Agli operai sotto attacco del padrone e dello Stato diciamo "Riunirsi e organizzarsi segretamente!"

   

Comitato Aurora

del (nuovo)Partito comunista italiano

Comunicato n. 12 - 29.12.2019

 

Premessa della redazione del sito del (n)PCI

Nel Comunicato che segue il CdP Aurora affronta la questione della difesa dalla repressione padronale e statale, questione di grande importanza in particolare per gli operai. Ottimo che il CdP affronta la questione e non lascia questo aspetto della lotta di classe all’improvvisazione e allo spontaneismo. Proprio data l’importanza del tema, facciamo notare che però il CdP Aurora travisa la concezione che guida il Partito e crea confusione tra un comitato di Partito in un’azienda e un gruppo più o meno organizzato di operai che in un’azienda o fuori operano clandestinamente per sfuggire alla repressione, crea confusione tra la clandestinità del Partito comunista promotore della guerra popolare rivoluzionaria che il proletariato e le altre classi delle masse popolari conducono contro la borghesia e che sfocia dell’instaurazione del socialismo e la segretezza necessaria a chi promuove lotte rivendicative per tutelare sé e la propria attività dalla repressione del padrone e del suo Stato. Richiamiamo i lettori a riflettere sulla differenza, aiutandosi con la letteratura del Partito in merito. Ovviamente sta invece al Partito affrontare con i compagni del CdP Aurora il tema nelle sedi di Partito e promuovere nel Partito una maggiore assimilazione della concezione che deriva dall’esperienza della lotta di classe.

 

Agli operai sotto attacco del padrone e dello Stato diciamo "Riunirsi e organizzarsi segretamente!"

 

Gli operai e gli altri lavoratori che sono in posizioni di avanguardia nella lotta di classe, che vogliono mantenerle e che vogliono avanzare togliendo terreno ai padroni, possono essere garantiti  costituendosi in organizzazioni operaie (OO) all'interno dei luoghi di lavoro.

Per continuare a resistere e a passare all'attacco serve che gli operai e tutti i lavoratori si organizzino anche in segretezza, oltre che apertamente. L'organizzarsi nella segretezza amplia il cerchio della garanzia per quelli che nelle aziende private e pubbliche assumono ruolo di dirigenti e promotori dell'offensiva contro i padroni e contro lo Stato con le sue istituzioni che è al loro servizio (vedi il Decreto Sicurezza di Salvini e le multe di 4mila euro ciascuno della Questura di Prato agli operai pratesi in lotta per avere lo stipendio). Organizzarsi e organizzare le lotte al di fuori della visuale dei padroni e dei loro servi è metodo che, offrendo una garanzia molto solida contro la repressione, amplia la nostra visuale: ci consente di pianificare offensive di più ampio raggio e di più lunga durata. Inoltre è metodo che esiste da quando esistono le classi: la classe oppressa sempre ha pianificato in segreto lotte, battaglie e guerre contro gli oppressori e tutto questo è quindi del tutto naturale e molto semplice da capire. È più strano pensare il contrario, che sia ormai giunto il momento che tutti siamo uguali, che la legge è uguale per tutti, che non esistono più sfruttati e sfruttatori, che ciascuno è padrone di se stesso e simili fantasie. Sono fantasie fatte circolare nei paesi imperialisti e quindi anche in Italia da molti decenni, è vero, ma tutti i millenni di storia di lotta di classe che abbiamo alle spalle le negano. Sono fantasie che sono sempre più negate dalla realtà presente, e soprattutto sono negate nella fabbrica, dove la distinzione tra il padrone e l'operaio è netta ed entrambi, sia il padrone che l'operaio, la sanno. Meglio di tutti la sanno quegli operai che sono sotto attacco quando rivendicano di essere trattati come uomini, e non come mezzo che il padrone usa per arricchirsi e a cui il padrone ruba il tempo e le loro migliori energie materiali e spirituali.

È quindi normale che gli elementi più avanzati della classe operaia e delle masse popolari si riuniscano e si organizzino in segretezza. Nel Comunicato n.11 del Comitato di Partito Aurora diamo alcune indicazioni per chi vuole costituire un Comitato di Partito clandestino in una fabbrica o in un altro luogo di lavoro. Tali indicazioni valgono anche per chi si vuole riunire in segretezza.

