Comitati di Partito


Comitato Giuseppe Stalin

16 agosto 2002

 

Cari compagni della CP,

lo stato di cose presenti legato al procedere della crisi, la vorticosa spirale repressiva scatenata dalla borghesia imperialista statunitense, dalla loro appendice sionista, dai vari Stati imperialisti dell'UE, il risveglio e le mobilitazioni delle masse popolari e dei lavoratori, ci indicano l'urgenza delle ricostruzione del partito che, con l'esperienza dei 150 anni della nostra dottrina, guidi la classe operaia verso l'unica strada possibile per la sua emancipazione: la via della rivoluzione socialista, fase di transizione al comunismo.

Questa situazione ci ha spinto a dare vita a un comitato clandestino che riteniamo indispensabile per ricostruire un vero partito comunista, consapevoli che il partito non è solo uno strumento organizzativo ma una condivisione di concezione del mondo, di analisi strategica, di autonomia teorica fondamentale per il partito.

La costituzione del comitato clandestino G. Stalin sarà un contributo attivo nell'applicazione dell'individualità strategica, all'interno degli interventi con le masse popolari, con le FSRS, con i lavoratori avanzati; cercando di raccogliere le forze e indirizzarle verso la linea, verso il programma tracciato nel Progetto di Manifesto Programma dei CARC.

Pensiamo inoltre che la clandestinità permetta a noi comunisti di sottrarci dalle strette maglie della controrivoluzione preventiva, quindi maggior libertà sia sul piano teorico e di comunicazione (una dialettica rivoluzionaria nelle pubblicazioni e nei contatti con le masse popolari), sia nell'agire pratico organizzativo.

Pur sapendo che la controrivoluzione preventiva ed i mezzi a disposizione per attuarla sono molto più grandi dei nostri, sappiamo che la borghesia imperialista è limitata nel loro impiego dalle contraddizioni intrinseche allo sfruttamento delle masse, all'estrazione-accumulazione di plusvalore: per non creare ribellione, fermento, agitazioni è quindi subordinata dalla sua stessa politica nell'impiego dei suoi mezzi; inoltre la natura propria della borghesia (libera iniziativa individuale, libero mercato della mano d'opera, crisi attuale per sovrapproduzione, concorrenza e lotta tra i vari gruppi) pone ulteriori limiti alla controrivoluzione e all'impiego dei suoi mezzi.

In onore del compagno Giuseppe Stalin cercheremo di dare il nostro contributo al processo di ricostruzione, sviluppando la nostra battaglia ideologica e politica, cercando di rafforzare la sinistra, con il confronto e l'autocritica avvicinare il centro ed isolare la destra, fondamento della linea di massa del maoismo che riteniamo come l'ottava necessaria discriminante per il futuro (nuovo)Partito comunista.

 

Avanziamo con forza nella ricostruzione del partito!

W il (nuovo)Partito comunista italiano

Onore al compagno Giuseppe Stalin!