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  La Voce 36 del (nuovo)Partito comunista italiano

Sabato 16 ottobre le masse popolari hanno fatto il primo passo della strada che porterà le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari a costituire un governo popolare d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare!

 

Non è che l’inizio di una strada ancora in salita, ma possibile: è la via più diretta, meno distruttiva e meno dolorosa per porre immediatamente rimedio agli effetti più disastrosi della crisi economica e ambientale e aprire la via della rinascita del nostro paese fino a uscire definitivamente dalla crisi che devasta e sconvolge il nostro paese e il mondo intero!

 

Con la manifestazione di sabato a Roma la costituzione del GBP non è più solo la linea indicata dal Partito comunista. Per la prima volta l’hanno presa in mano le masse popolari. È stata l’anima reale di una grande manifestazione indetta dalla FIOM con l’adesione di migliaia di OO e di OP. Una manifestazione che non avrebbe futuro senza quella linea perché le loro aspirazioni le centinaia di migliaia di dimostranti le possono realizzare solo costituendo il GBP. E la FIOM può tener fede al ruolo che ha assunto con la grande mobilitazione di sabato solo mettendosi alla testa del movimento delle OO e delle OP per la costituzione del loro governo d’emergenza, il GBP.

Costituire il GBP è possibile, ma esso sarà costituito solo se diventerà aspirazione e obiettivo cosciente voluto e perseguito con determinazione dagli operai organizzati e dalle masse popolari organizzate che lo vedranno come la soluzione dei loro mali.

 

Tutti i membri della carovana del (n)PCI, tutti i comunisti e gli elementi avanzati devono mobilitarsi per moltiplicare il numero delle OO e delle OP; per convincerne un numero crescente che per ognuna di esse la costituzione del GBP è l’unica via per realizzare veramente le particolari giuste aspirazioni per cui essa è nata e invertire la via fallimentare che il paese sta seguendo; per favorire il coordinamento delle OO e delle OP in reti locali e nazionali; per favorire anche la costituzione di legami internazionali, perché la crisi attuale riguarda tutti i paesi del mondo.

 

Tutti i membri della carovana del (n)PCI, tutti i comunisti e gli elementi avanzati devono mobilitarsi per convincere i personaggi che per la posizione che già occupano nella vita sociale possono diventare oggi promotori del movimento per la costituzione del GBP e domani membri del GBP. Essi devono assumere la responsabilità che loro compete. Non possono limitarsi a dire che la crisi è irreversibile e non tirare le conclusioni pratiche di quello che dicono, delle convinzioni che esprimono. Non possono esimersi dall’assumere la responsabilità di promuovere la costituzione di un governo d’emergenza che adotti caso per caso e momento per momento i provvedimenti necessari per eliminare subito almeno gli effetti più gravi della crisi, anche se questo vuol dire ledere gli interessi costituiti e i privilegi dei capitalisti e dei finanzieri, del Vaticano e del clero, dei banchieri e delle Organizzazioni Criminali, i loro pregiudizi, le loro abitudini, le loro aspirazioni e la loro volontà.

 

Tutti i membri della carovana del (n)PCI, tutti i comunisti e gli elementi avanzati devono mobilitarsi perché le OO e le OP rendano il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e dei suoi padrini. È la condizione indispensabile per indurre oggi gli stessi vertici della Repubblica Pontificia e i suoi padrini a ingoiare il rospo della costituzione del GBP, benché dispongano ancora delle forze armate, della polizia e di altri numerosi corpi di repressione, ufficiali e non ufficiali.

 

Cosa devono fare le OO e le OP per rendere il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia e dei suoi padrini?

 

Devono promuovere la mobilitazione più organizzata di cui sono capaci perché nessuno accetti senza opporre accanita resistenza le restrizioni e costrizioni che la borghesia, il clero e le loro autorità cercano di imporre alle masse popolari, perché la solidarietà delle masse popolari sorregga ogni proletario e ogni lavoratore che si ribella!