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 Comunicato n.12 del 16.03.10

 Sul comunicato di Muhlbauer del 15/3 – apprezzamenti, critiche e proposte

 

Apprezzamenti, critiche e proposte al comunicato di Luciano Muhlbauer del 15.03.10 “Italtel: lavoratori occupano in massa centro direzionale. Bloccare subito la procedura di cassa integrazione per 400 dipendenti!”

Il 15 marzo Luciano Muhlbauer, candidato della Federazione della Sinistra alle elezioni regionali della Lombardia, ha diffuso il comunicato stampa “Italtel: lavoratori occupano in massa centro direzionale. Bloccare subito la procedura di cassa integrazione per 400 dipendenti!” reperibile sul sito www.lucianomuhlbauer.it/blog. Riteniamo opportuno esprimere delle nostre riflessioni in merito, come contributo allo sviluppo della lotta contro la crisi dei padroni e, in particolare, al migliore utilizzo possibile da parte di Muhlbauer della campagna elettorale a questo fine.

Nel comunicato giustamente si sostiene, senza se e senza ma, la lotta degli operai dell’Italtel per la difesa del posto di lavoro (senza cadere nell’errore della concertazione e del “meno peggio che apre le porte al peggio”) e, inoltre, si assume una posizione chiara in sostegno della loro giusta decisione di trasformare la lotta in un problema di ordine pubblico (attraverso l’occupazione in massa del centro direzionale dell’Italtel), per rafforzare la loro vertenza.

Nel comunicato, inoltre, si afferma che il governo (regionale e nazionale) deve intervenire sia sul caso specifico, sia facendosi carico del rilancio del settore delle telecomunicazioni nel suo insieme: in altre parole, Muhlbauer evidenzia che la soluzione della crisi economica spetta alla politica, che la crisi economica può essere affrontata solo politicamente. Ed ha pienamente ragione! Che tutti i candidati che hanno a cuore gli interessi e i diritti delle masse popolari prendano esempio da lui e mettano in evidenza nei loro comizi, conferenze stampa, dibattiti televisivi, ecc. che l’unica soluzione possibile alla crisi è da ricercare in campo politico!

Ma appunto perché concordiamo su questo che riteniamo Muhlbauer non vada fino in fondo nel suo ragionamento, lasciandolo così a mezz’aria e concludendo senza proporre soluzioni concrete e di prospettive, quelle soluzioni che invece giorno dopo giorno si pongono sempre più come necessarie per far fronte alla crisi e per contrastare il tentativo della destra reazionaria di instaurare un governo d’emergenza che poggi sulla repressione ad ampia scala e sulla “guerra tra poveri”. Quelle soluzioni cioè necessarie per rafforzare e far sviluppare, fino a diventare un baluardo nazionale, il movimento progressista e comunista.

Proprio perché la soluzione alla crisi economica può essere data solo sul campo politico che è necessario lavorare per un’alternativa politica alla destra reazionaria: alla costruzione di un governo d’emergenza popolare, composto dalle Organizzazioni Operaie e Popolari, che adotti un programma incentrato sulle seguenti direttive:

nessuna azienda deve essere chiusa!

nessun lavoratore deve essere licenziato!

ad ogni azienda quanto le occorre per funzionare!

ad ogni adulto un lavoro dignitoso!

ad ogni individuo condizioni di vita dignitose!

Nessun governo (regionale o nazionale che sia) espressione del Vaticano, degli imperialisti USA e sionisti, delle Organizzazioni Criminali, dei padroni e guerrafondai potrà adottare queste misure. Un programma di questo tipo, conforme agli interessi delle masse popolari, potrà essere applicato solo se le Organizzazioni Operaie e Popolari prenderanno in mano il paese, costruendo appunto un loro governo d’emergenza!

Solo se le lotte per la difesa dei posti di lavoro, per la difesa e il miglioramento dell’ambiente, contro le prove di fascismo sono incanalate nella costruzione di un governo d’emergenza popolare esse saranno vittoriose e si rafforzeranno le une con le altre. Altrimenti sfiancheranno gli operai, gli studenti, gli immigrati, i pensionati, produrranno alla lunga sfiducia e demoralizzazione, lasceranno campo libero alla destra reazionaria che prima userà le varie lotte per mettere gli uni contro gli altri e poi approfitterà dello sfiancamento da esse prodotto per istaurare il suo governo d’emergenza.

