La Voce 54 - del (nuovo)Partito comunista italiano - anno XVIII  - novembre 2016

Nota redazionale a Questioni del leninismo di Stalin

Questioni del leninismo, 25 gennaio 1926 (opuscolo contro le concezioni della “nuova opposizione” i cui esponenti principali erano Trotzki, Zinoviev e Kamenev)

Abbiamo tratto il testo dell’opuscolo di Stalin dall’antologia di scritti di Stalin pubblicata da Edizioni Rinascita nel 1952 con lo stesso titolo dell’opuscolo. L’editore indica Palmiro Togliatti come traduttore di tutti i testi dell’antologia.

Le note di Edizioni Rinascita 1952 rimandano per le citazioni di Lenin alla III edizione sovietica delle Opere di Lenin, edita in URSS negli anni ‘30. Le abbiamo sostituite con note che rimandano alle Opere Complete (di seguito abbreviate in OC) di Editori Riuniti circolanti oggi in Italia che riproducono la IV e ultima edizione sovietica, iniziata nel 1941, ben più ampia della III e risultato di un accurato riscontro dei testi di Lenin. Ne risulta che le citazioni di Lenin che figurano nel testo di Stalin (che non abbiamo rivisto) non corrispondono letteralmente a quelle che compaiono nelle OC circolanti in Italia e a cui rimandiamo nelle note.

Più in generale, a quanti usano singole frasi o paragrafi di Lenin per avvalorare le proprie tesi (pratica in generale giusta visti l’esperienza dell’autore e il livello scientifico della sua opera), segnaliamo che le traduzioni italiane degli scritti di Lenin, comprese quelle in OC, in molte parti sono raffazzonate e in alcuni passaggi arrivano a veri e propri travisamenti del pensiero dell’autore. Per ricostruire il senso delle singole frasi e paragrafi, bisogna rifarsi al contesto. Per le frasi e i paragrafi il cui significato è oscuro o dissonante con il corso generale del pensiero di Lenin, chi ne ha la possibilità, deve verificare il testo o sull’originale russo o sulle traduzioni tedesca, inglese o francese, più affidabili della traduzione italiana. A questa segnalazione aggiungiamo che Lenin ha spesso protestato per le oscurità e i travisamenti che riscontrava nei verbali e resoconti di suoi discorsi, al punto che a volte ne ha proibito la pubblicazione o li ha fatti ritirare dalla circolazione. Quindi verbali e resoconti vanno guardati con occhio diverso da libri, opuscoli e articoli di Lenin.

Nel testo di Stalin, con l’indicazione [G.St.] indichiamo che il corsivo immediatamente precedente è stato apposto da Stalin per sottolineare l’espressione, quindi non è dell’autore del testo citato.

Le altre espressioni tra parentesi quadre in cui non è espressamente indicato un autore diverso, sono nostre.

Abbiamo cambiato il termine socialismo in comunismo in quei pochi (5 per l’esattezza) passaggi in cui andava fatto per conformarsi all’uso che Marx fa dei due termini in Critica al programma di Gotha (1875): socialismo è la fase inferiore del comunismo, la fase in cui i residui della società borghese nella struttura e nella sovrastruttura della nuova società sono tali e tanti che la dittatura del proletariato è indispensabile. Nei suoi scritti, in generale, Lenin non fa distinzione tra i due termini (socialismo e comunismo) e usa prevalentemente il termine socialismo, seguendo l’uso corrente nel movimento internazionale dell’epoca.

La redazione di La Voce

 

Stalin Questioni del leninismo

I  - Definizione del leninismo

II - L’essenziale nel leninismo

III - La questione della rivoluzione “permanente”

IV - La rivoluzione proletaria e la dittatura del proletariato

V - Il partito e la classe operaia nel sistema della dittatura del proletariato

VII - La questione della vittoria del socialismo in un solo paese

VII - La lotta per la vittoria dell’edificazione del socialismo