Ritorna all'indice de La Voce 40 /-/ Ritorna all'indice completo dei numeri de La Voce


  La Voce 40 del (nuovo)Partito comunista italiano

Pubblichiamo la seguente lettera alla redazione perché il discorso è aperto
e solo attraverso la sperimentazione e il bilancio troveremo soluzioni via via migliori.
 

Cari compagni,

vi voglio sottoporre alcune riflessioni sulla seconda gamba che abbiamo sviluppato nel mio collettivo, nel corso delle discussioni di questi giorni.

Dobbiamo chiarire meglio chi sono gli esponenti della seconda gamba e che ruolo hanno nella nostra lotta. Accade che li confondiamo a volte con membri un po’ acculturati e autorevoli di OO e OP, a volte con gli esponenti più democratici del campo della borghesia imperialista. Esponenti della seconda gamba sono quelli che riusciamo a far contribuire al nostro lavoro non passivamente (cioè non nel senso in cui adoperiamo a nostro uso [facciamo giocare un ruolo positivo per noi anche alle iniziative e ai discorsi di] quelli che appartengono al campo della borghesia imperialista o sono suoi agenti ed esponenti politici), ma attivamente come componenti o candidati a comporre il GBP, esponenti delle ACE o ALE, protagonisti di alcune altre delle nostre iniziative politiche.

Certo, siamo all’inizio di un lavoro, abbiamo poca esperienza e invece è solo sulla base di una certa esperienza che si capisce quali sono le distinzioni utili ai fini della nostra lotta, il filo comune che unisce i casi particolari nonostante ciò che li differenzia.

A grandi linee direi che ai fini della costituzione della seconda gamba per il GBP-ALE dobbiamo considerare sei categorie:

1. Dirigenti ed esponenti di rilievo (nazionale o locale) delle sinistra delle organizzazioni sindacali, legati organizzativamente alle OO e anche alle OP. Sono ad esempio: Cremaschi, Bellavita, Leonardi, Rinaldini, ecc.

2. Dirigenti ed esponenti di rilievo (nazionale o locale) delle sinistra delle organizzazioni popolari (NO TAV, Forconi, MPS, Coord. Beni comuni, Centri sociali), legati organizzativamente alle OP e anche alle OO. Sono ad esempio: Perino, Floris, Ferro, Casarini, ecc.

3. Esponenti della società civile, intellettuali che hanno un prestigio tra i dirigenti ed esponenti delle OO e OP (ma hanno un prestigio anche nel campo della borghesia, in particolare nella sua corrente moderata: De Magistris, D’Arcais, Chiesa, Mascia, Santoro, Benigni, ecc.

4. Esponenti di sinistra dei partiti della sinistra borghese (PRC, PdCI, frammenti, ecc.); appartengono a questo gruppo anche i grillini oltre agli intellettuali che appartengono (o fanno riferimento) a questi partiti (es. Margherita Hack).

5. Esponenti progressisti della destra moderata (IdV, PD) che hanno un prestigio nelle OO e OP e/o tra gli esponenti della società civile e della sinistra sindacale: es. Di Pietro, Barbato (IdV), Marino (PD), ecc.

6. Personaggi che appartengono al campo della borghesia imperialista o sono suoi agenti ed esponenti politici che possiamo mettere a contribuzione (es. De Benedetti in grande, industriali locali in piccolo), che sono suscettibili di accettare la soluzione del GBP o dell’ALE, che hanno una certa influenza sui gruppi 3, 4 e 5 (ma anche nel gruppo 1 e 2).

Per quanto riguarda la nostra linea di intervento

- su quelli del gruppo 1 e 2 possiamo agire (per spingerli verso il GBP-ALE) tramite le OO e OP (sistema delle leve) o direttamente (via meno immediata stante che i nostri legami diretti sono ancora deboli). Generalmente l’intervento più fruttuoso è quello tramite le OO e OP di riferimento (agendo per linee interne e sulle contraddizioni interne). Gli esponenti dei gruppi 1 e 2 si trascinano dietro quelli del gruppo 3, la maggioranza di quelli del gruppo 4 e alcuni del gruppo 5. Oggi indipendentemente dalla loro volontà sono i nostri principali agenti per creare le 3+1 condizioni e per  candidarsi a far parte del GBP (esprimono già organizzazione e prestigio e trascinano anche gli altri come è stato dimostrato da Pomigliano in poi per quanto riguarda la lotta Fiat o la lotta contro la TAV).

- sul gruppo 3 possiamo agire direttamente (contatti, lettere, ecc.) o indirettamente tramite il sistema delle leve per portarli a schierarsi apertamente dalla parte delle OO e OP (e contrastare l’attrazione che esercita su di loro la borghesia), agendo principalmente non sulle loro idee, ma sul sostegno alle lotte e alle mobilitazioni delle OO e OP che possono dare (“cerchiamo di valorizzare quello che fanno di positivo e di neutralizzare quello che fanno di negativo. In questo modo li facciamo lavorare almeno parzialmente per noi, mobilitiamo la sinistra al loro interno (i loro lati positivi) e promuoviamo la loro trasformazione”).

- sul gruppo 4 possiamo agire direttamente (contatti, lettere, ecc.) o indirettamente tramite il sistema delle leve per portarli a farsi promotori e sostenitori delle mobilitazioni delle OO e OP per la soluzione politica che noi indichiamo. Anche per questi vale che “in questo modo li facciamo lavorare almeno parzialmente per noi, mobilitiamo la sinistra al loro interno (i loro lati positivi) e promuoviamo la loro trasformazione”.

- sul gruppo 5 possiamo agire direttamente (contatti, lettere, ecc.) o indirettamente tramite il sistema delle leve (agendo anche tramite gli esponenti dei primi quattro gruppi) per portarli a schierarsi a sostegno delle mobilitazioni delle OO e OP (singole battaglie: es. TAV, Fiat). In questo modo facciamo lavorare anche loro almeno parzialmente per noi, mobilitiamo i loro lati positivi, dividiamo il campo della borghesia, indeboliamo l’azione e la forza del campo della borghesia imperialista.

- sul gruppo 6 possiamo agire tramite il sistema delle leve (esponenti dei primi tre gruppi) o tramite la propaganda per portarli a schierarsi contro la destra reazionaria e i suoi programmi (in questo modo li mettiamo a contribuzione, dividiamo il campo della borghesia, indeboliamo l’azione e la forza del campo della borghesia imperialista).

Da questo schema si comprende come tirando l’anello principale ai nostri fini (gruppo 1 e 2) muoviamo tutto il resto della catena, spostiamo tutto l’asse a sinistra.

Comprendere la differenza che passa tra un politicante borghese da mettere a contribuzione e un esponente dei tre vivai è essenziale per capire il suo attuale ruolo e cosa può diventare grazie alla nostra azione. Ci aiuta a superare gli atteggiamenti estremisti (unilaterali, difensivi) nel trattare con questi personaggi. Non dobbiamo né da una parte andare con il cappello in mano o fare gli amici degli amici né dall’altra trattarli con disprezzo come agenti della borghesia o venduti o non considerare il loro ruolo.

Ci sarebbe molto utile se anche la redazione di VO dicesse la sua a proposito di queste considerazioni che intendiamo mettere sistematicamente alla prova nella nostra attività.

(...)

 

 

La Voce n. 40
in formato PDF
in formato Open Office - in formato Word