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  La Voce 39 del (nuovo)Partito comunista italiano

Spontaneità e concezione comunista del mondo

 

La concezione comunista del mondo è la dottrina del movimento comunista. Essa è la scienza sperimentale che tratta della storia percorsa dalla specie umana nella sua evoluzione, in particolare della successione dei modi di produzione e delle lotte di classe corrispondenti a ognuno di essi (materialismo storico), della trasformazione della società borghese in società comunista (cioè della rivoluzione socialista e del socialismo). Con essa il movimento comunista cosciente e organizzato (costituito dai partiti comunisti, dalle organizzazioni ad essi connesse, dagli organismi e dai membri del partito comunista) guida la sua attività con cui costruisce se stesso e trasforma la società, cioè mobilita, organizza e dirige le masse popolari a trasformare se stesse e il sistema di relazioni che connette tra loro gli individui a formare una società.

Il movimento comunista cosciente e organizzato è l’elaboratore, il depositario, il propagandista (l’insegnante) della concezione comunista del mondo, l’organismo che la utilizza e la verifica nella trasformazione della società attuale: l’impresa edile che usa la scienza delle costruzioni e recluta e  forma i suoi operai. Il movimento comunista consiste nella trasformazione della società attuale nella società comunista. Questa trasformazione è compiuta dalle masse popolari e per sua natura può essere compiuta solo dalle masse popolari. Con questa trasformazione infatti “al posto della società borghese con le sue classi e i suoi antagonismi di classe subentra un’associazione nella quale il libero sviluppo di ciascuno è la condizione del libero sviluppo di tutti” (Manifesto del partito comunista, 1848).

Con il movimento comunista, l’umanità fa per la prima volta la sua storia in modo cosciente, perché guidata dal movimento comunista cosciente e organizzato. La borghesia e il clero hanno escluso le masse popolari, le classi sfruttate e oppresse dagli strumenti necessari per organizzarsi, conoscere se stesse e le condizioni della propria esistenza e attività, dirigersi e progettare la propria storia. Il movimento comunista cosciente e organizzato è la parte delle masse popolari che è sfuggita a questa regola generale delle società divise in classi, è lo sviluppo più alto del movimento operaio. La borghesia per la sua propria natura non è in grado di impedire l’organizzazione della classe operaia e la sua lotta per emanciparsi dalla borghesia: la ostacola e la frena, ma non è in grado di impedirla del tutto. La classe operaia emancipa se stessa dalla borghesia emancipando l’intera umanità. Il partito comunista è l’avanguardia della classe operaia e delle masse popolari: l’avanguardia costituita da individui uniti sulla base della comune assimilazione della concezione comunista del mondo e del suo uso nella trasformazione della società attuale. La condizione per diventare membro del nuovo Partito comunista è la disponibilità ad apprendere, assimilare e applicare la concezione comunista del mondo nella lotta di classe per instaurare il socialismo.

Chiamiamo spontaneità tutta l’attività attinente alla lotta di classe che individui e organismi delle masse popolari compiono guidati dal “senso comune” (le idee che si trovano ad avere a seguito della formazione ricevuta e delle esperienze vissute) e sotto l’impulso delle (reagendo alle) circostanze in cui si trovano e usando i mezzi di cui dispongono (con cui si ritrovano). In sostanza rientrano nella spontaneità tutte le azioni attinenti alla lotta di classe che le masse popolari (le classi che appartengono al campo delle masse popolari definito come indicato nel cap. 2.2 del Manifesto Programma del (n)PCI in contrapposizione al campo della borghesia imperialista) compiono non ispirate dalla concezione comunista del mondo e non guidate dal partito comunista (dal movimento comunista cosciente e organizzato). La spontaneità è la larga base del movimento comunista, che il partito comunista trasforma in movimento comunista cosciente e organizzato.

La concezione comunista del mondo oggi è il marxismo-leninismo-maoismo. La sua esposizione più completa e più avanzata per il nostro paese è data dal Manifesto Programma del (n)PCI, Edizioni Rapporti Sociali, via Tanaro 7, 20128 Milano, rapportisociali@libero.it oppure www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html.

 

Nella nostra propaganda dobbiamo avere chiaro quando facciamo leva sul senso comune che è principalmente conformato dalla concezione borghese o dalla concezione clericale del mondo (a questo appartengono ad esempio le parole d’ordine: che paghino loro la loro crisi, ci sono i soldi per dare l’assistenza sanitaria a ogni persona) o sulla concezione comunista del mondo che vogliamo propagandare e che, grazie alla eredità della prima ondata della rivoluzione proletaria, ha una certa influenza sul senso comune delle masse popolari del nostro paese.

Nella gestione dei movimenti (nella lotta politica) dobbiamo distinguere nettamente i movimenti spontanei dai movimenti frutto della direzione del partito o della sua influenza, per dare a ognuno lo sviluppo di cui è suscettibile e portarli tutti a confluire nel fiume della rivoluzione socialista.

Ciro L.

  

La Voce n. 39
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