La Voce 49 - Indice

La Voce 49 del (nuovo)Partito comunista italiano

anno XVII marzo 2015

La libertà ha come sua condizione la conoscenza della necessità

L’umanità che la borghesia europea aveva unito a livello mondiale in un unico sistema di produzione e riproduzione della propria esistenza, si è per la prima volta unita anche spiritualmente nella fiduciosa e feconda lotta scatenata nel mondo dalla vittoria della Rivoluzione d’Ottobre e dalla costituzione dell’Unione Sovietica sotto la direzione del partito di Lenin e di Stalin. A seguito dell’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale, tutta l’umanità ora è travolta nel vortice della seconda crisi generale del capitalismo. La rinascita del movimento comunista sarà anche la fine del sistema imperialista mondiale e la nascita della nuova fase della storia dell’umanità, il comunismo.

Avanziamo verso la cima della montagna, verso un obiettivo ben definito, verso l’instaurazione del socialismo nel nostro paese, attraverso un terreno in cui non vi è sentiero tracciato, un terreno che finora nessuno ha mai attraversato. Passo dopo passo ci apriamo la strada basandoci principalmente sulle nostre forze, imparando da tutti, dai nostri amici e anche dai nostri nemici, raccogliendo e valorizzando le forze e le risorse di ogni persona e gruppo che consapevole o no possiamo indurre a dare un contributo alla rivoluzione socialista, giovandoci di ogni appiglio e aiuto, sfruttando le difficoltà dei nostri nemici. Non ci arrenderemo a nessuna difficoltà che si opporrà alla nostra opera: quindi vinceremo.


Impariamo dalla Grecia è l’insegna sotto la quale sono riunite molte pagine di questo numero di La Voce.

La crisi del sistema politico greco, confrontato con la crisi generale del capitalismo e con la linea che i gruppi imperialisti europei devono seguire, è sfociata nell’avvento della sinistra borghese al governo. Anche in Grecia la sinistra borghese è costituita da personaggi e gruppi che sostengono che è possibile, senza instaurare il socialismo, difendere i diritti e le conquiste di civiltà e di benessere che nei paesi imperialisti, una piccola parte dell’umanità, le masse popolari hanno strappato alla borghesia nel corso e sulla scia della prima ondata della rivoluzione proletaria. Il suo avvento al governo della Grecia è un avvenimento di rilievo internazionale.

 

Ma noi impariamo dalla Grecia ad un preciso fine pratico: per condurre la grande opera di portare le masse popolari organizzate a costituire in Italia il Governo di Blocco Popolare. Non ci confondiamo con quelli che stanno a vedere cosa riescono a fare i greci e chiacchierano di quello che i greci fanno e non fanno. Non ci confondiamo con i personaggi e i gruppi della sinistra borghese che cercano di trarre dalle vicende greche e dal ruolo di SYRIZA alla testa del nuovo governo greco auspici per far rivivere tra le masse popolari il loro prestigio e il consenso e il seguito compromessi dalla loro collaborazione con la destra borghese e per riconquistare il ruolo che hanno perso nelle istituzioni della Repubblica Pontificia. Non ci confondiamo con i gruppi che si limitano ad annunciare e monitorare l’inevitabile prossimo fallimento della sinistra borghese in Grecia e quanto a loro promuovono rivendicazioni e denunce e decantano la rivoluzione socialista che prima o poi scoppierà.

Impariamo dalla Grecia per sostenere l’opera che con il suo IV Congresso il Partito dei CARC ( Comitati di Appoggio alla Resistenza che le masse popolari oppongono al procedere della seconda crisi generale del capitalismo - per fare di essa il terreno della rivoluzione socialista sulla via verso il Comunismo) si avvia ad abbracciare in modo programmatico come suo compito specifico.

È a questo fine e in questo contesto, nell’unità dell’obiettivo finale con il P.CARC e nell’assunzione di ruoli diversi nell’adempimento dei compiti immediati, che un impegno superiore è richiesto per il consolidamento e rafforzamento del nuovo Partito Comunista Italiano: il Partito che nella clandestinità promuove la guerra popolare rivoluzionaria che porrà fine alla Repubblica Pontificia e instaurerà il socialismo, il Partito fondato sulla concezione comunista del mondo che guida la sua opera e costituito dal suo Comitato Centrale e dai Comitati di Partito che ne fanno l’avanguardia organizzata della classe operaia. Molte sono le interpretazioni del mondo. Ma il nostro compito è trasformarlo. Elaboriamo la scienza dell’attività con cui gli uomini hanno fatto e fanno la loro storia e con essa ci guidiamo nell’opera che abbiamo in corso.

A questi tre temi è dedicato questo numero di La Voce.

La Redazione