Ritorna all'indice dei Comitati di Partito


Scarica il testo del comunicato
del CdP Onda Rossa
in formato PDF

Comitato Onda Rossa del (n)PCI


 

Sito internet (n)PCI: www.nuovopci.it
 

Comunicato n. 3 del 20.08.10

 

Portiamo a fondo la campagna contro le prove di autoritarismo della giunta Caldoro orchestrate dal suo padrone Berlusconi, con la complicità del questore di Napoli!

 

La banda Berlusconi è a pezzi: basterebbe una spallata per abbatterla. La cosiddetta opposizione non è capace neanche di fare questo. Né il governo né la cosiddetta opposizione sono in grado di dare una risposta alle necessità sempre più pressanti delle masse popolari investite dalla crisi dell’economia capitalista: crisi generale di sovrapproduzione assoluta di capitale. È una crisi che la borghesia non può risolvere che conducendo l’umanità verso il fascismo e la guerra. La spinta verso il fascismo e la guerra è la mobilitazione reazionaria delle masse popolari.

Contro questo esito, le masse popolari costruiscono spontaneamente organizzazioni di resistenza diffuse in modo capillare, vaste e forti, mentre il comunismo risorge in tutto il mondo e anche in Italia, organizzandosi nelle forme iniziali ma salde, capaci di resistere alla repressione e soprattutto fiduciose di vincere, del (nuovo) Partito Comunista Italiano e delle forze a esso unite dal comune obiettivo di fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

Il partito è la massima espressione intellettuale e organizzativa delle masse popolari. La sua coscienza è analisi scientifica della realtà, volontà di trasformazione rivoluzionaria, fiducia di vincere.

Il rafforzamento del partito e lo sviluppo della resistenza delle masse popolari sono fenomeni che vanno di pari passo, inscindibili l’uno dall’altro. La resistenza delle masse popolari trova nella direzione del partito la via per trasformarsi in attacco, cioè in lotta per la trasformazione della realtà. Questo processo è la mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari.

 

È sempre più palese ed evidente che in Campania la nuova Giunta Regionale, la Giunta Caldoro è in netta continuità con le linee politiche del Governo Centrale, il  “Governo del Fare”… una macelleria sociale delle fasce deboli. È ormai sempre più evidente, nonostante le balle raccontate in campagna elettorale della svolta e dello sviluppo, che questa Giunta vuole porre rimedio alla crisi economica prendendo di mira tutte le politiche di sostegno economico rivolte alle famiglie meno abbienti, ai precari, ai cassintegrati.

Dopo l’attacco al progetto Bros, ecco un’ altra delibera tagliola che penalizza le famiglie campane: la cancellazione immediata dell’erogazione del Reddito di cittadinanza. Una misura che per 4 anni ha permesso a 18 mila famiglie delle province campane di poter usufruire di un sostegno al reddito di 350 euro. Una miseria, certo, rispetto al caro-vita ed alle precarie condizioni economiche delle famiglie napoletane, ma comunque una somma che permetteva di sostenere piccole spese quotidiane, come del resto le 596 euro mensili ai 4000 precari Bros, che ancora oggi sono in bilico e vivono una situazione complessa.

La Giunta Caldoro definisce le politiche sociali, l’assistenza sanitaria, i servizi alla persone e tutte le forme di sostegno economico, uno spreco ed una spesa insostenibile per le casse regionali. Allora vorremmo capire come vengono definiti tutti i finanziamenti somministrati alle imprese che battono cassa e scappano con le loro imprese in terre più fertili per lo sfruttamento di manodopera, i finanziamenti per la tutela dell’ambiente finiti nelle mani di speculatori e camorristi.

Oramai l’attacco ai proletari, alle famiglie ed agli operai è frontale ed aperto da parte di questo Governo e di questa Giunta. È nostro dovere e compito come movimenti di resistere a questi attacchi e difendere le vertenze conquistate in questi anni. Non dobbiamo cedere allo scoraggiamento, alla repressione ed ai ricatti di questa classe politica dirigente.

Mettiamo loro in condizioni di essere in difficoltà di fronte alla resistenza delle masse e alla rabbia proletaria. Mettiamo loro in condizioni di cedere alle richieste dei lavoratori e delle masse popolari della regione Campana.

Mettiamo noi in condizione di difendere la dignità e il riscatto sociale e di imporre alla Giunta Caldoro i diritti conquistati con dure battaglie.

Il ministro Maroni, il capo della polizia Manganelli, il questore di Napoli Sante Giuffré e il capo della DIGOS Filippo Bonfiglio non riusciranno a reprimere e a disgregare il movimento di resistenza popolare in Campania e in particolare a Napoli!

La lotta delle masse popolari sta diventando effettivamente per le autorità borghesi un pericolo forte, poiché in queste lotte si fa sempre più largo nella pratica delle masse e a poco alla volta anche nella coscienza delle stesse avanguardie di lotta (Coordinamento di Lotta per il Lavoro, Banchi Nuovi, MDA, ecc.), dei comunisti, dei sindacati ufficiali (CGIL-FIOM in particolare) e di base (USB, SLAI-COBAS, Confederazione COBAS, SLL) che le dirigono, la necessità di unirsi in un unico movimento di lotta.

I precari Bros, gli operai della FIAT di Pomigliano, i lavoratori della sanità, della scuola e i disoccupati organizzati devono fare quadrato, organizzarsi in un unico fronte di lotta che respinge al mittente la politica arrogante e di miseria del nuovo governatore della Campania. I precari Bros malgrado arresti e denuncie non hanno dato tregua a Caldoro e non hanno ceduto alla repressione messa in atto tra giugno e luglio.

Bisogna continuare a lottare per i propri diritti, organizzarsi e organizzare per un governo d’emergenza popolare.

Contro la crisi economica dei padroni avanziamo verso il socialismo.

 

Costruiamo in ogni quartiere, in ogni comune provincia e regione Consigli popolari dal basso!

Contrastiamo ogni ipotesi di governo di emergenza reazionario. Promuoviamo un governo di emergenza popolare dal basso, composto e sostenuto dalle organizzazioni operaie e popolari, che adotti le misure necessarie ai lavoratori per uscire dalla crisi. Avanziamo per fare dell’Italia un paese socialista!

Solidarietà ai precari BROS, unire le forze!

Per questa lotta il (nuovo) Partito Comunista Italiano chiede il contributo e il concorso della parte più generosa e onesta, della parte più avanzata delle masse popolari del nostro paese!

Compagni, operai, proletari, donne, immigrati, giovani: arruolatevi nel (nuovo) Partito Comunista Ita-liano!

Costruite clandestinamente in ogni azienda, in ogni zona, in ogni organizzazione di massa un Comitato di Partito!

 

Il (nuovo)Partito comunista italiano chiede il concorso e il contributo della parte più generosa e onesta, della parte più avanzata delle masse popolari del nostro paese!

Compagni, operai, proletari, donne, immigrati e giovani: arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista italiano!

Costruite clandestinamente in ogni azienda, in ogni zona e in ogni organizzazione di massa un Comitato di Partito!

Leggi La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano: Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net o www.nuovopci.it; email: lavocenpci40@yahoo.com