All'inizio, quelli decisi a intraprendere il percorso possono e devono incontrarsi e discutere (se sono più d'uno) in tempo e luogo deciso tra gli interessati e solo ad essi noto e in forma diretta, cioè non per telefono o mail, e senza portare con sè cellulari.(1) Contemporaneamente, possono e devono mettersi in contatto con il centro del (n)Pci, che fornisce loro ogni istruzione sul perchè e come procedere oltre e meglio di quanto può essere fatto in questo scritto breve. Per farlo trovano le istruzioni nel sito del (n)Pci, in www.nuovopci.it/contatti/infocont.html.

 

1 - Negli ultimi anni i cellulari sono prodotti in modo tale che è impossibile togliere la batteria, come invece era usuale nei decenni precedenti. Si tratta evidentemente di una misura il cui fine non è economico  (all'azienda non ne viene niente) ma politico, nel senso che la batteria, anche a telefono spento, consente di tracciare il percorso di chi lo possiede e anche, con una strumentazione apposita, di sentire ciò si dice.

 

In particolare qui si possono scaricare

• le istruzioni per usare il programma PGP, che consente di criptare i documenti in modo che li possano leggere solo il mittente e il destinatario, cosa che era considerata assolutamente normale ai tempi in cui le lettere si spedivano in busta chiusa;

• le istruzioni per l'uso del programma TOR, che consente di navigare in Internet in forma anonima.

Devono mettersi in contatto con il Centro del Partito perchè questo organismo li può seguire indicando loro quali mezzi adottare per continuare la lotta e portarla al successo preservandosi e rafforzandosi. Lo possono fare subito, ancora prima di costituire un Comitato di Partito. Come detto nel Comunicato n.11, possono chiedere istruzioni ai compagni del Partito dei CARC, che stanno sperimentando l'uso delle tecniche sopra indicate a garanzia della propria riservatezza.

Perchè, però, non potrebbero costituire immediatamente un Comitato di Partito (CdP)? Un CdP è un organismo i cui componenti sono membri del Partito, e per esserlo bisogna fare un percorso. Bisogna condividere la concezione che il Partito ha, la sua strategia, i suoi fini. Non si possono condividere se non si conoscono, e siccome sono tutte idee nuove (oppure idee già del primo movimento comunista che però la borghesia imperialista cerca da decenni di falsificare e di nascondere) bisogna che il Partito le spieghi e magari le rispieghi, a partire da quanto scritto nel suo Manifesto Programma, che ne è la sintesi. Inoltre bisogna che chi ascolta sperimenti nella lotta che conduce e nella sua pratica in generale se ciò che il Partito dice è giusto: il pensiero del Partito non è un dogma davanti al quale inginocchiarsi, ma uno strumento per l'azione messo a disposizione della classe operaia. Il Partito, in conclusione, è un esercito i cui singoli combattenti sono coscienti del loro compito particolare e del compito generale, che nella conduzione della guerra diventano sempre più coscienti e determinati. Questo è l'esercito destinato a vincere.

Iniziare a organizzarsi in segreto è un passo di questo percorso in cui eleviamo la nostra coscienza e la nostra determinazione. Passo dopo passo, il Partito metterà a disposizione degli operai e degli elementi delle masse popolari più avanzati e generosi quanto del patrimonio scientifico ha elaborato nel corso degli ultimi quaranta anni. Essi potranno così costituire dieci, cento e mille Comitati di Partito che saranno il motore della rivoluzione socialista.

 

Approfittiamo dell'occasione per augurare agli elementi avanzati della classe operaia e delle masse popolari e a tutti quelli che ci leggono un nuovo anno decisivo nell'avanzata verso il socialismo. Il percorso che indichiamo in questo Comunicato e in quelli che lo precedono è difficile ma possibile e sicuramente porta vittorie. Auguriamo che molte di queste vittorie costellino l'anno che viene.

Viva il (nuovo)PCI

Operai e lavoratori, arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista italiano! Il primo movimento comunista italiano con il suo partito ha trasformato il paese e ci ha lasciato un patrimonio che nessuno potrà cancellare. Usiamolo

come fondamento per costruire la rivoluzione socialista, per sognare, per pensare, per vedere oltre l'orizzonte della società borghese, con la libertà che la condizione clandestina consente al partito della classe operaia e che spiana il cammino verso la vittoria!

 

Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP). Comunicazioni con il CdP Aurora al recapito theaurors@netcourrier.com.