Comitato di Partito del (n)PCI “Babuskin” - Comunicato n. 12

20 gennaio 2025


Sostenere la resistenza del popolo palestinese con tutte le forze!

Spezzare le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e europei!


L’Italia è un paese occupato e dobbiamo liberarlo. Il governo di Giorgia Meloni, serva degli imperialisti USA, è una “tigre di carta” che governa un paese anello debole della catena della Comunità Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti USA, sionisti ed europei. È solo un governo prono agli interessi di queste forze straniere che può permettersi di arrestare su comando degli USA l’ingegnere iraniano Abedini, picchiare e arrestare un calciatore in aeroporto a Roma solo perché soggetto non gradito allo Stato sionista d’Israele e allo stesso tempo lasciare scorrazzare il generale sionista e criminale di guerra Ghassan Alian disattendendo il mandato di arresto internazionale per crimini di guerra disposto dalla Corte Penale Internazionale. Questo perché siamo un protettorato USA come sancito dal Patto Atlantico del 1949, dall’Accordo di Washington Italia-USA del 1950, dall’Accordo di Roma sulla sicurezza reciproca del 1952 e dall’Accordo bilaterale sulle infrastrutture del 1954. Tale condizione è il motivo principale per cui il nostro paese è sempre più coinvolto nella Terza guerra mondiale, attraverso il sostegno economico, politico e militare al regime di Kiev in Ucraina e allo Stato sionista d’Israele e altre operazioni criminali a guida USA. In ogni angolo del paese sono evidenti i segni dell’occupazione militare USA-NATO: dai poligoni militari alle installazioni radar, dai comandi alle caserme fino ai depositi di munizioni, passando per le infrastrutture strategiche. Napoli è sede del comando NATO per le operazioni nel Mediterraneo e questo rende il capoluogo partenopeo retroterra politico, economico e militare dello Stato sionista d’Israele, braccio armato dei gruppi imperialisti USA in Asia occidentale. La base USA all’aeroporto di Capodichino (NA) e la Base NATO di Lago Patria sono i principali poli dell’occupazione militare e imperialista del territorio.

Senza l’appoggio diretto dei paesi NATO e delle infrastrutture USA-NATO disseminate nel nostro paese, lo Stato sionista d’Israele avrebbe notevoli difficoltà a perpetrare il genocidio di palestinesi e continuare le proprie operazioni militari contro il Libano, la Repubblica Islamica dell’Iran, la Siria e lo Yemen con il fine di alimentare la Terza guerra mondiale. Far convergere la lotta in solidarietà con il popolo palestinese, capillare e diffusa in ogni città d’Italia, nella lotta più generale per liberare il paese all’occupazione USA e NATO è il passo che bisogna fare per rafforzare il movimento di solidarietà con il popolo palestinese.


Avanzare nella lotta in solidarietà con il popolo palestinese per noi comunisti e antimperialisti italiani vuol dire spezzare il protettorato USA!


In questa fase sul territorio napoletano, come nel resto del paese, è in corso una lotta accanita che sta attraversando il movimento di solidarietà con la resistenza palestinese e di lotta contro il governo Meloni. Questa lotta è frutto della necessità di dare una prospettiva a tutte le mobilitazioni in corso.

Tale prospettiva non si svilupperà se prevarranno le illusioni di farne bacino elettorale e di regolare i conti su “chi comanda nelle piazze”, illusioni che solo alimentano concorrenza e divisioni identitarie.

Queste concezioni sono figlie del disfattismo, della sfiducia nelle masse e dell’idea che non è possibile farla finita con il capitalismo ma limitarsi a sopravvivere o nel migliore dei casi riformarlo. Sono posizioni nocive per tutto il movimento di resistenza delle masse popolari. Posizioni trasversali a tutto il movimento di resistenza delle masse popolari ma non per questo aderenti alla realtà né tanto meno maggioritarie. Non sono aderenti alla realtà perché la resistenza delle masse popolari all’oppressione della borghesia è un processo spontaneo e inesauribile. Un fiume che la borghesia qualunque cosa faccia non fa altro che alimentare. È questo che rende le masse popolari e la loro resistenza invincibili. È da questa resistenza che emergono le avanguardie, i capi e le forze rivoluzionarie per avanzare nella lotta contro la borghesia. È in queste forza inesauribile che in ultima istanza risiede la vittoria contro la borghesia. Non sono maggioritarie perché l’aspirazione all’unità è sulla bocca di tutti i compagni e le compagne che si stanno mobilitando da oltre un anno in solidarietà con la resistenza palestinese. Una linea, quella unitaria, che ogni compagno e attivista di ogni area politica, sindacale e sociale deve contribuire ad affermare ed estendere. La lotta è tutta aperta e l’obiettivo è innanzitutto uno: coordinare e organizzare il movimento di lotta delle masse popolari contro la guerra e in solidarietà con la resistenza palestinese e dei popoli del Medio Oriente, per cacciare il governo Meloni servo degli imperialisti USA, della NATO e di sionisti.


Sostenere la resistenza del popolo palestinese con tutte le forze.
Marciare uniti per colpire più forte!


Domani 21 gennaio alle ore 17 si terrà a Napoli, all’ex Asilo Filangieri, l’assemblea promossa dal Centro culturale Handala Ali, Unione Democratica Arabo Palestinese, Giovani Palestinesi d’Italia e dalla Rete Napoli per la Palestina “Aggiorniamo la memoria. Il genocidio è ora”. L’incontro è convocato in avvicinamento al presidio del prossimo 25 gennaio a piazza Garibaldi, ore 10:30. Quest’assemblea deve essere un’occasione per trattare delle divergenze, delle prospettive e di cosa è necessario fare ora per avanzare nella solidarietà con la resistenza palestinese e nella lotta per cacciare il governo Meloni. È fondamentale che tutte le organizzazioni politiche, sindacali e sociali della città vi prendano parte: dall’area Potere al Popolo, ex OPG, Rete dei Comunisti e USB all’area TIR, Iskra e Si Cobas, dal P.CARC, PRC e FGC ai centri sociali e collettivi studenteschi e tutto il resto della parte organizzata delle masse popolari del territorio. Tra tutte queste forze il movimento comunista, antimperialista e rivoluzionario deve assumersi le responsabilità che gli competono per dare alla mobilitazione delle masse popolari uno sbocco politico unitario e positivo. TUTTE le componenti del movimento popolare, del movimento comunista, antimperialista e rivoluzionario devono partecipare, lottare animatamente per affermare le giuste posizioni nel movimento di resistenza delle masse popolari ma devono farlo marciando unite contro il nemico. Chiunque sia a promuovere un’iniziativa, una lotta, una mobilitazione che aiuta il movimento comunista e rivoluzionario o il movimento popolare a compiere un passo avanti va sostenuto, la sua iniziativa va portata come esempio, va fatta conoscere, va rilanciata e se possibile emulata e replicata. Bisogna far confluire tutte le iniziative e le mobilitazioni nel piano per rendere ingovernabile il paese al governo Meloni e alle Larghe Intese fino a imporre un governo di emergenza delle masse popolari organizzate.

È tempo di lottare uniti con coraggio, onore e senso di responsabilità verso le masse popolari del nostro paese e verso i popoli oppressi dall’imperialismo in tutto il mondo!

Vincere è possibile, dipende da ognuno di noi!