19.02.2025 - Comunicato numero 58 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano
Isolare, denunciare e cacciare via i sionisti che mettono la Toscana e l’Italia al servizio dello Stato sionista d‘Israele!
Sabato 8 febbraio a Sesto Fiorentino (FI) si è svolto un incontro sulla Palestina, con la proiezione di un film, una mostra a cui sono seguiti un dibattito, cena e concerto. L’evento, dal titolo “Palestina dalla tregua alla liberazione”, ha ottenuto il patrocinio del Comune. Firenze per la Palestina, che ha organizzato l’evento, con intelligenza ha valorizzato le recenti dichiarazioni su Marco Carrai da parte di Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino e membro della segreteria nazionale di Sinistra Italiana. Marco Carrai è presidente della Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer. Al Meyer ha fatto curare due o tre bimbi vittime delle forze armate dello Stato sionista di Israele, due o tre delle migliaia che questo Stato ha sterminato con ferocia nazista. Marco Carrai di Israele è console onorario e Lorenzo Falchi mette il dito sulla piaga, dicendo che bisogna “sostituire Carrai, console di Israele, Stato che ha ucciso 17 mila bambini”, togliendogli la presidenza della Fondazione Meyer. A Falchi si è unita anche Caterina Arciprete, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) nel Consiglio Comunale di Firenze, che si è rivolta direttamente al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, perché intervenga e destituisca Carrai. Così facendo, Arciprete ha indicato in modo inequivocabile nel Presidente della Regione Toscana il responsabile (quanto meno formale) del ruolo ricoperto da Carrai, responsabilità che Eugenio Giani non si è mai voluto assumere ufficialmente. Questo è un fatto importante di cui tenere conto da qui in avanti nella lotta per denunciare i sionisti che infestano la città di Firenze e che qui hanno ruolo dirigente. Non solo Marco Carrai ma anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, e i consiglieri comunali al servizio dei partiti e degli interessi delle Larghe Intese o sono sionisti o sono succubi del sionismo e di Israele. Sono loro ad avere sbarrato l’accesso alla seduta consiliare del 27 gennaio, Giorno della Memoria, agli attivisti di Firenze per la Palestina che giustamente manifestavano sotto Palazzo Vecchio contro l’uso strumentale che i sionisti fanno di quella giornata istituita come monito contro ogni futuro massacro. Detto questo, l’affaire Carrai apre a nuove e superiori contraddizioni tra i partiti delle Larghe Intese, in particolare tra Sinistra Italiana-AVS e PD che a Firenze e in altri comuni della Piana fiorentina, governano insieme.
Approfittiamone per assestare a Marco Carrai il colpo necessario a cacciarlo dal ruolo di presidente della Fondazione Meyer, ruolo per il quale non ha alcuna competenza medica e meno che mai titoli di merito sul piano politico e morale.
Assestiamo il colpo. Estendiamo la lotta contro il sionismo, contro i suoi agenti dichiarati come lo è Carrai e contro i suoi complici. Tutti costoro sono i nemici delle masse popolari. Sono gli stessi responsabili delle stragi sul lavoro, come quella che si è consumata un anno fa nel cantiere di via Mariti o quella che ha sconvolto Calenzano pochi mesi fa. Sono i responsabili della svendita e della liquidazione dell’apparato produttivo e delle fabbriche, come stanno provando a fare con la ex-GKN di Campi Bisenzio, con la Beko di Siena o le Acciaierie di Piombino, dove Carrai estende i tentacoli come vicepresidente della proprietaria Jindal South West (JSW). Sono i responsabili della devastazione del territorio e delle grandi opere inutili e speculative come l’estensione dell’aeroporto di Peretola, ennesima porta di accesso al turismo di lusso e mordi e fuggi, un’opera particolarmente invisa alle masse popolari fiorentine. Anche qui sbuca Carrai che degli aeroporti di Pisa e Firenze si occupa come presidente di Toscana Aeroporti.
