Comitati di Partito


Comitato Stella Rossa

1 luglio 2003 

Il 23 giugno '03 gli sgherri fascisti della borghesia imperialista hanno inferto un colpo alla ricostruzione del partito comunista arrestando, a Parigi, il compagno Giuseppe Maj della Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (nuovo) Partito comunista italiano, il compagno Giuseppe Czeppel e la compagna Caterine Bastard.

Questo attacco dimostra la paura che i padroni ancora hanno dei comunisti, nonostante si prodighino a gridare ai quattro venti che il comunismo è morto.

Fanno bene a temerci perché anche quando veniamo feriti noi ci rafforziamo: ci rialziamo e avanziamo con ancora più convinzione nella nostra lotta, raccogliamo la solidarietà e il contributo da un numero sempre maggiore di operai, lavoratori e proletari.

Il regime di ladri, mafiosi e fascisti rappresentato dalla Banda Berlusconi si illude di metterci a tacere, di arrestare il processo di ricostruzione del partito comunista. Ma la ricostruzione del partito non è soltanto il lavoro di compagni, alcuni dei quali possono essere arrestati o ostacolati, esso è anche il frutto dell'unione delle forze dei comunisti con quelle della classe operaia e delle masse popolari colpite ogni giorno dallo sfruttamento, dalla eliminazione delle conquiste di benessere e civiltà, dalla guerra e dalla repressione di questo governo.

Un governo che, da una parte, salva con una manovra il proprio capo dall'accusa di truffa, corruzione e associazione mafiosa, dall'altra reprime i comunisti, licenzia i lavoratori, uccide gli immigrati ed elogia i fascisti.

Gli operai e il resto delle masse popolari sanno con chi schierarsi fra questi fascisti che proclamano la necessità di arrestare i comunisti  perché pericolosi per la società e noi comunisti che lottiamo per un mondo diretto dai lavoratori. Un pugno di ricchi e potenti sfrutta e reprime le larghe masse popolari per non perdere il suo potere e la sua ricchezza.

È per questo che sono disposti a tutto; uccidere, torturare, immiserire milioni di persone.

È per questo che combattono e reprimono chi vuole abbattere la loro società di privilegi per costruirne una migliore. È ovvio perciò che noi comunisti, noi lavoratori, abbiamo i nostri morti e le nostre vittime di questo regime capitalista; con questi facciamo i conti e di questi faremo render conto ai padroni.

Noi comunisti che lavoriamo alla ricostruzione del partito comunista non abbiamo bisogno del vittimismo per rafforzarci: essere colpiti dalla borghesia imperialista per noi è un onore! È segno che gli interessi dei capitalisti in tutto il mondo sono incompatibili con i nostri obbiettivi: la costruzione di una società senza sfruttati e sfruttatori.

Noi rappresentiamo la loro scomparsa perché rappresentiamo l'avanguardia del mondo nuovo che stiamo costruendo, un mondo dove per loro non c'è posto.

È l'obbiettivo di una società finalmente giusta che ci dà la forza per lottare sino in fondo.

Potremo perdere qualche battaglia ma alla fine vinceremo!

Il comunismo trionferà!

Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione!

 

W Giuseppe Maj!  W la CP!  W il (n)PCI!

 

Comitato Stella Rossa del (nuovo) Partito comunista italiano