La Voce 73 (ritorna all'indice)

del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXV - marzo 2023

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Governo di Blocco Popolare: riformismo o socialismo?

Nel marzo 1919 a Mosca nasceva l’Internazionale Comunista. In Europa occidentale gli organismi operai e popolari (allora di contadini e di piccola-borghesia urbana), in russo “soviet”, erano tanti e in rapido aumento in Germania (Räte-System), in Inghilterra (Shop stewards committees) e in altri paesi (Svizzera, Italia, Olanda, Belgio, Austria, Ungheria, Croazia, Cecoslovacchia, Polonia). La possibilità che in alcuni di essi si costituissero governi analoghi a quello sovietico russo senza che prima i comunisti avessero conquistato la maggioranza in quegli organismi, era alta. Lenin la esaminò con molta preoccupazione (e la storia ha confermato che era ben fondata) e indicò ai comunisti che il compito di conquistare la maggioranza in quegli organismi era importante tanto quanto il compito di promuoverne la nascita in tutti i settori delle masse popolari (vol. 28 Opere complete, pagg. 468 e 476 e a pag. 68 di questo numero di La Voce).

 In sintesi Lenin 1. considerava possibile, in situazioni in cui (a causa dell’aggravarsi della crisi e della mobilitazione delle masse popolari) la borghesia non è in grado di mantenere la continuità del suo sistema di governo, la formazione di governi d’emergenza degli organismi operai e popolari, 2. indicava ai comunisti il compito di conquistare la maggioranza negli organismi operai e popolari, perché solo così tali governi potevano avere successo: attuare le misure d’emergenza e vincere la borghesia, cioè avanzare fino all’instaurazione del socialismo.