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del (nuovo)Partito comunista italiano

anno II - marzo 2000

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Agli operai avanzati, ai giovani e alle donne delle masse popolari

Ricostruire il partito comunista
Non c’è altra via per uscire dal marasma attuale

La borghesia imperialista crea ai lavoratori gravi difficoltà e causa grandi sofferenze materiali e morali. Povertà, emarginazione, suicidi, malattie fisiche e mentali, violenza gratuita e depressione, inquinamento e “calamità naturali”, corruzione e prepotenza, cinismo e speculazione si espandono a macchia d’olio. Così è nel nostro paese che è uno dei paesi più ricchi del mondo. La situazione è molto peggiore per la gran parte dell’umanità. Le difficoltà e le sofferenze dei lavoratori e della massa della popolazione si aggravano in tutto il mondo, anche nei paesi più ricchi, anche nel paese che è il centro dell’imperialismo, gli USA. È certamente possibile farla finita con tutto questo. Ma non esistono soluzioni facili né soluzioni riformiste. Le difficoltà e le sofferenze non cadono dal cielo, non sono frutto di errori, non sono frutto della cattiveria personale di alcuni individui, non capitano per caso, non basta la buona volontà per farle finire. Alcune sono il risultato diretto degli interessi economici della attuale classe dominante. Altre sono gli effetti collaterali dell’attività che essa per i suoi interessi economici fa compiere alla società. Altre sono aspetti inseparabili dall’ordinamento sociale conforme ai suoi interessi economici. Assieme a tutti gli altri lavoratori noi comunisti combattiamo con forza ogni manifestazione particolare e immediata di questo ordine imperialista, cerchiamo di bloccare le misure prese dai governi e dai caporioni della borghesia imperialista, di ritardarle, di attenuarle. Ma in linea generale se si conserva l’attuale ordinamento economico della società non è possibile porre fine alle difficoltà e alle sofferenze che rovinano la vita della grande massa della popolazione. Occorre instaurare un nuovo superiore ordinamento sociale, il comunismo. Tutti quelli che cercano di eliminare le sofferenze e le difficoltà che li affliggono conservando l’attuale ordinamento economico della società andranno incontro a sconfitte. Ma l’esperienza della sconfitta li può aiutare a capire che l’unica soluzione possibile è la rivoluzione socialista. Questa è necessaria non solo perché la borghesia imperialista si opporrà con ogni mezzo a lasciare il comando della società, ma anche perché solo con un movimento rivoluzionario la classe operaia e le altre classi delle masse popolari possono scuotersi di dosso le abitudini e lo stato d’animo generati da secoli di servitù, di abbrutimento e di depravazione. La rivoluzione socialista può essere compiuta solo dalle masse popolari guidate dalla classe operaia e dal suo partito comunista. Ricostruire il partito comunista della classe operaia è il primo indispensabile passo sulla via della rivoluzione socialista.

Commissione Preparatoria
del congresso di fondazione
del (nuovo)Partito comunista italiano

30 gennaio 2000