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del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XXIII - luglio 2021

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La linea del Governo di Blocco Popolare: presupposti e obiettivi

La linea del Governo di Blocco Popolare (GBP) è la linea per orientare verso un obiettivo politico (di potere) le masse popolari in un contesto caratterizzato dal precipitare della crisi generale del capitalismo nella fase acuta e terminale, dalla debolezza del movimento comunista cosciente e organizzato, dal seguito di cui godono tra le masse popolari gli esponenti della sinistra borghese. Quindi è una linea per far avanzare la rivoluzione socialista (interesse storico delle masse) ponendo rimedio temporaneo e precario agli effetti più gravi della crisi che colpiscono le masse (quindi risponde agli interessi immediati di queste ultime e facilita la loro mobilitazione e organizzazione) e mettendo a contribuzione e alla prova gli attuali “capi” delle masse popolari (“dividere l’uno in due”). A questi vanno aggiunte alcune considerazioni.

a) La linea della costituzione del GBP risponde al fatto che il palazzo del potere, il ruolo dello Stato (il “capitalismo monopolistico di Stato”) e la sua struttura nei paesi imperialisti oggi sono diversi da quelli che il potere (lo Stato) svolgeva in Russia nel 1917. Là allora prevaleva un’economia di auto-sussistenza (vedi Lenin, Lo sviluppo del capitalismo in Russia, 1896-1899). La massa della popolazione aveva a che fare con il potere quando questo si presentava per riscuotere le tasse, per arruolare nell’esercito e per reprimere. Oggi da noi anche quelli che onestamente e sinceramente aspirano a instaurare il socialismo, hanno in mente la presa del potere attraverso un’insurrezione (guerra civile), ma è fondamentale la preparazione alla guerra civile che significa anche come ci inseriamo nelle crepe del potere e le allarghiamo.

Man mano che la crisi generale del sistema capitalista si sviluppa e aggrava, si creano situazioni in cui la classe dominante non è in grado di mantenere la continuità del suo sistema politico (di governo, di direzione della Pubblica Amministrazione, di potere, di direzione delle banche e del settore pubblico). Questo accadde nel 1943, ma è accaduto anche nel 2018. In realtà accadde anche in altri momenti della storia del nostro paese che diedero luogo a brecce meno appariscenti, come nel luglio 1960 che causò il passaggio repentino dal governo Tambroni (con il MSI) a quello Fanfani (con il PSI). Eventi analoghi si sono verificati anche in altri paesi imperialisti. La mobilitazione delle masse popolari (malcontento, proteste, disobbedienza diffusa e aperta, ecc.) li può provocare. Li vede chi li cerca: ha occhi per vederli e volontà di approfittarne.

In situazioni del genere la classe dominante è costretta a cedere e cede, adottando la soluzione governativa che le è possibile. Nel 1944 fu il governo del CLN, nel 2018 è stato il governo del M5S. Ovviamente ingoia, ma cerca di tenere posizioni che rendono possibile il recupero, di cedere il meno possibile, ecc. Poi cerca di recuperare il terreno perduto.

La direzione (lo Stato Maggiore) del campo avverso alla classe dominante (come lo era il PCI nel 1944, come diceva di essere il M5S nel 2018) è messa alla prova. Se è capace, ha una linea, sa dove vuole arrivare, allora lascia alla classe dominante nella nuova soluzione di governo il meno possibile, anche se non è in grado di cambiare subito tutto: dirigenti delle Forze Armate (FFAA), delle Forze dell’Ordine (FdO), della Pubblica Amministrazione, delle aziende pubbliche e semipubbliche, di enti e istituzioni, ecc. prima ancora di essere governo. Una volta che è governo, rimpiazza via via quello che è in grado di rimpiazzare (mette i Tridico al posto dei Boeri, ecc.), neutralizza passo dopo passo gli esponenti della classe dominante nel governo, nella Pubblica Amministrazione, nelle FFAA e nelle FdO, nelle aziende pubbliche e semipubbliche, nelle banche (compresa la Banca d’Italia), nelle Amministrazioni locali (regionali, comunali, ecc.). Fino a mettere la classe dominante con le spalle al muro, appoggiandosi nel modo tatticamente conveniente alle forze organizzate delle masse popolari (OO, OP e altre), giovandosi della loro mobilitazione a livello locale e nazionale. Fino a portare la classe dominante al punto che o cede tutto o, piuttosto di cedere tutto, ricorre alla guerra civile e ai suoi alleati esteri.

b) La linea della costituzione del GBP permette di far svolgere un ruolo utile alla trasformazione del paese - alla rivoluzione socialista - a quella parte di funzionari, esponenti, ecc. intermedi tra alti funzionari e lavoratori salariati della Pubblica Amministrazione, della Magistratura, delle FFAA e FdO, ecc. scontenti, disgustati e preoccupati di come vanno le cose. È un ambiente che comprende un vasto numero di persone, nel nostro e negli altri paesi imperialisti. Il loro numero cresce man mano che il catastrofico corso delle cose procede, se i comunisti fanno la loro parte: prospettare la soluzione ed elevare il livello della mobilitazione e organizzazione delle masse popolari.

Anna M.