28 luglio 2023. Comunicato numero 45 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


L’opposizione alla NATO e alle sue sporche manovre dilaga nel paese!

Contattaci per denunciare in sicurezza, con scritte murali, ogni base militare!

Stampa e diffondi capillarmente gli adesivi “No comando NATO a Firenze”

del CdP Aurora del (n) PCI

Il quartiere di Rovezzano, periferia Sud-est della città di Firenze, diventerà sede del comando interforze Nato – Multinational Division South (Mnd-S). Il comando sarà installato presso la caserma Predieri, sede del Comando Divisione ’Vittorio Veneto’, costituito a Firenze il 1° luglio 2019. La questione è venuta alla luce nelle ultime settimane ma in verità la genesi del progetto di comando, risale all’ottobre 2019, in seguito ad un’iniziativa del Governo Italiano dopo l’approvazione, da parte dei paesi membri della NATO, della costituzione del Quartier generale Multinational Division South (Mnd-S); un presidio militare inserito nella NATO Force Structure, che potrà contare su una componente specifica a connotazione multinazionale e comporterà la partecipazione di militari provenienti da altri paesi dell’Alleanza Nord Atlantica, proprio nella citata caserma. Il Comando Divisione Vittorio Veneto è una Grande Unità dell’Esercito Italiano (cioè di impiego strategico) pronta a intervenire in ogni scenario operativo per assolvere i compiti in ambito nazionale, nel contesto dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea. Da questo Comando dipendono quattro Brigate: la Brigata di cavalleria Pozzuoli del Friuli; la Brigata aeromobile Friuli; la Brigata corazzata Ariete e la Brigata paracadutisti Folgore, insieme al 78° Reparto Comando e Supporti Tattici “Lupi di Toscana”. Queste Grandi Unità da combattimento sono addestrate per esprimere elevate capacità operative. Dal 1° aprile 2023, la Divisione Vittorio Veneto è transitata dal Comando Forze Operative Nord (COMFOP-N) alla dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito (COMFOTER – COE). Mentre si attendono le firme definitive per il nuovo Head quarter NATO per il Sud Europa si sta procedendo ad una riorganizzazione secondo gli standard propri dell’Alleanza Atlantica per raggiungere la massima ‘interoperabilità’ con le forze NATO, per esempio le specifiche competenze della lingua inglese dei militari italiani e soprattutto nuove conformità per le infrastrutture locali.


Per quanto riguarda i nuovi compiti che il Mnd-S HQ sarà chiamato ad assolvere, particolare impegno sarà dedicato all’addestramento, con la partecipazione ad esercitazioni di livello internazionale che coinvolgono i reparti provenienti da tutti i Paesi dell’Alleanza Atlantica, al fine di assolvere ai compiti fondamentali della NATO, rivestendo il ruolo naturale di Comando Divisione o quello di Comando di Componente Terrestre nell’ambito di una operatività interforze. Parallelamente la componente nazionale continuerà a operare per addestrare e preparare le unità dipendenti, con lo scopo di garantire il mantenimento del massimo livello di efficienza operativa, ai fini del successivo impiego (anche disposto con minimo preavviso) nei teatri operativi già attivi o in quelli che dovessero essere attivati all’emergenza.

La scelta di Firenze, come sede del comando NATO, attiene al fatto che ha una posizione geografica strategica per gli interessi geopolitici del lato Sud dell’Alleanza. E’ infatti vicina a Camp Darby, il più grande magazzino di armamenti statunitensi al di fuori dei loro confini nazionali, al porto di Livorno e all’aeroporto militare di Pisa (ma anche alla base dell’Esercito Italiano di Coltano). In seguito alla denuncia della Rete Democratica Fiorentina il progetto è venuto alla ribalta. Il 13 luglio, al circolo ARCI di Sant’Andrea a Rovezzano, un centinaio di persone tra abitanti del quartiere di Rovezzano (e non solo) e attivisti politici e sociali, si è riunita per discutere e decidere il da farsi. Una parte consistente dell’assemblea ha chiaramente messe a fuoco e denunciato il ruolo della NATO nell’escalation militare, nella militarizzazione dei territori e nella guerra in corso in Ucraina; ha rifiutato l’impostazione data dai promotori dell’assemblea (la Rete Democratica Fiorentina per l’appunto) di limitarsi a una campagna informativa e sostanzialmente di testimonianza per abbracciare la proposta di formare un comitato cittadino: il Comitato No comando NATO né a Firenze né altrove.

L’iniziativa presa a Firenze si inserisce in un movimento contro la guerra, le manovre sporche della NATO e degli imperialisti USA (a cui gli imperialisti UE reggono il sacco), il traffico di armi e la militarizzazione dei territori che inizia a dilagare tra settori sempre più ampi della popolazione. Come abbiamo scritto di recente è necessario organizzarci, mobilitarci e coordinarci contro le politiche guerrafondaie del governo Meloni e di tutti i partiti delle Larghe Intese (PD in testa), il che significa cacciare il Governo Meloni e fare di ogni movimento locale (da Ghedi a Coltano, da Firenze Niscemi) articolazione di un movimento più ampio, cioè nazionale, che sottragga il nostro paese dal gioco al massacro voluto dagli imperialista USA.

Esortiamo, dunque, a contattarci per denunciare in sicurezza le operazioni sporche del governo guerrafondaio della Meloni e delle amministrazioni locali (comunali e regionali) ad esso asservite:

- denunciare con scritte murali il progetto di comando NATO a Rovezzano come già fatto dai compagni del (n) PCI;

- stampare e diffondere gli adesivi “No comando NATO a Firenze” prodotti dal Comitato Aurora del (n) PCI

- studiare e diffondere questo comunicato


Trasformiamo l’opposizione alla guerra nella forza necessaria a cacciare il governo Meloni servo della NATO!

Trasformiamo l’opposizione alla guerra nella forza per imporre l’unico governo che serve: il Governo di Blocco Popolare!



Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).