La Voce 55 - del (nuovo)Partito comunista italiano - anno XIX - marzo 2017

Appoggiare la mobilitazione popolare contro le manovre aggressive
dei gruppi imperialisti e dei loro Stati!
Solo facendo la rivoluzione socialista mettiamo fine alla deriva verso la guerra atomica!

 

In questi giorni l’oligarchia che comanda a Washington ha messo nel mirino delle sue forze armate il Venezuela, la Corea del Nord e la Siria. Attaccando su questi tre fronti si scontra con la Russia, con la Cina e con l’Iran. I gruppi imperialisti europei e la loro UE sono legati agli USA nella NATO ma sono reticenti a seguire gli USA nell’estensione della guerra. Solo lo Stato sionista d’Israele è favorevole senza riserve. La guerra che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti conduce da anni nel mondo per destabilizzare ed eliminare gli Stati dei paesi oppressi che non lasciano libero campo alle loro scorrerie e alla devastazione e ricolonizzazione dei rispettivi paesi, tende a trasformarsi in guerra tra grandi potenze mondiali e in guerra atomica. Questa tendenza si combina con la lotta che i gruppi islamisti conducono nei paesi arabi e musulmani e sempre più anche all’interno dei paesi imperialisti contro gli stessi gruppi imperialisti che li hanno fatti nascere per combattere il movimento comunista, con la guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce da anni contro le masse popolari in ogni angolo del mondo compresi i paesi imperialisti e con la crisi dei sistemi politici dei paesi imperialisti, in primo luogo con la crisi del sistema politico dell’oligarchia che comanda a Washington. Donald Trump è la personificazione più rumorosa di questa crisi, protagonista nel teatrino politico USA. Occupa il posto di Presidente grazie al voto di larga parte delle masse popolari USA, ma non può tener fede alle promesse che ha fatto e alle illusioni che ha suscitato. La rivolta delle masse popolari USA troverà altre strade grazie all’attività dei comunisti USA e all’aiuto del movimento comunista internazionale. Le masse popolari sono sempre più insofferenti del catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista impone. La borghesia imperialista non riesce più a governare come ha governato nei decenni che abbiamo alle spalle. La situazione è rivoluzionaria. Sta a noi comunisti fare la rivoluzione socialista usando la concezione comunista del mondo come guida nella nostra azione!

La condotta politica della borghesia deriva dal suo ruolo come classe dominante in campo economico. La deriva degli Stati borghesi verso la guerra è dettata dalle manovre delle borghesia imperialista per prolungare la vita del suo sistema sociale nonostante la crisi generata dalla sovrapproduzione assoluta di capitale. Chi lotta contro la politica della borghesia senza perseguire la formazione di un sistema economico senza borghesia, può avere anche delle vittorie, ma in definitiva non ha prospettive di successo: vale per le organizzazioni islamiste, per vari movimenti dei paesi oppressi, per la “lotta contro il sistema” promossa dai “movimenti populisti” dei paesi imperialisti. Per condurre con successo la lotta contro il potere della borghesia, bisogna avere tra i propri obiettivi la formazione di un sistema economico senza borghesia: noi comunisti lo abbiamo, è il comunismo. La rivoluzione socialista è l’unica alternativa alla deriva verso la guerra.

I movimenti pacifisti non hanno prospettive di vittoria, neanche nell’immediato - lo abbiamo sperimentato nel 2003 quando l’oligarchia USA con Bush presidente lanciò l’invasione dell’Iraq. Lo stesso vale anche per la predicazione di pace di papa Bergoglio e di parte della gerarchia della sua Chiesa Cattolica. Ma la mobilitazione popolare contro la guerra è preziosa. Noi comunisti dobbiamo portare nelle mobilitazioni contro la guerra l’indicazione di creare organizzazioni operaie e popolari e orientarle a formare un proprio governo d’emergenza deciso a impedire la partecipazione del nostro paese alla guerra, il Governo di Blocco Popolare. Con la sua costituzione l’Italia spezzerà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti e sarà un balzo in avanti della rivoluzione che farà dell’Italia un nuovo paese socialista.

Comitato Centrale del (nuovo)Partito comunista italiano