Marco Carrai è parte della borghesia imperialista che conduce la guerra contro le masse popolari, rappresenta bene quanto il sionismo di oggi è quello che ieri è stato il nazifascismo.
Il sionismo è una corrente politica e affaristica reazionaria e funzionale a tenere in piedi una delle ultime e più brutali imprese del colonialismo del secolo scorso, lo Stato sionista d’Israele, avamposto in Asia occidentale dei gruppi imperialisti USA-NATO e UE. Lo Stato sionista d’Israele può procedere nel genocidio dei palestinesi perché gode dell’appoggio militare, finanziario, economico e politico delle potenze imperialiste di tutto il mondo, con in testa gli USA e gli altri paesi NATO, compresa l’Italia. Senza questo appoggio lo Stato sionista d’Israele sarebbe costretto a cessare nel giro di poco il genocidio in Palestina. Per questo chi è veramente contro il genocidio lo deve dimostrare schierandosi contro l’attuale governo italiano e le forze politiche che apertamente o sotto banco avallano, difendono, legittimano lo Stato sionista d’Israele. Il governo Meloni con la sua maggioranza è apertamente asservito all’ideologia e alla politica del sionismo, il PD non è da meno e non lo sono nemmeno i suoi cespugli, Sinistra Italiana e AVS i cui vertici a livello nazionale si accodarono a Meloni nel vietare la manifestazione del 5 ottobre 2024 a Roma con roboanti dichiarazioni di sdegno come quelle del deputato Angelo Bonelli. Di tutto questo teniamo conto per valorizzare anche quelle iniziative che vengono prese per motivi prettamente elettoralistici, quale anche è la mossa di Falchi contro Carrai. Tenerne conto cosa significa? Significa anzitutto chiederci se la tal iniziativa può rafforzare o meno la nostra lotta e, se sì, sostenerla e orientarla impedendo che venga incanalata sui binari morti delle dichiarazioni fini a se stesse. In concreto, sfruttare le dichiarazioni del sindaco Lorenzo Falchi oltre quanto è già stato fatto con l’iniziativa dell’8 febbraio, significa ad esempio incalzare altri sindaci della Piana fiorentina come quello di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, ad associarsi alla denuncia di Falchi per cacciare Carrai dalla Fondazione Meyer, il che gioverebbe anche alla lotta che vede unite le due amministrazioni contro l’allargamento della pista dell’aeroporto di Peretola.
In Toscana sta nascendo una rete di consiglieri comunali e sindaci, schierati contro le Larghe Intese evidentemente anche in vista delle prossime elezioni regionali. Ebbene, nei programmi di questa rete vogliamo vedere la lotta contro l’Entità sionista, contro la loro complicità nel sostenere le manovre eversive degli imperialisti USA e della NATO, le cui ricadute vediamo in modo plastico a Firenze con il progetto di insediamento di un comando NATO nel quartiere di Rovezzano e a Pisa con le manovre di potenziamento di Camp Darby e la nuova base dell’esercito italiano a Coltano. Il programma elettorale di questa rete deve consistere in azioni politiche concrete a sostegno di TUTTO quello che i comitati popolari mettono in campo. Ebbene, queste forze, questi amministratori, consiglieri, animatori di liste anti Larghe Intese si uniscano ai collettivi dei lavoratori, come quello ex GKN, ai comitati che lottano contro la guerra come il comitato No comando NATO di Firenze, il Movimento No base di Pisa, il comitato No Camp Darby, contro il genocidio del popolo palestinese come Firenze per la Palestina, i Giovani Palestinesi d’Italia, la rete BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), i collettivi studenteschi, i comitati che si occupano della difesa della sanità, i comitati ambientalisti come quelli che in Amiata si stanno organizzando con il progetto di installare quasi una dozzina di nuove centrali geotermiche.
Liberare Firenze e la Toscana dagli occupanti è possibile!
Per un Governo di Blocco Popolare! Per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!
Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano
Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le
istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP)