle masse popolari organizzate. ALE e GBP sono un passo avanti (diciamo noi del (n)PCI) della rivoluzione socialista, cioè della guerra popolare rivoluzionaria di cui il partito comunista deve essere promotore e dirigente (di cui è lo Stato Maggiore). Quindi nel saluto che invio al dibattito di oggi risparmio di dire cose che certamente esponenti di organizzazioni legali diranno, specie se lettori dei Comunicati del nostro Comitato Centrale, dei nostri Avvisi ai naviganti e della nostra rivista La Voce, di cui abbiamo pubblicato il n. 77 proprio in questi giorni. Risparmio anche di ripetere cose già dette nel saluto che ho inviato al dibattito operaio di domani 2 agosto. Mi limito a sollecitare i più avanzati e decisi di voi ad arruolarsi nelle nostre file. Chi si arruola nelle file del partito comunista clandestino rende anche più difficile la repressione delle organizzazioni pubbliche alle autorità della RP: sanno che reprimere le organizzazioni pubbliche incita ad arruolarsi nelle file dell’organizzazione clandestina.
Il mondo dei padroni è in fiamme: passare dalla difesa all’attacco e vincere è possibile!
Saranno le masse popolari organizzate, con i comunisti alla loro testa, a costruire il futuro di progresso, pace e civiltà di cui il nostro paese e il mondo intero hanno bisogno.
compagno Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI