Comitato di Partito del (nuovo) Partito Comunista Italiano – Nadja Krupskaija

Comunicato n.13 - 19.12.2024

Il genocidio del popolo palestinese ha radici profonde nel nostro paese:

fermiamo i sionisti e i guerrafondai!


I legami tra il Fascismo, la nascita dello Stato sionista d’Israele e la Cabi Cattaneo di Milano

Diffondiamo in appendice l’articolo Il ruolo della Regia Marina italiana e della X MAS nella nascita dello Stato sionista d’Israele pubblicato su La Voce 78 del (nuovo)Partito Comunista Italiano. L’articolo ha il pregio di mettere in luce in particolare due aspetti.

Il primo, è la collaborazione con i sionisti di alcuni centri di potere presenti nel nostro paese fin dal ventennio fascista (1922-1943) e successivamente sopravvissuti alla Resistenza partigiana al nazifascismo, per lo più fascisti e loro collaboratori reintegrati in qualche modo nelle istituzioni italiane dalla Democrazia Cristiana e dal Vaticano con l’avallo di fatto di Palmiro Togliatti e del PCI (attraverso l’amnistia attuata tramite decreto presidenziale il 22 giugno 1946 dal primo governo De Gasperi).

locandina di novembre 2024 del CdP Nadja Krupskaija

Il secondo, è il ruolo della Cabi Cattaneo, azienda milanese che proprio grazie ai sionisti si è salvata dal fallimento alla fine della Seconda guerra mondiale. La Cabi Cattaneo è una piccola azienda specializzata nella costruzione di mezzi militari anfibi e sottomarini che dal 1948 arma lo Stato sionista d’Israele. Di recente ha allargato il suo giro d’affari: infatti nell’agosto 2023 ha siglato un accordo con Fincantieri e Leonardo per la produzione di mezzi subacquei destinati a sostenere la Marina Militare statunitense e quella dello Stato sionista d’Israele.

La Cabi Cattaneo è una delle tante aziende con sede in Italia che, con l’avvallo del governo Meloni, sostiene direttamente lo sterminio del popolo palestinese da parte dello Stato sionista d’Israele. Come moltissime altre aziende ha sede in Lombardia, prima regione italiana per esportazione di armi verso lo Stato sionista: insieme alla Cabi Cattaneo spiccano infatti il gruppo Leonardo (con stabilimenti a Brescia, in provincia di Milano e Como e ben quattro in provincia di Varese), la Fiocchi munizioni (Lecco), la Beretta (Brescia).


Fare i nomi e cognomi dei complici del genocidio del popolo palestinese è giusto e necessario: contribuisci ad estenderne la denuncia nominativa degli agenti sionisti e dei loro complici attivi in Italia promossa dal (nuovo)PCI con l’Avviso ai naviganti 145!

Fermiamo gli aguzzini del popolo palestinese: facciamo della solidarietà con il popolo palestinese un campo di mobilitazione per rendere ingovernabile il paese al governo Meloni, asservito ai sionisti, fino a cacciarlo!


Comitato di Partito Nadja Krupskaija

Consulta il sito (nuovo) Partito Comunista Italiano – www.nuovopci.it - Leggi La Voce n. 78 del (n)PCI!

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Scarica la locandina di novembre 2024 del CdP Nadja Krupskaija



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La Voce 78 - novembre 2024

Il ruolo della Regia Marina italiana e della X MAS nella nascita dello Stato sionista d’Israele

Nel 1923 nacque a Riga (Lettonia) il Betar, un movimento giovanile promosso dal Partito Revisionista Sionista, fondato da Vlad Yevgenyevich Zhabotinsky, con lo scopo di favorire l’emigrazione di giovani ebrei europei verso la Palestina per contribuire alla nascita della colonia sionista. Il revisionismo sionista differiva dalle altre correnti sioniste in quanto affermava il diritto ebraico alla sovranità sull’intera Eretz Yisrael (Grande Israele), identificata nella Palestina. Il Betar fu precursore del movimento Herut del terrorista sionista Menachem Begin (primo ministro dello Stato sionista dal 1977 al 1983) e divenne elemento centrale nella fondazione del Likud, il partito di Benjamin Netanyahu.

