La Voce  56 - anno XIX, luglio 2017 - in formato PDF - Formato Open Office - Formato Word

del (nuovo)Partito comunista italiano

Incrociatore Aurora

Il cannone dell’incrociatore Aurora convinse la guarnigione del Palazzo d’Inverno ad arrendersi

 

L’instaurazione del governo sovietico tramite l’insurrezione dell’Ottobre 1917, la resistenza vittoriosa all’aggressione, al boicottaggio e al sabotaggio di tutte le potenze imperialiste e della Chiesa Cattolica Romana e la costruzione del socialismo in Unione Sovietica hanno impresso una svolta alla storia dell’umanità e tracciato il cammino compiuto nel secolo scorso. L’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria e la momentanea perdita delle conquiste raggiunte sono un incidente di percorso. Sono dovuti ai limiti e agli errori di noi comunisti, confermano che il partito comunista ha un ruolo decisivo per orientare e dirigere le attività con le quali gli uomini fanno la loro storia, incitano noi comunisti a progredire nella comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta delle classi oppresse. L’importante non è avere subito una sconfitta, importante è non arrendersi: all’umanità nessuna grande impresa è mai riuscita al primo colpo. L’attuale catastrofico corso delle cose conferma che bisogna riprendere la via del socialismo.

Ogni Comitato di Partito deve sostenere la campagna che il Partito dei CARC conduce con l’obiettivo generale “Rafforzare al nostro interno e al nostro esterno la convinzione e l’adesione alla causa del comunismo e alla lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista, per fare un deciso passo avanti nell’accumulazione di forze rivoluzionarie, raccogliere le forze migliori liberate dal disfacimento della sinistra borghese e sviluppare la creazione delle condizioni per il GBP”:

Il segnale dell’Aurora: imparare dall’Ottobre per fare dell’Italia un nuovo paese socialista

Campagna di propaganda del socialismo e di raccolta della base rossa (luglio 2017 – gennaio 2018)

 

Portare gli insegnamenti della Rivoluzione d’Ottobre e della costruzione del socialismo in Unione Sovietica sotto la direzione prima di Lenin e poi di Stalin in ogni iniziativa di massa, da chiunque sia indetta, mettendo l’accento su quelli più adatti al pubblico dell’iniziativa particolare. Dove i promotori si limitano a celebrare l’avvenimento, spiegare il ruolo di base rossa della rivoluzione socialista che l’Unione Sovietica di Stalin ha svolto fino alla svolta del 1956 e perché il PCI non ha instaurato il socialismo in Italia nonostante lo slancio impresso dall’Unione Sovietica e dall’Internazionale e l’eroismo di tanti uomini e donne che si manifestò nella vittoria della Resistenza il 25 aprile 1945. Dove celebrano la vittoria dell’Ottobre e lasciano nell’ombra la costruzione del socialismo e il ruolo internazionale svolto dall’Unione Sovietica per più di 40 anni, illustrare i risultati che sono la dimostrazione dei progressi che le classi e i popoli oppressi con la direzione dei comunisti sono capaci di fare. Dove celebrano Lenin per far dimenticare o addirittura denigrare gli insegnamenti e l’opera di Stalin e dell’Internazionale Comunista illustrare le conquiste strappate dai popoli dell’Unione Sovietica, dai popoli dei paesi oppressi e dalle masse popolari dei paesi imperialisti.