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  La Voce 37 del (nuovo)Partito comunista italiano

Dieci, cento Egitto! Dieci, cento Nepal!
La seconda ondata della rivoluzione proletaria avanza in tutto il mondo

I popoli dei paesi arabi si sollevano uno dopo l’altro. Hanno fatto il primo passo: uno dopo l’altro vengono rovesciati i governi fantoccio della Comunità Internazionale presieduta dal governo di Washington e benedetta dal Papa di Roma. Le autorità e i gruppi imperialisti corrono ai ripari. Quindi le rivalità tra di loro si aggravano. Lo Stato razzista e teocratico costruito dai sionisti che hanno colonizzato la Palestina va verso la sua fine: la sua durata sarà inferiore a quella del Regno di Gerusalemme (1099-1187) fondato in Palestina dai Crociati. La rivolta cova anche negli altri paesi, anche nei paesi imperialisti. Il malcontento e il fermento crescono anche negli USA: prima o poi le masse popolari USA troveranno la loro strada per instaurare il socialismo. Il furore maniacale con cui la borghesia USA accumula soldi, crea nuove armi, espande le sue basi militari e le sue agenzie poliziesche nel mondo si mostrerà per quello che è: la manifestazione della disperazione del comandante del Titanic che non sa fare altro che moltiplicare ossessivamente vecchi riti, far suonare l’orchestra e far ballare i passeggeri mentre la sua nave affonda. La deviazione nel capitalismo della Repubblica Popolare Cinese si scontrerà con la crisi generale del capitalismo: rifulgerà la saggezza dell’insegnamento della Rivoluzione Culturale Proletaria e di Mao Tse-tung.

Questo è ciò che avverrà? No! È ciò che noi comunisti e le masse popolari faremo! Sono gli uomini che fanno la loro storia!

La crisi del capitalismo si aggrava. Sono il sistema di relazioni sociali della produzione mercantile capitalista che la borghesia ha imposto in tutto il mondo, il sistema di relazioni internazionali che ne è derivato, il sistema imperialista mondiale che hanno generato questa crisi, la perpetuano e aggravano. La crisi economica si combina con la crisi ambientale. Nessuno Stato rispettoso del sistema imperialista mondiale, sottomesso al suo sistema monetario e finanziario riesce a far fronte agli effetti della crisi, neanche ai più gravi, tanto meno a porre fine alla crisi. Abbiamo di fronte a noi una svolta nella storia dell’umanità. L’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria e il perpetuarsi del sistema imperialista mondiale hanno condotto l’umanità in un marasma di una gravità eccezionale.

L’umanità ne uscirà instaurando il socialismo, poi andrà verso il comunismo. Certamente la strada è ancora lunga. Le classi sfruttate e i popoli oppressi dovranno superare molte difficoltà. Sarà una via difficile e dolorosa. Ma è l’unica possibile e la faremo. La specie umana è una specie intelligente. Nella sua plurimillenaria evoluzione da uno stato analogo a quello di altre specie animali fino allo stato attuale, ha superato difficoltà più gravi con mezzi più primitivi. L’umanità oggi dispone dei mezzi intellettuali e morali per far fronte con successo alla situazione.

Poco più di 150 anni fà il marxismo ha mostrato la natura dell’evoluzione che l’umanità sta percorrendo e ha scoperto le leggi che governano il suo percorso. Il movimento comunista è questa trasformazione in corso guidata dal marxismo. Il marxismo-leninismo-maoismo è il marxismo arricchito delle esperienze finora compiute.

Noi comunisti abbiamo gli strumenti base per analizzare le condizioni, le forme e i risultati del cammino che l’umanità sta percorrendo e per scoprire i passi particolari che paese per paese deve compiere. Dobbiamo sfruttare a fondo gli strumenti che abbiamo e darci i mezzi della nostra politica. Il marxismo è una scienza, è la filosofia della storia dell’umanità. In ogni paese il partito comunista deve tradurre i suoi termini generali nelle condizioni particolari del suo paese, ricavarne una linea d’azione e applicarla nel concreto. Nello stesso tempo deve stabilire legami via via più stretti con i partiti comunisti degli altri paesi, perché l’opera che dobbiamo compiere è internazionale. La costruzione della II Internazionale Comunista è un aspetto indispensabile del lavoro di ogni partito comunista.

La prima indispensabile condizione per svolgere con successo la nostra opera è che noi comunisti assimiliamo la concezione comunista del mondo e la applichiamo con creatività alle condizioni concrete del nostro lavoro. Il danno più grave dell’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale è il discredito che la sconfitta ha gettato sulla nostra dottrina nelle nostre stesse file, un discredito che la borghesia e il clero cercano con ogni mezzo di accentuare e perpetuare. La sinistra borghese è la personificazione di questo discredito. La vanità della sua opera e l’incapacità dimostrata di realizzare le sue aspirazioni confermano che l’umanità non ha altra strada né altro metodo di trasformazione che quelli che il marxismo ha indicato. Da qui dobbiamo partire per avanzare. Il marxismo è la teoria che ci guida e che sviluppiamo e arricchiamo elaborando la nostra esperienza. Dobbiamo assimilarlo, applicarlo e svilupparlo.

Le mobilitazione su grande scala, a milioni, delle masse popolari è incominciata. Si estenderà. Le manovre a cui la borghesia, il clero, le altre classi dominanti, i loro portavoce e agenti certamente ricorreranno per mantenere il potere, lungi dal soffocare la mobilitazione delle masse, la alimenteranno. I nostri errori la rallenteranno, ma non la soffocheranno. Noi impareremo dai nostri stessi errori, per scoprire la strada giusta e illuminarla meglio. Quando le masse si mobilitano, occorre che i comunisti lancino le parole d’ordine in cui chi vuole avanzare si riconosce, proclamino gli obiettivi che le masse popolari devono realizzare per emanciparsi, trasformarsi e avanzare. In questa maniera i comunisti dirigono. Lasciamo ai tristi i lamenti perché ci sono ancora aspetti arretrati e perché la strada da percorrere è lunga.

Questa è la situazione internazionale. Questo è lo spirito con cui noi comunisti la affrontiamo!

Nicola P.