Il Betar creò, sia in Palestina che negli altri paesi dove era attivo, delle scuole per formare istruttori militari e personale militare. Nel 1930 fu istituita a Tel Aviv la prima scuola per la formazione di addestramento di paramilitari da impiegare durante le operazioni navali. In seguito, tra il 1935 e il 1939, vennero create due scuole navali, una in Lettonia ed una in Italia destinate a formare i quadri della futura Marina dello Stato sionista di Israele. La scuola nautica creata in Italia e destinata agli ebrei, situata all’interno della Scuola Nautica di Civitavecchia della Regia Marina italiana, fu sostenuta da Mussolini che nel corso degli anni ‘20 e ‘30 stabilì ottimi rapporti con il Betar in funzione di contrasto dell’Impero britannico, che all’epoca governava la Palestina su mandato della Società delle Nazioni dopo la sconfitta dell’Impero ottomano nella Prima guerra mondiale.

La scuola nautica per ebrei fu operativa a Civitavecchia dal 1936 al 1938 (anno in cui furono promulgate le leggi razziali) e formò allievi ebrei provenienti da tutta Europa e dagli insediamenti sionisti in Palestina destinati a diventare i futuri comandanti della marina dello Stato sionista. In particolare, i giovani cadetti vennero addestrati da ex ufficiali della Regia Marina italiana. La scuola nautica destinata agli ebrei fu finanziata dall’agenzia marittima Lloyd Triestino (oggi Italia Marittima, appartenente al gruppo Evergreen di origine taiwanese) all’epoca sotto controllo finanziario della Finmare, una finanziaria controllata a sua volta dall’IRI. La scelta di Civitavecchia quale sede per la formazione dei quadri della futura Marina israeliana venne indicata dal fiduciario romano del Betar, Maurizio Mendes, figlio del generale Guido Aronne Mendes che fu a sua volta stretto sodale e amico di Pio XII, grazie al quale con l’avvento delle leggi razziali ottenne per sé e la sua famiglia un passaporto vaticano per rifugiarsi in Svizzera e da lì raggiungere la Palestina.

Con la fine della Seconda guerra mondiale, a partire dal 1946 gli agenti del Mossad LeAliyah Bet (nome completo dell’Aliàh Bet, l’organizzazione clandestina che si occupava di favorire l’emigrazione degli ebrei europei in Palestina e antesignana dell’attuale Mossad) attivi in Italia operarono per garantirsi il sostegno di alcuni gruppi di potere e ufficiali militari legati al fascismo sopravvissuti alla lotta di Liberazione partigiana e riabilitati grazie all’amnistia proposta da Togliatti (attuata tramite decreto presidenziale il 22 giugno 1946 dal primo governo De Gasperi), per addestrare e armare gli uomini del Palyam, reparto marittimo del Palmach, una unità d’elite dell’Haganah, organizzazione paramilitare ebraica in Palestina attiva dal 1920 al 1948 e confluita nelle forze armate statali dopo l’autoproclamazione dello Stato sionista d’Israele il 14 maggio 1948.