La situazione è straordinaria e richiede misure d’emergenza: le mezze misure, le sole lotte rivendicative/sindacali non bastano più. E’ necessario prendere in mano le redini del nostro paese, costruire un governo d’emergenza popolare!

Chi ha i mezzi e gli strumenti per parlare, orientare e mobilitare le Organizzazioni Operaie e Popolari deve usarli per:

• rafforzare la lotta per mandare a casa la banda Berlusconi e assestare così un duro colpo ai tentativi eversivi della destra reazionaria

• alimentare la costruzione di un governo d’emergenza popolare per far fronte agli effetti peggiori della crisi

E’ questa l’azione che la situazione straordinaria in cui ci troviamo richiede a quegli esponenti politici come Luciano Muhlbauer che vogliono difendere i diritti politici conquistati con la Resistenza Partigiana e i diritti di civiltà e benessere strappati dalla classe operaia e del resto delle masse popolari con dure lotte e sacrifici nei decenni successivi.

La campagna elettorale va utilizzata (sfruttando le tribune elettorali, i comizi, le conferenze stampa, le assemblee, gli incontri con associazioni, cittadini, ecc.) per fare un’ampia propaganda della necessità di un governo d’emergenza popolare, rafforzando così l’orientamento e la mobilitazione delle Organizzazioni Operaie e Popolari, farne nascere di nuove, favorire lo sviluppo del coordinamento tra esse. Questa è la strada per costruire il governo d’emergenza popolare e avanzare verso la rinascita del movimento comunista del nostro paese.

Per questo lotta il (nuovo)Partito comunista italiano!

Per questa lotta il (nuovo)Partito comunista italiano chiede il concorso e il contributo della parte più generosa e onesta, della parte più avanzata delle masse popolari del nostro paese!

Compagni, operai, proletari, donne, immigrati e giovani costruite clandestinamente in ogni azienda, in ogni zona e in ogni organizzazione di massa un Comitato del (n)PCI!

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Leggi La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano:

Sito: www.nuovopci.it;

e.mail: lavocenpci40@yahoo.com

 

 

Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer

Dal sito http://www.lucianomuhlbauer.it

ITALTEL: LAVORATORI OCCUPANO IN MASSA CENTRO DIREZIONALE. BLOCCARE SUBITO LA PROCEDURA DI CASSA INTEGRAZIONE PER 400 DIPENDENTI

15/03/2010

Stamattina, poco dopo le ore 11.00, quasi mille lavoratori dell’Italtel in sciopero, al termine del corteo partito dallo stabilimento, hanno occupato il centro direzionale del gruppo, a Castelletto (Settimo Milanese).

La straordinaria adesione allo sciopero nazionale dell’Italtel e l’occupazione in massa della sede della direzione del gruppo per tutta la giornata rappresentano un avvertimento chiaro e netto non solo al management, ma anche alle istituzioni.

Infatti, se non interviene un fatto nuovo da parte delle istituzioni, da domani 16 marzo 400 lavoratori Italtel finiranno in cassa integrazione a zero ore, anticamera del licenziamento. Ma non basta, l’intero settore delle telecomunicazioni è in grave crisi (vedi anche Nokia Siemens Network), a causa principalmente dell’assenza di una politica industriale a livello regionale e nazionale, che rischia di compromettere seriamente il futuro di questo settore strategico e teconologicamente maturo della nostra economia.

Nell’esprimere la nostra completa solidarietà ai lavoratori dell’Italtel e il nostro sostegno alle loro rivendicazioni, chiediamo ancora una volta al governo regionale di rompere il suo silenzio e di intervenire con urgenza nella vertenza.

Anzitutto, chiedendo al governo di non concedere al management la collocazione in Cigs di 400 lavoratori, sospendendo dunque la scadenza di domani. E, in secondo luogo, di concerto con il governo, di farsi carico di definire una politica industriale di rilancio del settore Tlc, a partire dallo sblocco dei finanziamenti per la banda larga.