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  La Voce 40 del (nuovo)Partito comunista italiano

Sui compiti del Comitato di Partito (CdP)
 

Non vi è dubbio che nei paesi imperialisti è possibile instaurare il socialismo. È però necessario un partito comunista fatto di compagni convinti che la vittoria è possibile e decisi a realizzare l’obiettivo ad ogni costo, con la stessa determinazione con cui il Partito Comunista Cinese guidò l’Armata Rossa a compiere la Lunga Marcia, con la stessa determinazione con cui il Partito Comunista dell’Unione Sovietica volle la vittoria sulle orde naziste che 70 anni fa avevano invaso l’URSS, con lo spirito di Stalingrado.

  

Ogni CdP è lo stato maggiore locale della guerra popolare rivoluzionaria (GPR) con cui la classe operaia instaurerà il socialismo in Italia (Manifesto Programma cap. 3.3.). Così apriamo una nuova era per il nostro paese e diamo il suo contributo alla seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo.

Ogni CdP promuove e dirige la GPR nella sua zona e nel suo settore operativo, sotto la direzione e con l’appoggio del Comitato Centrale del Partito e in sinergia con gli altri CdP. Il rapporto tra il CdP e il CC del Partito è illustrato nell’articolo Il lavoro del CdP pagg. 44 - 46 di La Voce n. 39.

Promuovere e dirigere la guerra popolare rivoluzionaria consiste

1. nello scoprire come, dove e quando colpire (attaccare) con le forze di cui già si dispone per ottenere il massimo risultato: nella fase delle difensiva strategica principalmente in termini di accumulazione di nuove forze rivoluzionarie di cui disporre per l’attacco successivo; nella fase dell’offensiva strategica principalmente in termini di eliminazione delle forze nemiche;

2. nell’attuare l’attacco;

3. nel raccogliere i risultati e impiegarli per l’attacco successivo.

 

Nell’immediato il compito di un CdP consiste in quanto esposto nei seguenti punti.

 

 L’aspetto positivo

dell’impazienza

Noi aspettiamo con impazienza che il mondo cambi. Ci pare che si muove piano piano, a momenti e in alcuni casi ci pare quasi fermo. Ma è a causa del fatto che noi non lo cambiamo che il mondo non cambia. Il mando cambia, soprattutto cambia nel senso che noi vogliamo, principalmente per nostra iniziativa. Cambia tanto più velocemente quanto meglio noi vediamo gli spiragli e gli appigli che esso offre alla nostra iniziativa, per un’iniziativa alla portata delle nostre forze e ne approfittiamo con energia e audacia. Quindi per cambiare il mondo, dobbiamo migliorare le nostre capacità di vedere, di capire e di agire. Dobbiamo migliorare noi stessi e i nostri organismi.

Pensare in grande! Avere il coraggio di fare cose nuove e di aprire nuove strade, di agire con metodi nuovi! Noi stiamo facendo una cosa che gli uomini non hanno ancora mai fatto finora, stiamo percorrendo una strada che siamo i primi a percorrere: instaurare il socialismo in un paese imperialista!

 

1. Stendere la lista (le coordinate) delle Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari della zona e delle situazioni in cui è possibile dare il via alla loro costituzione (inchiesta). Nel loro insieme OO e OP costituiscono le masse popolari organizzate della zona.

 

2. (Senza aspettare di aver completato la lista) mano a mano che si prende in considerazione (si mette in lista) una OO o una OP, studiare la sua natura e le sue potenzialità: composizione di classe (quale classe delle masse popolari), tipo di attività, influenza che ha sulle masse popolari non organizzate, relazioni con altre OO e OP, legami con esponenti della  “seconda gamba” (dirigenti sindacali, sinceri democratici della società civile, esponenti non visceralmente anticomunisti della sinistra borghese), ecc. (elaborazione del profilo).

 

3. (Senza aspettare di aver completato la lista) mano a mano che si prende in considerazione una OO o una OP, sulla base di quanto indicato al punto 2 orientarla (con interventi alle sue attività, con rapporti con i suoi esponenti più influenti e della sinistra e con lotta anche diretta (azione di demoralizzazione e destabilizzazione) ai più destri, ecc.) perché la OO o OP svolga un’azione efficace per contribuire alle 3+1 condizioni del GBP: la costituzione del GBP è attualmente in Italia il primo passo da compiere per accelerare la rinascita del movimento comunista e avanzare nella GPR che si concluderà con l’instaurazione del socialismo.

 

4. Fare formazione (corsi MP) sui compagni più promettenti (più generosi, più svegli, più combattivi) 1. per reclutare e 2. per formare nella loro zona Organizzazioni Modello (tipo CARC, ASP e affini).

 

Un compagno comprende i compiti del CdP tanto più chiaramente quanto più ha una chiara comprensione delle forme della guerra popolare rivoluzionaria (cioè della strategia della rivoluzione socialista) nei paesi imperialisti.

Le forme della guerra popolare rivoluzionaria nei paesi imperialisti sono strettamente legate al regime di controrivoluzione preventiva in vigore nei paesi imperialisti (Manifesto Programma, cap. 1.3.3.), ossia al ruolo che le masse hanno in una società borghese, cioè in una società in cui il modo di produzione capitalista è il modo di produzione principale (quello che assorbe la maggior parte della popolazione). Infatti la GPR consiste nell’individuare e sfruttare ogni contraddizione del regime di CRP, ogni appiglio e ogni fessura che esso presenta per mobilitare e organizzare le masse popolari, aggregarle attorno al Partito comunista e così costruire il Nuovo Potere.

 

La lotta della classe operaia è essenzialmente una lotta di attacco (lotta per instaurare il socialismo). Il movimento operaio è nato come movimento di protesta e per rivendicare miglioramenti dai capitalisti e dallo Stato. Ma per opera dei comunisti, che hanno portato agli operai la concezione comunista del mondo, dal movimento di protesta e di rivendicazioni si è sviluppato il movimento comunista: la classe operaia organizzata che lotta per instaurare il socialismo. Le proteste e le rivendicazioni sono forme istintive, sono la spontaneità che nasce nelle condizioni in cui gli operai sono costretti dal sistema di relazioni proprie della società borghese e sulla base della concezione del mondo dominante e dei mezzi di cui gli operai correntemente dispongono nella società borghese. La spontaneità è importante come forma primitiva, embrionale della coscienza. Le proteste e le rivendicazioni devono rafforzare l’attacco. Sono importanti perché rafforzano l’attacco o lo preparano. Il movimento comunista per svolgere il suo ruolo deve promuovere, organizzare e dirigere lotte rivendicative e proteste. Deve appoggiarle dovunque si sviluppano, facendo di ognuna di esse una scuola di comunismo (Manifesto Programma, nota 30, pag. 262). Limitarsi alle rivendicazioni e alle proteste vuol dire marcire. Nell’attuale congiuntura vuol dire votarsi alla sconfitta. Gli esponenti della sinistra borghese (anche quelli che si dicono comunisti), i preti e i poliziotti cercano di contenere il movimento operaio nei limiti delle lotte rivendicative e delle proteste. Gli economicisti soggiacciono alla loro influenza: anche quelli che danno forme militanti alle lotte rivendicative.

Noi comunisti dobbiamo essere in prima fila nel promuovere, organizzare e condurre le lotte rivendicative. Ma facciamo di ognuna di esse una scuola di comunismo, per portare avanti la rivoluzione socialista. Per questo siamo anche i più efficaci promotori e organizzatori delle lotte rivendicative.

Anna M.

 

 

 

La Voce n. 40
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