Tra gli agenti del Mossad LeAliyah Bet in Italia Ada Sereni Ascarelli ebbe un ruolo centrale. Ada Sereni fu un’importante esponente del movimento sionista in Italia. Figlia di una ricca famiglia di commercianti romani, sposò Enzo Sereni, agente dell’Haganah, e fu tra i primi ebrei italiani a emigrare in Palestina nel 1928. Nel 1945, rientrata in Italia, Ada Sereni si occupò principalmente di mettere al servizio della causa sionista elementi della borghesia italiana legati alla sua famiglia di origine. Fu grazie a questi rapporti che per conto del Mossad LeAliyah Bet entrò in relazione con i vertici dello Stato Maggiore della Regia Marina, con cui definì gli accordi per addestrare marinai ebrei a condurre le imbarcazioni dei coloni ebrei dirette in Palestina e ottenere il servizio di istruttori per l’addestramento di commando da impiegare in azioni di sabotaggio sia a terra che in mare contro gli arabi palestinesi e i britannici. La richiesta fu accolta dal comandante Agostino Calosi, capo del Servizio Informazioni Segrete (SIS) della Marina Militare Italiana, che si attivò alacremente e ordinò a Nino Buttazzoni, un ex comandante del battaglione nuotatori paracadutisti, di ricercare il personale più adatto da inviare in Israele. Buttazzoni, già capo delle truppe della RSI impiegate nelle operazioni militari contro i partigiani jugoslavi nella Venezia Giulia tra settembre del 1943 e aprile 1945, nel dopoguerra aveva lasciato il servizio ed era divenuto il direttore della Micoperi, una società tutt’ora in attività specializzata nelle attività subacquee in campo petrolifero. Non potendo mandare personale in servizio nella Marina, Calosi diede l’ordine a Buttazzoni di reclutare per conto dei sionisti tra i congedati e anche tra gli ex combattenti della X MAS della RSI. Alcuni accettarono, tra essi il capitano Geo Calderoni, il sottotenente di vascello Nicola Conte e il capo di terza classe Fiorenzo Capriotti. Quest’ultimo era un ex pilota di barchini esplosivi (Motoscafi Turismo Modificati - MTM) e fu un elemento fondamentale per la creazione della Tredicesima Flottiglia o Shayetet 13 (che dopo il 14 maggio 1948 venne integrata come unità di incursori nella Marina dello Stato sionista) al punto che il 22 ottobre 1992, nell’anniversario dell’affondamento della nave ammiraglia egiziana “Emir Farouk” al largo di Gaza (avvenuta nel 1948), Capriotti ricevette dall’ammiraglio Ami Ayalon, comandante in capo della marina dello Stato sionista, il titolo di comandante ad honorem della Tredicesima Flottiglia. Presentato ad Ada Sereni, Capriotti cominciò ad istruire nelle colonie sioniste in Palestina un gruppo di paramilitari provenienti dal Palmach e dal Palyam all’utilizzo dei barchini esplosivi (MTM), gli stessi che erano stati impiegati dalla X MAS, prodotti all’epoca dall’azienda milanese C.A.B.I Cattaneo. In Italia l’addestramento dei paramilitari del Palyam venne organizzato in alcuni dei numerosi “campi di raccolta” predisposti dal Mossad LeAliyah Bet per l’espatrio clandestino degli ebrei italiani verso la Palestina. I “campi di raccolta” degli ebrei erano situati in porti minori lungo le coste italiane. Tra questi il porto di Formia, dove era stata creata una base segreta dal Mossad LeAliyah Bet e da ex operatori della X MAS.

Agli inizi del 1948, Volodia Izkovitz (un comandante del Palyam) si recò a Milano e incontrò il titolare della C.A.B.I Cattaneo, azienda specializzata nella costruzione degli MTM che con la fine della Seconda guerra mondiale era ridotta sul lastrico. Con un accordo da 50 milioni di lire, la C.A.B.I Cattaneo si salvò dal fallimento e riprese la produzione di MTM per conto del Palyam e dei terroristi sionisti contribuendo in questo modo a una delle operazioni militari che risultarono decisive per consolidare l’autoproclamato Stato sionista, ossia il già citato affondamento della nave ammiraglia egiziana “Emir Farouk” e di un dragamine situate al largo di Gaza a sostegno delle truppe egiziane e della resistenza palestinese accerchiata dalle truppe sioniste. A queste si aggiungono le numerose operazioni di sabotaggio e affondamento di navi con approvvigionamenti militari dirette in Palestina a sostegno della resistenza degli arabi palestinesi.

Il 29 maggio 1948, due settimane dopo l’autoproclamazione dello Stato sionista d’Israele, il governo provvisorio creò le cosiddette Forze di Difesa Israeliane (IDF) in cui confluirono l’Haganah, i paramilitari del Palyam e del Palmach e la maggior parte dei gruppi terroristi e paramilitari sionisti attivi in Palestina.

I vertici militari italiani sopravvissuti alla lotta di Liberazione partigiana e reintegrati nelle istituzioni italiane dalla Democrazia Cristiana e dal Vaticano con l’avallo di fatto di Palmiro Togliatti e del PCI, diedero un contributo decisivo all’occupazione della Palestina da parte dei sionisti. Ciò segna la misura in cui i vertici della Repubblica Pontificia, come descritto nel Manifesto Programma del (n)PCI (capitolo 2.1.1.2), sono il frutto della combinazione di Vaticano, gruppi imperialisti USA (direttamente e tramite la NATO), gruppi sionisti, organizzazioni criminali, associazioni padronali e gruppi imperialisti europei. La lotta a sostegno della resistenza palestinese, per incidere concretamente e contribuire a liberare la Palestina dall’occupazione sionista, deve confluire nella lotta più generale per farla finita con il sistema della Repubblica Pontificia.

Alberto F.