Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale
Comitato Centrale
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1-2 giugno 2024
Saluto di Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI, alla Festa della Riscossa Popolare promossa dalla Federazione Lombardia del P.CARC
Cari compagni,
a nome del (nuovo)Partito Comunista Italiano ringrazio Francesco Ricciardi che per conto della Commissione Festa Federale della Riscossa Popolare Lombardia ha invitato il (n)PCI a portare il proprio saluto alle iniziative della Festa, ospitata dal Circolo Familiare di Unità Proletaria di Milano. Partecipare a iniziative come questa per il (n)PCI è importante. Il P.CARC è nostro partito fratello perché, oltre a sostenere al meglio delle sue capacità come altri organismi comunisti e progressisti la resistenza spontanea delle masse popolari agli attacchi della borghesia e del clero, condivide con noi l’obiettivo di creare le condizioni per la costituzione del Governo di Blocco Popolare, una tappa della rivoluzione socialista che il (n)PCI promuove e che sfocerà nell’instaurazione del socialismo nel nostro paese.
Il futuro dipende principalmente dall’azione di noi comunisti e delle masse popolari organizzate con i comunisti alla loro testa. Ci sono tutte le condizioni oggettive per fare un deciso passo avanti nella rivoluzione socialista e rompere la spirale distruttiva di miseria, guerra e devastazione ambientale in cui la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE affonda il mondo. Sta a noi costruire le condizioni soggettive e spingere sempre in avanti la lotta dei proletari contro la borghesia imperialista e il clero vaticano fino all’instaurazione del socialismo.
Spinta dagli effetti della seconda crisi generale del capitalismo e dalla resistenza spontanea (cioè non ancora diretta dai comunisti) delle masse popolari e per evitare che quest’ultima si trasformi coscientemente in lotta per il socialismo, nei paesi imperialisti la classe dominante ricorre sempre più apertamente a processi tra loro distinti ma combinati nell’ambito della “guerra interna”:
- manipolazione e intossicazione delle menti e dei cuori (terrorismo mediatico, travisamento della realtà, ecc.), oltre ad altre iniziative utili a distogliere le masse popolari dalla lotta di classe;
- repressione su larga scala, che si manifesta in sospensioni dall’attività scolastica e cariche contro gli studenti che si mobilitano in solidarietà con il popolo palestinese, denunce, intimidazioni e violenze verso i militanti ambientalisti, licenziamenti politici nelle aziende capitaliste e pubbliche, militarizzazione dei territori, fogli di via, precettazioni, decreti antisciopero alla Salvini, ecc.
Le masse popolari sono sempre più preoccupate per il corso delle cose e ripongono sempre meno fiducia nella classe dominante. Quanto più la classe dominante prosegue nelle misure della “guerra interna”, tanto più mostra la propria natura e contribuisce a liberare dalle illusioni e dai pregiudizi “democratici” da essa stessa propagandati e imposti. Dobbiamo avvalerci di queste contraddizioni e rivoltarle contro il nemico.
La preoccupazione suscitata dal corso delle cose si combina con l’insofferenza e la ribellione alla direzione della borghesia, le quali in tutti i paesi imperialisti si manifestano già largamente in alcuni processi:
1. nella crescente astensione dalle elezioni indette dalla borghesia;
2. nelle iniziative di solidarietà con il popolo palestinese contro il genocidio condotto dallo Stato sionista d’Israele (pensate alle tende organizzate dagli studenti universitari della Statale a inizio maggio e al ruolo dell’Unione Democratica Arabo-Palestinese nella vostra regione) e in iniziative di opposizione alla guerra ibrida che USA-NATO e loro associati conducono contro la Federazione Russa tramite il regime filo-nazista (banderista) di Kiev e contro le masse popolari dell’Ucraina e di altri paesi dell’Europa Orientale;
3. nelle molteplici lotte contro singole misure imposte dalla borghesia e dalle sue autorità politiche e contro singole manifestazioni della distruzione delle condizioni dell’esistenza umana sulla Terra che la sopravvivenza del capitalismo implica.
Dobbiamo valorizzare questa ampia ma ancora frammentata mobilitazione delle masse popolari, mobilitandole e organizzandole a dare uno sbocco politico comune a ogni lotta: la costituzione del Governo di Blocco Popolare, composto da esponenti di fiducia delle organizzazioni operaie e popolari che nel paese si mobilitano e si coordinano per far fronte agli effetti più devastanti della seconda crisi generale del capitalismo. Un simile governo riaprirà le aziende che gli speculatori (fondi d’investimento e una variegata schiera di “capitani coraggiosi”) vogliono spacchettare, chiudere o delocalizzare e sosterrà la gestione di esse da parte degli operai organizzatisi per difenderle (vedi quanto sta accadendo allo stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno (VA)); investirà ampie risorse economiche e umane su salute e sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle condizioni lavorative delle donne delle masse popolari; epurerà gli agenti degli imperialisti USA-NATO, sionisti ed europei dalla Pubblica Amministrazione (scuole e università, ospedali, aziende che forniscono gas, luce e acqua, prefetture, Forze Armate e Forze dell’Ordine, televisioni, ecc.); attuerà piccole e grandi opere che servono a rimettere in piedi il paese e a prevenire disastri climatici e idrogeologici annunciati - come le esondazioni del Seveso e del Lambro d’inizio maggio 2024 che hanno provocato allagamenti in varie zone di Milano e provincia - utilizzando il denaro che oggi il governo Meloni, in continuità con i precedenti governi delle Larghe Intese, spende invece per finanziare il TAV Torino-Lione e il Ponte sullo Stretto di Messina, per sostenere la corsa al riarmo del nostro paese e i regimi di Tel Aviv e di Kiev, per inviare la Marina Militare a pattugliare il Mar Rosso contro la resistenza yemenita, per finanziare i tagliagole jihadisti che comandano a Tripoli, per costruire i centri di detenzione e rimpatrio per i migranti in Albania e così via.
La costituzione del Governo di Blocco Popolare spezzerà la sottomissione del nostro paese agli ordini di USA-NATO, dei sionisti e dell’Unione Europea: questo deve essere (dobbiamo far sì che lo diventi sempre più coscientemente) l’obiettivo comune di tutte le lotte delle masse popolari in corso nel paese.
Fare di ogni mobilitazione e di ogni lotta le componenti di un movimento generale per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza che agisce al servizio delle masse popolari organizzate!
Il (nuovo)Partito comunista italiano spinge tutte le organizzazioni operaie e popolari e i loro esponenti d’avanguardia ad incamminarsi e avanzare su questa strada.
Che in ogni azienda e in ogni quartiere i lavoratori avanzati costituiscano organismi operai e organismi popolari! Che questi si colleghino tra loro, per estendere la mobilitazione generale in difesa dei diritti e dei posti di lavoro, fino ad avere la forza di imporre un proprio governo d’emergenza!
Vincere è possibile! Il futuro del paese e del mondo lo decideranno le masse popolari organizzate!
Esso dipende dall’attività di mobilitazione, orientamento e organizzazione dei comunisti: arruolatevi!
Il compagno Ulisse, segretario generale del CC del (n)PCI